IMPUBBLICABILE! @ TPO, Bologna 24-25/02

Matteo è morto. Que viva Matteo!

Gli artisti della Garrincha Dischi riuniti per il compleanno di Matteo Romagnoli

28 Febbraio 2024

«Matteo è morto, lo so l’ho già detto, lo ripeterò spesso» è il leit-motiv del monologo con cui Bebo ricorda i momenti successivi alla scomparsa di Matteo Costa Romagnoli, aka un’avanguardia chiamata Garrincha dischi, avvenuta nello scorso giugno a causa di una tumore desmoide.

Cosa sia stato Matteo in questi oltre quindici anni di Garrincha dischi per la musica italiana è testimoniato da ciò che la lasciato, lanciando degli sconosciuti che oggi sono entrati nelle case di tutti gli italiani, su tutti Lo Stato Sociale, che con Matteo avevano un rapporto ben più profondo di quello manageriale. Cosa sia stato per Sherwood, per tutte e tutti noi, lo testimoniano le molteplici serate organizzate in collaborazione, le varie Garrincha Loves fino ad arrivare a Garrincha loves Chiapas, raccolta fondi voluta da Johnny (altro nome con cui viene chiamato Matteo dagli amici) in seguito ad un viaggio insieme a Carota de Lo Stato Sociale nelle Caracol zapatiste, le amicizie che ha coltivato nella nostra rete e che hanno portato molti e molte di noi a tornare a Bologna, al TPO, sede di innumerevoli Indie Pride con Matteo e  Garrincha dischi sempre in prima fila a suonare per i diritti, per festeggiare il suo primo compleanno senza di lui, con tanto di torta, tutto questo conferma una delle frasi che abbiamo sempre sentito sul palco de Lo Stato Sociale: «c’è una forma di lotta che si chiama festa e qualcuno deve pur farla!»

IMPUBBLICABILE!, tipica sentenza di Matteo Romagnoli quando qualcosa in studio non lo convinceva per niente, è il titolo scelto per questa due giorni a biglietto unico ( ricavato in beneficenza all’associazione italiana Tumore Desmoide e Sindrome di Gardner). Dove sono intervenuti più di 20 tra band e artisti, chi parte della scuderia, chi del presente, chi del passato, chi semplicemente portato dall’amicizia. E festa è stata: le esibizioni si sono alternate con leggerezza, senza l’ansia di calcare il palco o seguire pedissequamente la scaletta, c’è chi ha suonato giusto un pezzo, chi nemmeno ha fatto il soundcheck. Nella serata di venerdì è prevalso il clima da rimpatriata, perché in effetti IMPUBBLICABILE! per gran parte degli artisti intervenuti è stato innanzitutto un ritrovo, dopo anni di pandemia e carriere interrotte, tra chi non suona da più di un lustro (vedi Magellano o Edo Cremonese ) e/o nel frattempo ha avuto “il bocia”.

Sabato sera, da un certo punto in poi, il clima si è fatto diverso, più emotivo e intimo. Il momento esatto di questa trasformazione è quello in cui Bebo Guidetti, accompagnato dal pianista Remo Anzovino e dal moog di Stefano Maggiore, sul second stage ha dato vita a un’anticipazione del reading musicale che il trio porterà in giro a partire dalla primavera inoltrata, raccontando in circa dieci minuti le emozioni delle persone che hanno attraversato il funerale di Matte ed i tentativi di elaborare il lutto tra la tristezza e l’ironia. Seguiranno i Gazebo Penguins che chiuderanno con Senza di Te, mai azzeccata come stavolta. Sarà difficile dimenticare l’esibizione dello Stato Sociale, e il silenzio tombale che è calato mentre Lodo esternava la sua rabbia con poche parole taglienti. Una rabbia poi scioltasi sul palco cantando tutti insieme Sotto un Milione di Nuvole, l’ultimo pezzo frutto del lavoro di Matteo che sì, nelle sue numerose avventure ha dato vita come musicista anche alla band Costa! 

Un po’ difficile e straniante a quel punto riprendere a festeggiare: ci vorrà la faccia di gomma di Pernazza, per l’appunto con bel back in the days dei Magellano, che nonostante qualche capello bianco non ha perso la grinta del vocalist col freestyle facile. 

Matteo, creando la magia di Garrincha dischi, ha lasciato una grande comunità, unita magari non dalla stessa musica ma dal bisogno di fare musica in maniera libera e indipendente. Una comunità che si è stretta anche quando è venuto a mancare Zagor Camillas. I Camillas sono come i cardellini, è difficile pensare a Ruben sul palco senza Zagor,  ma ecco affiancarsi Sibode Dj, che ha preferito la tromba alla consolle per tutta la due giorni, per accompagnare Ruben a suonare le loro hit (perché per noi sono hit, cazzo!) davanti a un pubblico. La Rappresentante di Lista, una delle più grandi scommesse azzeccate da Garrincha dischi, è sul palco nonostante l’assenza forzata di Veronica, perché in certi momenti canzoni come Siamo Ospiti sono importanti indipendentemente da chi le canta e le esegue.  Il fiatone di Aurora di Io e La Tigre dopo la loro esibizione testimonia quanto sia stato fondamentale esserci, indipendentemente dal tempo che passa. 

Non passa inosservato nemmeno il rapporto che Garrincha Dischi ha saputo creare tra i suoi artisti e la sua squadra tecnica, una grande famiglia dove i ruoli a volte si sovrappongono e si contaminano e dove il via vai sul palco diventa fluido e pieno di sorrisi, imprecazioni e qualche lacrima qua e là.

Torniamo a casa con il cuore gonfio e allegro da questa comunità che ha saputo ritrovarsi per il compleanno di un amico, indipendentemente dalle direzioni intraprese. Grati per quello che Matteo ha saputo creare, concretizzando tanti sogni.

QUE VIVA MATTEO!

 

 
 
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