Anche ieri sera un euro poteva bastare per entrare alla seconda serata di Sherwood Festival. A inaugurare il Second Stage sono stati sette incamiciati da Marghera: Los Muchos Gramos, che con le loro sonorità latineggianti hanno deciso di trasformare la nostra Foresta in vera una giungla tropicale.
La band veneta, in contratto con La Colletta Dischi, un’etichetta discografica Indipendente di Venezia, ha dato il via allo show con maracas, fisarmoniche, coriandoli, legnetti e latte.
Le prime canzoni non avevano testo, neanche una parola di senso compiuto. Gli «Auuu, GRA! GRA! GRA!» primitivi e scimmieschi del frontman sono stati comunque recepiti dal pubblico che, vista l’energia della prima parte di serata, li deve necessariamente aver interpretati come un: «Ah! Ma qui si sta allegri e allora balliamo male, balliamo bene, balliamo come ci viene, ma no stress!». La banda Cumbiambera ha davvero acceso un fuoco di energia: Gringo, Cafecito, Pura Vida, Desierto, Caraibi; brano dopo brano il pubblico balla sempre più disteso. Il ritmo non cala, aumenta e aumenta, tutti stanno ondeggiando su e giù, le spalle sono sciolte, stiamo vicini. «Lunedì è uscito un inedito su Spotify» poche parole, dette con il sorriso e si riparte sulle note del nuovo brano Ritmo Sanada, seguito da un altro brano, questa volta più made in Veneto che made in Perù: Che Bea Marghera.
«Che bea Marghera, e canta
Che bea Marghera
Se chi comanda no scoltarà mai
Na bruta banda
Bruza scoasse a Fusina
E in trenta ani mai un canpo de ganja
(Ma gnanca de panoce e gnanca de pomodori)»
La voglio come suoneria del cellulare. Los Muchos Gramos, con le loro radici punk rock che strizzano l’occhio alla chicha peruviana, hanno portato forza e allegria. Un inizio perfetto per una serata mistica a cui si stanno per aggiungere anche i Cacao Mental, sotto la guida del loro sciamano. Il sogno mistico del Perù e il tecnologico si fondono insieme in una sperimentale cerimonia tribale ritmata dall’Elektro cumbia psicodelica del gruppo.
Il loro progetto artistico è curato dall’etichetta La Tempesta Sur, estensione del collettivo di Pordenone La Tempesta Dischi, sicuramente complici del groove elettronico dello sciamano digitale Kit Ramos.
La sua Cumbia proviene da un’altro pianeta e il pubblico di Terrestri tra beat elettronici new-latin, flauti, chitarre lisergiche e neon è di nuovo nella giungla.Que bueno es bailar! Que bueno es cantar! Il momento è catartico. L’ultimo album, Reproducción (2022), ha delle tracce imperdibili: El Loro y la Lora, Agua Dorada, Cumbia Triste, Ayahuasca Sublime.
I Cacao Mental sono una forza della Natura o meglio sono una forza con la Natura, che ieri, uniti a Los Muchos Gramos più che un messaggio hanno lanciato un vero e proprio state of mind fatto di ululati, libertà e connessione spirituale.
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