Irène Némirovsky, scrittrice ucraina di lingua francese (Kiev 1903 - Auschwitz 1942), è tra le figure più significative del periodo tra le due guerre. La vita di Irène Némirovsky, terminata in un campo di concentramento nazista, è stata segnata da un profondo senso di inappartenenza e di eterna marginalità, in cui solamente la scrittura appare luogo privilegiato entro cui la scrittrice ha potuto fondere armoniosamente le sue radici affettive e culturali. Con la pubblicazione postuma di Suite française (2004; trad. it. 2005), quadro di una collettività in fuga, è stata riscoperta dal pubblico e dalla critica internazionali quale autrice dotata di una straordinaria intensità narrativa.