Il regista di "Drive My Car" torna con un'acuta parabola sul mancato rispetto della natura, adottando un approccio contemplativo e silenzioso al dramma ecologico.
Uno sci-fi del desiderio, dell'ossessione e del terrore esistenziale, realizzato dal visionario autore francese Bertrand Bonello, vede protagonisti Léa Seydoux e George MacKay nei panni di due amanti che si legano e si ricongiungono attraverso il tempo e lo spazio, mentre la catastrofe incombe.
Il magnetismo dell'attore Franz Rogowski galleggia nell'evocazione episodica di Giorgio Diritti dello scandalo svizzero dei "Kinder der Landstrasse" ("Bambini della strada”)