Un anno in trasloco

i libri letti da Diserzioni nel 2022

27 Dicembre 2022

Il mio 2022 è stato senz’altro l’anno del trasloco. Anzi, del doppio trasloco.
In che senso? Beh, per il semplice motivo che ho dovuto lasciare la vecchia casa prima di avere una nuova abitazione. Questione di un paio di settimane ma il trasloco è diventato duplice e per di più autogestito. Trovatela voi una ditta per traslochi libera in agosto.
Quanti ne avrete fatti, ognuno di voi, di traslochi nella vita? Io sono al terzo, ma ogni volta è un delirio, probabilmente sapete di che cosa parlo. Un affare che occupa tutto lo spazio vitale: innanzitutto trovare da vendere (gestione possibili acquirenti, …) prerequisito per avere la possibilità di comprare… poi passare all’acquisto con tutte le pratiche burocratiche (accordi, notaio, utenze…) e in conclusione il maledetto trasloco. Infine capisci che ci sono voluti mesi, ma ti dici che se lo fai per migliorare la qualità della vita, ben venga.
A pensare positivo m’aiuta mammasantissima la pubblicità, ovvero la reclame stampata nel furgone di una ditta di traslochi che avevo invano contattato: "Il futuro significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora".
Tuttavia, c’è un’altra cosa positiva del cambiare abitazione di cui vorrei parlarvi ed è che lo sconquasso che si abbatte su ripiani e scaffali e che ti permette quanto meno di ripercorrere in un lampo tutta la tua vita di ascoltatore e di lettore. Posi gli occhi sui titoli dei dischi e dei libri allineati uno dietro all'altro e pensi: non ce la posso fare. Poi cerchi di darti un metodo: la narrativa è più o meno facile da catalogare e ricollocare benché il numero dei volumi appaia ora davvero soverchiante fra autori italiani e stranieri, classici e contemporanei. La saggistica, quella è già più complessa da inventariare. Riemergono con prepotenza le passioni, le varie fasi di una vita, mai abbandonate del tutto, ma sempre da rinverdire e rafforzate con nuovi concetti che, almeno in teoria, dovrebbero darti strumenti per decifrare l’oggi e il domani.
Mettere mano ai dischi, ai cd, alle cassette, mi mette un’ansia … allora mi metto in modalità Zen e nonostante ciò guardo attonito il volume, la fisicità della musica che ha riempito scaffalature, tavoli e ripiani e risucchiato i miei risparmi per decine d’anni. Fortunatamente col passare degli anni, anche se molto faticosamente, il supporto sonoro è traslocato anch’esso dal vinile, al cd e infine al fluire digitale liberando un peso che altrimenti sarebbe diventato insopportabile per le fondamenta di ogni abitazione alla mia portata e soprattutto per le mie finanze che a quel punto non avrebbero potuto permettersi nessuna casa.
Il terzo trasloco di abitazione mi ha convinto ad effettuarne un altro, non meno indolore dei precedenti: comprarmi un e-reader. Cioè traslocare da carta a digitale le mie letture. Ho acquistato un aggeggio del peso di 160 grammi che ha la capacità di contenere circa 6000 libri! Tenendo conto che leggo una trentina di libri l’anno può soddisfare il mio fabbisogno per 200 anni. Credo possa bastare.
Quindi per ripercorrere le letture di quest’ anno di traslochi mi è bastato aprire la libreria dell’e-reader lasciando in pace i ripiani, le scaffalature, appena sistemate.
Comodo no?
Comunque sia ecco la lista dei libri, in ordine cronologico, dal primo all’ultimo che ho letto in questo 2022:

Aurora Liminalis - Enrico Sibilla (Saggiatore)
L'estate Corsa - Francesco Forlani (Felici)
Due vite - Emanuele Trevi (Neri Pozza)
Niente di vero - Veronica Raimo (Einaudi)
Morsi - Matteo Peano (Bompiani)
Mordi e fuggi - Alessandro Bertante (Baldini & Castoldi)
La verità su tutto - Vanni Santoni (Mondadori)
Corpi minimi - Jonathan Bazzi (Mondadori)
Cronorifugio - Georgi Gospodinov (Voland)
Fame blu - Viola Di Grado (La Nave di Teseo)
Chroma - Tersite Rossi (les Flaneurs)
Le vie dell'Eden - Eshkol Nevo (Neri Pozza)
Camere e stanze - Francesco Pecoraro (Ponte delle Grazie)
Effimeri  - Andrew O’Hagan (Bompiani)
Disorientale  - Négar Djavadi (e/o)
Randagi  - Marco Amerighi (Bollati Boringhieri)
Il Geografo si è bevuto il mappamondo  - Aleksej Ivanov (Voland)
Nina sull’argine - Veronica Galletta (Minimun fax)
La ragazza A  - Abigail Dean (Einaudi)
Sanguina ancora  - Paolo Nori (Mondadori)
Tutti dormono nella valle  - Ginevra Lamberti (Marsilio)
Melancolia - Mircea Cartarescu (La Nave di Teseo)
Avere tutto - Marco Missiroli (Einaudi)
Proust senza tempo - Alessandro Piperno (Mondadori)
La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera - Alberto Ravasio (Quodlibet)
Nessuno ne parla - Patricia Lockwood (Mondadori)
Le otto montagne - Paolo Cognetti (Einaudi)
Ufo 78 - Wu Ming (Einaudi)
Non della Enne non della A ma della Esse - Mariana Branca (Wojtek)
Alla linea - Joseph Ponthus (Bompiani)

Una serie di libri scelti “a sentimento”, istintivamente, seguendo la mia sensibilità nel marasma dell’editoria attuale. Un po’ come mi succede da tempo nel mio ascolto sonoro.
Per quanto riguarda la musica le mie scelte le faccio ogni 15 giorni stilando le playlist per Diserzioni, che potete trovare qui assieme ai podcast.
Consapevole che sono parziali, limitate, compilate in fretta per la scaletta di una trasmissione radio costruita nei piccoli ritagli di tempo rubati al sonno, Diserzioni comunque mi costringe a scrutare nell’infinito e complesso mondo sonoro attuale e mi impedisce di ancorarmi agli approdi certi del passato. Del resto traslocare è sinonimo anche di trasferire, anche dal punto di vista del senso, come ha felicemente fatto il traslocatore stampando quella frase di Haruki Murakami sul furgone:
"Il futuro significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora".
Buone diserzioni quindi, anche per l’anno che verrà.

 
 

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