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Just a Girl: Voci di donna.

Le musiciste rivendicano il proprio ruolo di autrici

Just a Girl è il progetto di Claudia González Lobo, musicologa spagnola volontaria di Radio Sherwood attraverso il programma Erasmus+. 

Il progetto personale, dalla durata di sei mesi, è collegato ad una rubrica incentrata sulle voci femminili più interessanti del momento, nei vari paesi (Spagna, Italia, Stati Uniti e Regno Unito). 


La rubrica dà spazio a giovani artiste o anche più affermate, che stanno eccellendo come creatrici, cantanti, produttrici e, in breve, come leader dei loro progetti all'interno di un ambiente fortemente maschilizzato come l'industria musicale. L'analisi globale parte da una prospettiva di genere legata alla musicologia femminista, un approccio che cerca di focalizzare l'attenzione su questioni che non sono state precedentemente considerate importanti: donne compositrici, interpreti femminili, pubblico femminile, gerarchia di genere, ecc. 


Le donne, infatti, nel corso della storia non sono state prese sul serio come autrici di testi  di musica ma al massimo come mere interpreti. Ancora oggi leggiamo articoli giornalistici dove artiste con una grande carriera musicale vengono messe in discussione come autrici, è il caso di Björk (che di solito è sempre la principale autrice e produttrice nei suoi dischi), Taylor Swift (di cui Damon Albarn ha detto "non scrive le sue canzoni", solo perchè alle volte ha dei collaboratori nei suoi progetti), e recentemente Rosalía (che si dice debba il suo successo al suo ex compagno, il cantante C Tangana). Nel momento in cui il nome di un uomo appare nei titoli di coda, tale sarà considerato l'autore o il produttore principale. Sembra che il successo di una donna debba essere sempre legato all'ausilio di un uomo.


D’altronde, la tecnica compositiva è da sempre concepita come una pratica legata alla mente (maschile) mentre invece il canto al corpo (femminile). 


Lo scopo di questo progetto risiede nel dare risalto al lavoro delle musiciste affinché si presti attenzione alla loro esperienza nell'industria musicale. 


Molte delle musiciste coinvolte nel progetto affrontano, tra l’altro, temi comuni, e ciò è sicuramente legato alla propria esperienza nel mondo come donne (ad es. difficoltà a farsi rispettare nell'industria, l’esperienza come persone queer, abusi sessuali, violenza domestica, problemi di salute mentale, abuso di sostanze, insicurezze, ecc.).


Le artiste sulla quale il progetto muoverà i suoi passi sono: Phoebe Bridgers, Fiona Apple, Lucy Dacus, Florence Welch, Julien Baker, Zahara, Rosalía, Celeste, Maggie Rogers, Mitski, Arlo Parks, Erica Mou, Wet Leg, ecc. Molti di loro hanno in comune la concezione del testo delle loro canzoni come un'opera letteraria in sé, una sorta di poema o di racconto a cui è stata aggiunta la musica, dove regnano sensibilità e sincerità.


Da sinistra a destra: Phoebe Bridgers, Mitski, Arlo Parks, Celeste, Rosalía ed Erica Mou


Nella rubrica confluiranno sia recensioni di album recenti (ultimi 2-3 anni) o di singoli/album in uscita; articoli di approfondimento sulle artiste; live report di concerti; raccomandazioni di album e un podcast di quattro episodi, uno per Paese, dove si riassumeranno le principali caratteristiche musicali di ogni artista.



I’m gonna be what my body wants me to be” 

 

Mitski


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Phoebe Bridgers (Milano)
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Clairo e Phoebe Bridgers
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Clairo (Carroponte, Milano)
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