Homeless Fest 2022: intervista a Fredd0°

Intervista all'artista vincitore della sedicesima edizione del music contest

3 Febbraio 2023

Fredd0° è il progetto musicale solista di Davide Norcini, chitarrista e polistrumentista Teramano con in attivo un disco autoprodotto dal titolo La Crisi e un secondo disco uscito il 9 gennaio intitolato I Soldi, l’amore e la morte.

il 27 novembre 2022 vince la sedicesima edizione dell’Homeless Fest, vittoria che gli permetterà di registrare altre canzoni inedite, già sperimentate con il pubblico del festival.

Il progetto Fredd0° nasce dall’esigenza di esprimere tutto il contrario di tutto. C’è bisogno infatti di liberarsi dalle convenzioni e dalle regole del politicamente corretto per cantare al mondo delle verità personali che possono diventare collettive, di tuffarsi nelle velleità sociali che rivelano spesso forti ipocrisie a uno sguardo più attento, di cercare di immergersi nel marcio per capirlo fino in fondo, di cantare dei propri fallimenti, delle proprie esperienze e delle proprie debolezze, anche a rischio di mettersi in ridicolo ma sempre e comunque mettendoci la faccia. Tutto questo rimanendo freddi, compiendo cioè un atto di coraggio nel cercare di analizzare la realtà con lucidità e con una sottile autoironia.

I concerti di Fredd0° sono caratteristici per essere una via di mezzo tra uno show di stand up comedy, una carrellata di cover che ripercorrono la storia della musica alterativa italiana e l’interpretazione sempre nuova di brani originali.

L’obbiettivo principale è quello di intrattenere il pubblico il più possibile, adattandosi ad esso e puntando al divertimento.

Hai un disco autoprodotto uscito quest'anno, ma le tue nuove produzioni e quello che hai portato all'Homeless Fest sono tuttavia differenti da quello che si può trovare in rete. Vuoi parlarci innanzitutto di te, chi è Fredd0° (soprattutto come mai questo nome e questo stile grafico) e in secondo luogo vuoi parlarci del percorso artistico che hai intrapreso?

All’Homeless Fest ho scelto di presentarmi con un set ridotto all’osso, chitarra voce e armonica, di solito suono dal vivo con loop station e molti altri impicci, ma dipende sempre da come mi sento. Di conseguenza ho potuto portare le canzoni che meglio rendono dal vivo con quel set e alla fine si sono quasi scelte da sole. La maggior parte delle canzoni che ho suonato sono quelle che non ho ancora registrato e che registrerò grazie al premio vinto; quindi, mi sembrava giusto portare degli inediti perché saranno effettivamente quelle su cui lavorerò in studio. Addirittura, una di quelle che ho suonato l’ho scritta tra fase di selezione e semifinali, quindi sono canzoni nuovissime.

Come dicevo, dipende da come mi sento, Fredd0° sono io, devo rispettare soltanto me stesso quando scrivo e compongo, il nome me l’ha suggerito un mio amico, si chiama Gianluca e adesso vive in Australia, mi manca tanto, ciao Gianlu’!

Mi disse che la caratteristica più importante del mio modo di scrivere canzoni è che non mi autocensuro e dico tutto quello che penso, anche a costo di rimetterci a volte, quindi Fredd0° ci sta bene, porto l’argomento al grado zero e da qui inizio a scrivere senza paura né di offendere gli altri né di offendere me stesso, anzi, io mi prendo per il culo di continuo, ma ci vuole coraggio, devi essere freddo appunto e soprattutto sincero.

Per quanto riguarda il percorso artistico intrapreso, posso dire che ho sempre amato sperimentare anche se ci sono dei punti cardine nel mio modo di fare musica, a volte vorrei anche toglierli di mezzo ma non ci riesco. Se parliamo di percorso artistico, nel senso di “lavorare e vivere di musica”,è un sogno che mi hanno venduto bene ma ci sono ancora troppe rate da pagare e io ho finito i soldi. Non dico altro.

Fredd0° è praticamente introvabile sul web. Qual è il rapporto che hai con la tecnologia, è una tua scelta temporanea in attesa di pubblicazioni oppure un’opposizione?

La tecnologia? Un po' non mi interessa, un po' semplicemente non sono capace di sfruttarla, ma non è un’opposizione, figuriamoci! Il problema secondo me è che al giorno d’oggi se vuoi fare musica devi saper fare tante cose, devi essere un esperto di marketing, un guru della tecnologia, un dio della comunicazione, un modaiolo, un asso nelle public relation e tante altre cose.

Io sono solo uno che scrive canzoni, poi col passare del tempo ci sono state e ci sono persone che a tutt’oggi mi aiutano a colmare tutto il resto, quindi, sono aperto alle collaborazioni se qualcuno volesse investire nel mio progetto, ma è difficile trovare persone che credono in te, soprattutto perché in questo caso dovrebbero davvero credere in me, perché ripeto, Fredd0° sono io e basta.

In più, vengo da un percorso di studi che mi ha condizionato tanto, ho studiato Storia dell’arte e sono abituato a dare contributi, a fare il “piccolo” che poi magari potrebbe sommarsi ad altri contributi per diventare il “grande”, non mi permetterei mai di entrare in campi che non mi competono, al massimo chiederei aiuto, ma chi ti aiuta?

Dopo la partecipazione al Homeless Fest, quali sono i tuoi progetti futuri?

Dopo l’Homeless Fest ho pubblicato un disco che avevo in cantiere da tempo, si chiama I soldi, l’amore e la morte, è un concept album particolare perché unisce dodici canzoni, dodici racconti e dodici fotografie, andatelo a cercare e fatemi sapere cosa ne pensate, fidatevi, se lo cercate bene si trova! 

Per il resto, in questo momento sono molto impegnato a lavoro, quindi mi sono fermato con i live ma mi piacerebbe tantissimo tornare a suonare dal vivo, vorrei registrare prima possibile il disco vinto grazie all’ Homeless e tornare a far sentire la mia musica, magari riuscendo a realizzare uno dei miei sogni, che sarebbe quello di fare un tour, anche piccolo per carità, d’altronde non sono un cazzo di nessuno. Negli anni non sono mai riuscito a fare una singola locandina con almeno una decina di concerti affilati; in tanti che, come me, non sono nessuno ci riescono, ma ancora non capisco come cazzo fanno. Per un’agenzia di booking non ho i soldi, quindi, vedremo…Secondo me non ci riuscirò mai ma continuerò a provarci.

 
 
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