Post Nebbia + Generic Animal - Sherwood Festival 2023

Lo Sherwood Festival 2023 si apre all'insegna dell'indipendenza. Mercoledì 14 giugno si riaccendono le luci sul main stage nel parcheggio nord dello Stadio Euganeo, per accogliere due band che rappresentano due importanti realtà del mondo discografico underground italiano: Generic Animal per La Tempesta Dischi e i Post Nebbia per Dischi Sotterranei.

Ad aprire le danze con il sole che cala per le 21, c’è Luca Galizia, in arte Generic Animal che sceglie di farci entrare nel suo mondo con uno dei suoi primi lavori come la ballata Tsunami (Generic Animal, 2018). Su un palco di dimensioni molto grandi come quello di Sherwood, spesso è molto difficile riuscire a creare un momento di intimità e raccoglimento tra l’artista e il pubblico, ma non è il caso dell’artista di Varese che fin da subito è capace di creare connessioni con chi lo sta ascoltando, supportato da Marco Giudici al basso e da Giacomo Ferrari alla batteria.

Subito dopo ci trasferiamo nel suo terzo disco - Presto, 2020 - con la chitarra distorta di Presto, uno dei suoi pezzi più famosi, seguita poi dall’immaginario metaforico di Como by night per poi lasciare spazio ad una Sorry acustica. Il secondo blocco di canzoni invece fa parte dell’ultimo album - Benevolent, 2022 - con Lifevest e Bastone dai suoni più decisi, ma con l’immaginario riconoscibile di Generic Animal e la sua voce gentile. Tra un cambio di chitarra e l’ammissione di essere contento e al tempo stesso terrorizzato di essere sul palco di Sherwood, Luca annuncia che le prossime canzoni fanno parte del suo ultimo ep, Mondo Rosso, fresco di uscita ossia a fine marzo. Il primo brano è Rosso, un brano dove si scorge una delle tematiche lampanti che costellano le nuove generazioni: precarietà lavorativa e disoccupazione. Nell’immaginario metaforico dell’artista c’è un gigante rosso anche responsabile di ciò che avviene nel nostro periodo storico. Questa breve parentesi che caratterizza i nuovi pezzi si conclude con il pop rock acido di Mondo. L’abilità di trasmettere tranquillità da parte di Generic Animal è disarmante, raggiungendo l’apice con Interludio, una ninna nanna (a detta di Luca) capace di abbracciarti per i primi due minuti, scaraventandoti poi in un turbinio di emozioni. 

Il pubblico, dopo l’annuncio dell’artista di star per giungere quasi al termine del suo concerto è dispiaciuto, non vuole rompere la magia che per un’oretta si era creata. Gli ultimi momenti di tranquillità e quiete sono caratterizzati dal singolo Aeroplani che viene cantata da tutti e tutte, dove Luca Galizia ci tiene a sottolineare che per lui questi momenti sono come una terapia, per poi terminare con Qualcuno che è andato.

Quando sono circa le 22:15, dal main stage parte una canzone che ci saremmo difficilmente aspettati di sentire nella Foresta di Sherwood: il canto parrocchiale Tu Sei La Mia Vita fa da accompagnamento ai Post Nebbia che salgono sul palco con alle spalle lo stendardo riportante il volto di copertina del loro ultimo disco, Entropia Padrepio. Uscito a maggio 2022, l’album ha un titolo che sembra mettere in correlazione la statistica, la termodinamica classica dell’entropia, con la spiritualità e la religiosità popolare del culto di Padre Pio e sembra richiamare l’eterno conflitto tra Scienza e religione. ll dualismo del titolo sembra rispecchiarsi nei testi di molte canzoni del disco: la fede o speranza quasi disperata che esista qualcosa di più grande, che si manifesti anche in cose minuscole come un volto nei corn flakes, sotto i sedili della macchina o nella ventola dell’aria si scontra con la consapevolezza che sono tutte «cazzate da sciamano» e con l’immagine piuttosto forte di essere «un maiale con la carota appesa in fronte al suo naso». Così, mentre il coro parrocchiale evolve in una intro psichedelico/lisergica, la band attacca proponendo in apertura i primi due singoli estratti dal disco, Cuore Semplice e Cristallo Metallo. La scaletta del concerto sarà però un abile mix di vecchi e nuovi pezzi (vecchi si fa per dire, visto che risalgono al 2018). É infatti Bianchi/Seconda Classe, dal primo album Prima Stagione a seguire i due singoli di lancio, con il suo finale quasi shoegaze, che ci porta a La Mia Bolla, dal secondo celebrato disco, Canale Paesaggi (2022). La performance sul palco è da band ormai affermata e sicura dei propri mezzi, tuttavia, volendo cercare il proverbiale pelo nell'uovo, si può rimarcare ai Post-Nebbia una certa freddezza, una presenza scenica un po' timida, probabilmente da assegnare a una naturale componente caratteriale del frontman e compositore Carlo Corbellini. È un problema? Certo che no! Il pubblico ci mette tutto il calore che serve (e anche qualcosa di più) e la band è musicalmente impeccabile.

Con Pensiero Magico torniamo all'argomento religioso e alle sezioni elettroniche, con Corbellini che molla la chitarra e si unisce ai sintetizzatori gestiti dai suoi compagni di band.

C'è anche tempo per un momento "nostalgia" nel quale il nostro, padovano doc, ricorda il periodo passato da volontario al second stage, proprio qua al Festival di Sherwood.

La scaletta è ancora lunga, in un continuo alternarsi di brani da tutti e tre gli album della band, con in mezzo anche il tempo per una cover piuttosto ricercata: Bright Lit Blue Eyes, di Ariel Pink.

Mentre sul palco inizia a soffiare un vento sostenuto, che sembra quasi fatto apposta per agitare lo stendardo di Entropia Padrepio alle spalle della batteria, ci avviciniamo, tra atmosfere psych, alla conclusione del concerto, con Viale Santissima Trinità (inutile dirlo, tratto dall'ultimo lavoro in studio), che termina con le atmosfere liturgiche che avevano aperto lo show.

Dicevamo del calore del pubblico: la band è richiamata a gran voce sul palco per un encore. Si chiude con quello che è forse il brano in assoluto più noto della band: Televendite Di Quadri.

Terminano così i concerti del primo giorno di Festival 2023, si parte, come ricordato da Alex di Sherwood dal palco poco prima dell'inizio, da band, etichette e realtà indipendenti locali, del nostro padovano, alle quali Sherwood è legata da sempre. 

Bentornato Festival di Sherwood!