Il report della giornata dedicata al fumetto e alle autoproduzioni del 18 giugno @Padova

GASP! Gagliarde Autoproduzioni Sherbook Padova - Sherwood Festival 2023

20 Giugno 2023

La prima domenica a Sherwood Festival ha ospitato GASP (Gagliarde Autoproduzioni Sherbook Padova), giornata dedicata al fumetto e alle autoproduzioni; un appuntamento che ormai è arrivato alla sua 5° edizione, affermandosi come uno degli eventi più interessanti all’interno dell’intero Festival.

 Abbandoniamo il Main Stage per un'intera giornata, perché la vera magia con GASP avviene nel Second Stage. In questa giornata, non ci sono cantanti e musicisti ad incantarvi ma fumettisti, illustratori, grafici e molti altri artisti e artigiani. Una trentina di banchetti ospitano le creazioni più disparate, tra stampe, fumetti autoprodotti, progetti per tatuaggi fino ad arrivare a poesie nascoste negli origami e a giare di vetro contenenti marimo (alga a forma di palla usata a scopo decorativo). Immergendosi nel labirinto delle autoproduzioni, abbiamo avuto modo di chiacchierare con gli autori, in un clima completamente informale - caratteristica di tutto il Festival. Parlare, dibattere e in generale soddisfare le proprie curiosità con chi l'opera l'ha veramente (auto)prodotta è un’esperienza davvero impagabile e unica!

 Gli autori sono impegnati, la loro creatività è sempre legata a temi caldi, i più presenti sono chiaramente sociali e politici: transfemminismo, diritti del mondo queer, ecologia e antifascismo.

 Iniziamo il nostro tour incontrando Sozzobosco - la Fanzine prodotta da Lso La Tana, difficile non innamorarsene! Tant’è che abbiamo deciso di rubarne delle copie da portare nella nostra libreria di Sherwood, in caso ve le foste persi.

 Ci spostiamo un pochino e arriviamo al banchetto del Treviso Comic Book Festival. Tra stampe originalissime, magliette, e borse di tela immancabili abbiamo fatto enorme fatica a non comprare tutto.

 Non molto distante ritroviamo una vecchia conoscenza: Daigoro. L’anno scorso allo Sherbooks Festival in un angolo del Pedro ci raccontava l’inizio del suo processo di transizione attraverso produzioni autobiografiche estremamente comiche. Lo ritroviamo un anno e mezzo dopo e il racconto del suo percorso è in un nuovo fumetto, dal titolo Come sono (ri)nato,  accanto a grafiche e illustrazioni a tema queer molto pop.

 Sua compagna di banchetto è Giulia Parolaro, illustratrice pazzesca. Dopo aver iniziato a spulciare tra le sue meravigliose opere abbiamo scoperto che fa disegni su commissione. Il bigliettino diceva: disegno te o i tuoi amici come animali. Non abbiamo resistito e le abbiamo chiesto di farne uno anche noi. Ovviamente aspettiamo con ansia di vederci in versione Parolaro.

 Ma non ci sono solo fumetti e stampe. Uno dei banchetti vendeva le famose alghe Marimo. Non sapete cosa sono? Neanche noi fino a ieri, ma oggi siamo diventati esperti. Sono palline di alghe che vengono regalate come dono tra gli innamorati. La leggenda narra che il marimo si formò dall’amore di due giovani che ostacolati dalla famiglia si rifugiarono sulle rive del lago Akan e i loro cuori divennero alghe per vivere in eterno il loro amore. Infatti tali alghe possono sopravvivere in natura più di 200 anni.

 Terminata la parentesi dolcezza, ci ha colpito il banchetto di La premiata agenzia Sviaggi, un collettivo padovano con un repertorio non solo cosiddetto cartaceo ma anche musicale. Saranno stati i floppy disc che non vedevamo dal 1999 o il loro fumetto autoprodotto in cui spicca in copertina La Specola, alla fine siamo rimasti a lungo a chiacchierare con loro e, se voi non avete avuto la stessa fortuna, date un’occhiata alla loro pagina instagram.

 Molto interessante anche il lavoro di Susan Quartesan, meglio conosciuta come Pornobotanica, che realizza a mano opere capaci di unire erotismo e antispecismo, con  una sfumatura queer.

 È presente anche Pietro De Cilia come rappresentante della casa editrice indipendente Club27 che a GASP ci colpisce con grafiche, fotografie e tassidermia. L’arte di questo banchetto era pura esigenza espressiva degli autori, che rifiutando ogni forma di politically correct presentano opere il cui filo conduttore è il puro istinto.

 Dopo questa prima immersione totale nel mondo dell’autoproduzione, un veloce giro tra i banchetti e qualche parola con gli autori ecco accendersi le luci del Second Stage. Stanno iniziando le presentazioni.

A dare il via alle danze è Maria Chiara Gianolla che racconta il suo fumetto  A Black Carol, a ghost story of fascism, edito da Momo edizioni. 

Sotto la guida Giacomo Taddeo Traini, moderatore della giornata, Maria Chiara Gianolla ripercorre per il pubblico la trama della sua opera, che narra in chiave antifascista il Canto di Natale di Dickens. L’autrice ha spiegato come nella sua storia sia il fascismo ad assumere il ruolo del fantasma, che si palesa in forma passata, presente e  futura, purtroppo non così fantascientifica.

 È vero, il fascismo si è riaffermato in tutta Italia, anche nella Urbe. L'autrice, che abita a Roma, tra le varie suggestioni, ci ha svelato come l’idea per questo libro le sia scaturita dal suo mettere in discussione le narrazioni politiche a tema fascismo.

Troppo spesso negli anni la sinistra ha deciso di dipingere il fascismo come un fantasma evocato invece che come un pericolo reale e presente. I timori di Maria Chiara Gianolla erano fondati. Il libro è stato pubblicato nel dicembre 2021, ma le richieste per presentazioni pubbliche e eventi sono giunte solo dopo le ultime elezioni, quindi ancora una volta troppo tardi. 

 L'incontro si chiude con un invito a resistere e a combattere la paura, che è spesso alla radice di intolleranza e fascismi, con il dialogo e la pratica collettiva.

 Dopo una piccola pausa, sempre sul Second Stage inizia la seconda presentazione della giornata, dedicata all'ultimo numero uscito di Antifa!nzine, una rivista che raccoglie tavole di diversi autori. Il tema centrale è facilmente intuibile.

 L'incontro è stato moderato da Luca Scholl che ha toccato hot topics con alcuni autor* di Antifa!nzine: Beatrice Canova, Simon Panella, Nicola Stradiotto.

Gli autori discutono, in maniera spesso ironica e divertente, sull'importanza di questa fanzine vista la situazione politica attuale e di come sia fondamentale continuare a parlare di antifascismo, e di fascismo, perché nessuno dei due concetti appartiene al passato. Inoltre sottolineano come oggi, più che negli ultimi anni, si sente una forte esigenza di dar voce alle proprie idee in forma artistica perché mancano sempre più gli spazi per potersi esprimere.

 L'ultima presentazione della giornata, moderata sempre da Giacomo Taddeo Traini, riguarda il nuovo fumetto autoprodotto di Militanza Grafica, Scusate il disturbo.

L'autore, con il suo immancabile passamontagna, spiega cosa lo ha portato ad avere l'esigenza di scrivere un fumetto - il primo dopo i suoi lavori di grafica - spaziando poi su altri temi, come l'evoluzione e l'utilizzo dei social network e internet nell'ambito delle autoproduzioni.

 Molto interessante e puntuale è la spiegazione relativa alla sua scelta di viaggiare in treno per tutta l'Italia, legata principalmente alle tematiche ambientali. L'incontro si conclude con un monologo di Militanza Grafica che sulle orme di Gramsci, ci riavvicina al concetto e al pericolo dell'indifferenza.

 
 

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