Live Report • ZiggyFest'22

26-27 Agosto - Punk Rock Weekend

3 Settembre 2022

ZIGGYFEST'22

Lo scorso week-end il neo-nato ZiggyFest (Russi - RA), ha buttato benzina sul fuoco degli appuntamenti punk-rock di quest'estate e noi siamo andati a vedere com'è andata.

Quella scelta da Nicola 'Ziggy' Fabrizio (l'organizzatore) è una line-up solida, con nomi conosciuti dai più e dai meno giovani che, in fila uno dopo l'altro, sembravano più una complilation punk-rock che un festival reale, talmente era perfetta.  

A coronare il tutto una location molto suggestiva, il giardino dello storico Palazzo San Giacomo, della fine del XVII secolo, in quel di Russi (RA).


DAY 1


La giornata è caldissima e, ad inaugurare il palco, sono i Codroipo.

Sotto il sole cocente il fronte palco si popola e svuota come una marea che si sposta dal live al bar e alla purtroppo poca ombra, in moto costante.
La scaletta è fitta e varia, spazia dal rock and roll al punk Oi!, dal punk-rock allo ska.

Con i Discomostro si iniziano finalmente ad intravede lə primə crowdsurfers ed i primi timidi poghi.

Finalmente il sole cala e il pubblico, che finalmente si è fatto più presente, si compatta ancora di più sottopalco pronto per affrontare il tuffo nella storia del punk: Nabat, Klasse Kriminale, Banda Bassotti.

E' poi la volta dei Bull Brigade, reduci da un lungo tour che li ha visti passare anche per il nostro Sherwood Festival e che li ha portati i due giorni precedenti a Radio Onda d'Urto in apertura dei Punkreas e all'Ama in apertura degli Ska-P.

Il pubblico è carichissimo, si surfa, si poga e ci si lancia da una scala "rubata" chissà dove.

La giornata è stata lunga ma non è ancora finita. I Discharge non fanno altro che mettere la ciliegina sulla torta di una giornata che non ha abbassato i ritmi nemmeno per un istante. 

La band britannica porta sul palco tutta la furia del punk-hardcore (ancora assente tra i generi) e va a concludere nel migliore dei modi il Day 1 dello ZiggyFest.


p.s. Purtroppo, grandi assenti della giornata, i Raw Power che hanno dovuto annullare la data per problemi personali.
La cosa però è stata provvidenziale perché ha permesso di non dover mettere mano alle esibizioni a causa di alcuni problemi tecnici che, purtroppo, hanno tenuto fermo il palco per una buona mezz’ora.

photogallery • ZiggyFest - day 1

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DAY 2

Il parcheggio del festival non si è mai svuotato del tutto, alcuni hanno deciso di restare anche per il secondo giorno e dormire in furgone, tenda, auto o soluzioni di fortuna.

Visto che la mattinata è libera c'è anche il tempo di fare un giro lungo il centro storico di Ravenna e incrociare alcune facce che il giorno prima si erano trovate in mezzo al pogo.

Dopo la delusione della piadina mangiata in festa la sera precedente (piccola nota dolente, soprattutto trovandoci nella madre patria della piada), l'obiettivo del pranzo diventa quello di riprovarci in centro, prima di poter tornare verso il festival.

A missione compiuta si torna verso la location ma, le nuvole all'orizzonte, non promettono nulla di buono.

Tanto vento ed un po' di pioggia fanno slittare l'inizio dei live dalle 16.00 alle 17.00 e costringendo gli organizzatori a prendere una sempre difficile scelta: dover tagliare la line-up.

Purtroppo Boogie Spiders e Heartfall non avranno modo di esibirsi e la giornata inizierà quindi con i Tizio, seguiti dallo ska-punk de Le Iene e l'Oi! dei Lumpen.

Il sole splende su Russi e, gli indecisi dal meteo, iniziano ad arrivare.

E' l'ora di tuffarci anche oggi nel passato del punk italiano iniziando dai modenesi Paolino Paperino Band, per passare alle pietre miliari del punk romano Klaxon e arrivare allo ska punk inarrestabile dei Persiana Jones.

Prima degli headliner, quest'oggi troviamo ben due band che abbiamo avuto il piacere di ospitare allo Sherwood Festival '22… i primi sono i nostrani ed internazionalissimi ska punkers Talco, i secondi sono i 99 Posse con un raggamuffin che avrebbe potuto essere un po' "troppo" fuori dalla vena punk-rock del festival ma che, invece, ha incontrato un pubblico molto coinvolto.

A chiudere alla grande questa due giorni troviamo i londinesi Cockney Rejects che possono contare addirittura su una parte di pubblico giunta lì esclusivamente per loro.


photogallery • ZiggyFest - day 2

 

 

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Tiriamo dunque le somme di questo nuovo ZiggyFest.

Due giorni di grande musica, una line up praticamente perfetta, una bellissima location e il pubblico giusto, quello di un genere che… is not dead (semicit), anzi, hanno reso questa prima edizione un'ottima base di partenza per questo festival.

Prima di congedarci però ci teniamo a suggerire, per il futuro, una gestione migliore sul lato sicurezza. Due le note un po’ dolenti, la prima è che, se si sceglie di fare un festival punk-rock e si vuole mantenere un sottopalco (cosa non scontata), allora bisogna pensare anche che la sicurezza debba essere pronta ad accogliere chi fa crowd surfing. La seconda è che una scala in mezzo al pubblico è tanto geniale quanto pericolosa ed il tempismo nell’intervento è tutto in questi casi.

È sempre bello vedere nascere festival di questo tipo, che arrivano dalla passione per la musica… bravo Ziggy e complimenti a tutta l'organizzazione…all’anno prossimo!



 
 

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