Dal 26 al 28 agosto 2022, 96 artisti per 16 band, delle quali 11 in esclusiva unica nazionale e 14 per la prima volta a Torino.

TOdays festival 2022 - Artists day by day

9 Agosto 2022

A circa due settimane dall’inizio, torniamo sull’argomento TOdays Festival (ne avevamo già parlato qui) per parlare più nello specifico di chi salirà sul palco: e poi, diciamocelo francamente, ogni occasione è buona per compilare una playlist come quella sottostante.

Venerdì 26:

Aprono le danze dell’intera rassegna i giovanissimi GEESE, da New York, zona Brooklyn. Sono in 5 e frullano elementi di post-punk, math-rock, art- rock, con qualche inflessione simil-prog: un po’ quello che, in Inghilterra, viene proposto dai più celebrati Black Country, New Road (con cui condivideranno la serata, Squid (in scena il giorno dopo), Black Midi (che il palco del TOdays l’han calcato l’anno scorso, e con il quale condividono il producer Dan Carey), ma con maggiore tendenza all’accessibilità. Projector è il loro album d’esordio.

Dopo di loro è la volta di Hurray for the Riff Raff, progetto di Alynda Segarra, statunitense di origini Portoricane, che lo porta avanti da circa 15 anni, con un cast di musicisti variato più volte nel tempo. Nomade quasi per vocazione, sorta di Woody Guthrie donna per il terzo millennio, la Segarra presenterà nel suo show anche i brani del riuscito ottavo album Life On Earth, 11 tracce di nature punk, per dirla con lei, scritte durante il periodo pandemico, che riguardano il rifiorire, non solo il sopravvivere, mentre il disastro è in corso.

Sarà poi l’atteso momento dei Black country, New road, che l’anno scorso furono costretti al forfait causa Covid e che quest’anno si ritrovano nel cast in sostituzione del cantautore americano Dijon. C’è molta curiosità attorno a loro, soprattutto per capire come renderanno live dopo che Isaac Wood, vocalist e chitarrista, ha lasciato per problemi di salute mentale a pochi giorni dall’uscita del loro secondo lavoro Ants From Up There, uscito a febbraio scorso ad un anno esatto dall’acclamato esordio For The First Time e a sua volta accolto molto benevolmente da critica e pubblico. Riusciranno i nostri, oggi in sestetto, a convincere il pubblico del TOdays nell’attesa di sapere di più sul loro futuro? Staremo a sentire.

A chiudere la prima serata sul palco di Via Cigna la cantautrice e polistrumentista australiana Tash Sultana, per la prima volta live con band, pronta a conquistare definitivamente gli astanti con la sua miscela sonora di soul, pop, funk ed elettronica.

Al termine, nell’adiacente ex Fabbrica Incet, va in scena la prima di due serate danzanti dedicate a due realtà del Centro e del Sud. L’etichetta romana Danza Tribale presenta i set di Adiel (dj resident al Goa e tenutaria dell’etichetta) e del duo TAMBURI NERI.

Sabato 27:

La seconda giornata si apre completando il trittico della scena del Windmill, storico pub di Brixton, di nuovo tornato sulla bocca di tanti per gli exploit di Black Midi (di scena al TOdays 2021), Black Country, New Road e Squid: sono di scena proprio questi ultimi, in data unica italiana come molti degli artisti del festival, che presentano il loro accattivante post punk e kraut che ha stregato la Warp Records e generato l’anno scorso l’ottimo Bright Green Field.

Successivamente, è la volta della cumbia psichedelica delle Los Bitchos, di base a Londra, ma provenienti da Uruguay, Svezia e Australia, che faranno ballare tutti sulle note dei brani di Let The Festivities Begin (un titolo, un programma), debutto uscito quest’anno con la produzione di Alex Kapranos dei Franz Ferdinand.

Cambio di scenario radicale per il terzo set: dalla Bielorussia arriva la coldwave dei Molchat Doma, che negli ultimi due anni, pur con i limiti ai live imposti inevitabilmente dalla pandemia, son divenuti un piccolo culto tra gli appassionati a seguito della pubblicazione dell’album Monument nel novembre 2020 per la benemerita etichetta Sacred Bones Records.

In chiusura FKJ, che sta per French Kiwi Juice, moniker del francese Vincent Fenton, eclettico polistrumentista autodidatta francese, forte di grande fanbase sul web e in grado di mettere assieme di tutto un po’, tra nu jazz, elettrnica, french house e chi più ne ha più ne metta.

Sempre danzando, se vorrete spostarvi nuovamente all’Incet, sarà di scena l’etichetta napoletana Periodica con i set di Mystic Jungle e Whodamanny.

Domenica 28:

Il gran finale di festival si apre con i mitici scozzesi Arab Strap, tornati in splendida forma nel 2021 con As Days Get Dark, dopo ben 16 anni. Dopo lo shoegaze degli americani DIIV e l’indie post-punk dei britannici Yard Act, che sciorineranno i brani del riuscito esordio The Overload, si torna idealmente in Scozia per la gran celebrazione finale: i Primal Scream, con circa un annetto di ritardo, festeggiano i 30 anni di Screamadelica. A buon intenditor, poche altre parole.

E adesso, vogliate gradire questa gustosa playlist Spotify creata da Radio Sherwood per l’occasione.

  1. Geese - Fantasies/Survival;
  2. Hurray For The Riff Raff - Rhododendron;
  3. Black Country, New Road - Chaos Space Marine;
  4. Tash Sultana - Crop Circles;
  5. Adiel - Musicofilia;
  6. Tamburi Neri - Ricordi;
  7. Squid - Pamphlets;
  8. Los Bitchos - Good To Go;
  9. Molchat Doma - Ne Smeshno;
  10. FKJ - Different Masks For Different Days;
  11. Mystic Jungle - Get Down On It;
  12. Whodamanny - Future Talk;
  13. Arab Strap - Here Comes Comus!;
  14. DIIV - Doused;
  15. Yard Act - The Overload;
  16. Primal Scream - Loaded.

 
 

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