In attesa della data del 23 marzo al Cso Pedro

Nostalgia Catartica

Un tour per i 30 anni del disco d’esordio dei Marlene Kuntz

18 Marzo 2024

Quando si vive un tempo presente incerto, molto spesso la celebrazione del passato diventa un’ancora di salvataggio. Il più delle volte si tratta di un simulacro, di un’operazione artificiosa che muove da istinti reazionari: guardare al passato come a una sorta di “età dell’oro” proprio per screditare qualsiasi tendenza a costruire nel futuro una società più giusta ed equa. Altre volte è solo l’incertezza, il senso di vuoto e irrequietezza verso un’epoca di crisi permanente a determinare una sorta di “nostalgia collettiva”, anche se non si sa bene di cosa.

La musica è da tempo il regno della celebrazione e della nostalgia. Il mito dei ‘60, poi dei ‘70, dei ‘90: c’è sempre qualcosa a cui guardare indietro, nonostante continuino a uscire buoni dischi e ogni tanto qualche capolavoro, oggi come ieri. Ma evidentemente il passato che ritorna ha delle etichette più facili da cogliere, forse più adatte all’attuale ordine discorsivo che polarizza qualsiasi dibattito. Basti pensare a quanto ha creato schieramenti, soprattutto nella “compagneria”, la mostra/cofanetto/tour dei CCCP. Operazione riuscita davvero ad arte, proprio come comanda il “Dio mercato”.

Allora, se proprio devo immergermi anche io nelle celebrazioni e nella nostalgia, mi trovo molto più a mio agio nel commentare i 30 anni di Catartica e il tour che i Marlene Kuntz hanno deciso di dedicargli, che tra l’altro passerà anche per il CSO Pedro di Padova il prossimo 23 marzo. E non perché questa sia un’operazione più giusta sul piano etico o scevra da esigenze commerciali. Semplicemente perché mi diverte di più.

Catartica esce il 27 marzo del 1994, poco più di una settimana prima che Kurt Cobain decida di lasciare questo mondo. Non fraintendiamoci, la circostanza è puramente casuale, ma talvolta gli scherzi cronologici hanno una potenza simbolica non indifferente. La morte di Kurt ci lascia in eredità il fatto che il rock cosiddetto underground o alternativo ha sfondato il muro del mainstream planetario per la prima volta dai tempi dei Sex Pistols. E forse è proprio grazie a questo che Catartica riesce a creare un piccolo grande crack nel mondo del rock italiano.

Le sonorità non sono nuove di per sé: richiamano i Sonic Youth, i Pavement, i Fugazi e appunto i Nirvana, per citare alcuni nomi. E allora dove sta il crack? Sta nel fatto che queste sonorità, che nel frattempo stavano cambiando la storia e il senso stesso del rock, erano cantate in italiano. I Marlene riescono a mettere quella tradizione poetico-cantautoriale italiana all’interno di un suono sporco e rumoroso, che è qualcosa di simile al noise ma diventa immediatamente riconoscibile, unico. Nessuno ci era mai riuscito prima, o comunque non così bene. Cristiano Godano ci sa fare con le parole, e anche con la voce; Riccardo Tesio, Gianluca Viano (che appena un anno prima aveva sostituito Franco Ballatore al basso) e il compianto Luca Bergia sono dei musicisti di spessore ed esperienza; Gianni Maroccolo, produttore del disco, è uno che difficilmente sbaglia. Questo mix di intuizioni, talento e coraggio rende Catartica un’opera che riesce davvero ad essere uno spartiacque nel rock italiano. Tanto è vero che per almeno tre lustri tutte le band “nostrane” che si approcciano a queste sonorità in un modo o nell’altro cercano di copiare i Marlene Kuntz.

Ma Catartica è anche un disco che ci racconta la gavetta vera, un lavoro di anni che ha preceduto la pubblicazione del disco d’esordio. Brani come Trasudamerica e 1º 2º 3º, nei quali si sente ancora lo strascico del tardo post-punk, vengono incisi tra la fine degli anni ‘80 e i primi mesi del decennio seguente. Sonica è probabilmente il brano più significativo di tutto il disco e quello che maggiormente identificherà il “suono Marlene” e in generale tutto il noise italiano.

Ma l’intero disco è intriso di brani che diventano un patrimonio di più generazioni di ascoltatori: Nuotando nell’aria, Lieve (poi coverizzata anche dai CSI), Canzone di domani, la cattivissima Merry X-mas.

Dopo due anni arriverà Il vile, e si capirà che tutto questo non è stato un caso. E trent’anni dopo rieccoci tornare sui palchi a risuonare quello che è diventato storia. E semmai dovesse esserci una nostalgia positiva voglio incrociarla negli occhi di Godano sabato prossimo al Pedro.

 
 

L'evento al Cso Pedro!

INGRESSO 20 EURO
Per questo evento non sono previste prevendite on-line.
Dalle ore 13:00 di Sabato 23 Marzo 2024, presso il CSO Pedro, sarà possibile acquistare un braccialetto che sarà valido per l'ingresso al concerto.
 
 

Marlene Kuntz

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