Jun'ichirō Tanizaki (Tokyo, 24 luglio 1886 – Atami, 30 luglio 1965), annoverato tra i grandi scrittori giapponesi, dimostra fin da ragazzo una precoce vocazione narrativa. Fin dalle sue prime opere, nonostante il profondo legame con i canoni tipici della letteratura giapponese, Tanizaki mostra un deciso interesse nei confronti del mondo occidentale che siconcretizza nell’adozione di uno stile molto personale e sperimentale a cavallo tra le due culture. Caratteristica facilmente riscontrabile in uno dei suoi primi racconti, e probabilmente uno dei migliori, “Shisei” (Il tatuaggio, 1910) dove è facile riconoscere l’influenza di Edgar Allan Poe, Oscar Wilde e dei poeti decadenti francesi.