Sherwood Festival 2022: Day 29

Sherwood Goes Hardcore #6 #Sherwood22 - Live Report

Higher Power, Discomostro, 3ND7R e Golpe per la serata di Sherwood dedicata all'hardcore punk

14 Luglio 2022

Il tredici di luglio, quando ormai siamo alle battute finali, arrivati al ventinovesimo giorno di Festival, è il momento tanto atteso per gli appassionati del punk: l'ormai consueto appuntamento con Sherwood Goes Hardcore, la giornata dedicata al hc, ormai alla sua sesta edizione.

Sono quattro le band a calcare il second stage ed a rappresentare quattro diverse sfumature del genere. Si va dal old school dei Golpe, il progetto one-man band di Tadzio Pederzolli, al metalcore anni '90 in stile Sepultura di Chaos A.D. dei padovani 3ND7R (da leggersi Trendsetter), fino al hardcore punk intimo e nichilista dei Discomostro, per chiudere, infine, con gli Higher Power, da Leeds, Regno Unito, che hanno proposto il loro mix di sonorità hardcore, grunge, rock e finanche nu-metal.

A scaldare l'atmosfera ci pensa Tadzio Pederzolli, in arte Golpe, che porta sul palco di Sherwood il suo disco, La Colpa È Solo Tua, pubblicato nell'aprile 2021. Nel disco è lo stesso Tadzio a suonare tutti gli strumenti, mentre in live si fa accompagnare da tre elementi, dedicandosi unicamente alla voce. Lo stile è pienamente nell'anarco-hardcore punk di matrice anni '80, grezzo e in your face. Peccato per i numerosi problemi tecnici che hanno funestato la mezz'ora di esibizione ma nonostante ciò la band si è dimostrata combattiva ed in grado di superare gli ostacoli proponendo molte delle canzoni componenti il disco: dalla title-track, Non Avrai Altro Dio, Sei La Tua Prigione tra le altre. Non c'è neanche bisogno di dirlo, già dai primi accordi di chitarra c'è chi dà inizio alle danze: i moshpit sono scatenati e saranno ovviamente costanti fino all'ultima nota dell'ultima band.

Come il disco, così anche l'esibizione della band è accompagnata da un deciso messaggio individual-politico: «la colpa è solo tua». Secondo l'artista siamo noi stessi ad avere la possibilità di scegliere, noi, che di fronte ai problemi (ambientali, sociali) abbiamo il potere ed il dovere di agire, di non rimanere semplicemente mani in mano a lamentarsi, ma di prendere questa rabbia e spendersi attivamente per cambiare le storture del mondo.

Nonostante i mille problemi, il concerto si rivela essere alla vecchia maniera, legato alle radici del genere. Tale ritorno alle origini è grandiosamente condiviso dal pubblico di Sherwood, che segue Tadzio anche durante l'intervista che ha concesso ai microfoni di Radio Sherwood riscuotendo più di qualche applauso.

Seguono sul palco i padovani 3ND7R, cambiando così radicalmente le sonorità: dall'hardcore anni '80 si fa un salto in avanti di un decennio abbondante, e si approda al metal di metà-fine anni '90, con più di un chiaro debito ai già menzionati Sepultura di Max Cavalera.

La band ha da poco pubblicato Solid In A Melting World, nuovo EP disponibile sui principali canali di streaming a partire dal primo luglio. Possiamo dire una band misteriosa, vista la difficoltà a reperire informazioni su di essi, in assenza dei consueti canali social, come pure l'iniziale incomprensione che circonda il loro nome.

I cinque aprono il set con le prime tre canzoni dell'ultimo disco: Unfollow, Stealth e Telluric. La risposta del pubblico non si fa attendere ed il fronte palco è già fitto, volano telefoni cellulari e scarpe, e gli stage-diving si sprecano.

C'è tempo anche per un passaggio attraverso i precedenti lavori, con EurostepFantàsia, rispettivamente dal precedente EP promo 2021 (la cui copertina solleva più di una perplessità, andatevela a cercare e capirete) e dal Demo del 2018. 

Due band su quattro andate, ma il pubblico non è di certo stanco: salgono sul palco i milanesi Discomostro, ormai una vecchia conoscenza di Sherwood Webzine.

Nichilismo, alcol e sigarette, questa la ricetta della serata: «Ciao! Io sono Carlo e non ho vinto mai niente!» è l'usuale apertura di tutti i concerti della band, compreso quello di stasera, con il pezzo Ciao, da Mostroscopia (2018).

I nostri mostri stanno portando in tour il loro ultimo disco, Mostropatia, uscito a gennaio 2022, conclusione della trilogia iniziata nel 2016 con Mostrofonia. La scaletta tuttavia non si concentra unicamente sull'ultimo disco, ma spazia liberamente tra tutta la discografia della band: Stuzzicadenti e Troppo sono intervallate da Fieno e Mostro e così via fino alla consueta conclusione di Funerale. 

A questo punto della serata c'è ormai il delirio davanti al palco, con gente arrampicata un po' ovunque e Carlame a cantare in mezzo al pubblico. Di certo, alimenta il delirio la pura attitudine punk della band: dagli intermezzi nonsenseBenvenuti alla lezione di acquagym») alle svariate birre che circolano sopra e sotto il palco.

Impossibile rimanere fermi e indifferenti, gettarsi nel pogo è d'obbligo, anche a rischio di prendersi qualche scarpata in faccia (per diretta esperienza di chi scrive, ndr.). 

Chiude la serata l'unica band inglese tra le quattro, quella che Metal Hammer definisce come «the band redefining hardcore for a new generation»: gli Higher Power partono dal second stage di Sherwood per il loro mini-tour italiano, che li porterà anche a Milano, Roma e Bologna. 

Il sound, come detto, è ancora diverso rispetto alle tre band che li hanno anticipati sul palco. Siamo partiti dall'old-school, siamo passati al metal anni '90, approdando al hardcore moderno per concludere con questo mix di metalcore, hardcore, grunge e chissà cos'altro. D'altronde, loro stessi affermano di non suonare hardcore, pur provenendo da questo sottobosco.

Gran parte della scaletta della serata girerà attorno all'ultimo disco, pubblicato dalla band proprio agli inizi della pandemia, a gennaio 2020, 27 Miles Underwater.

Da quest'ultimo disco sono infatti tratte Low Season, Staring At The Sun, Passenger con l'inclusione poi dell'ultimo singolo, Fall From Grace, pubblicato a fine 2021 e ben accolto dal pubblico di Sherwood.

«For the freaks by the freaks» è infatti con questo motto che si presentano gli Higher Power. La risposta dei freaks è certamente delle migliori, e se questo è l'inizio del tour italiano della band siamo certi che i nostri torneanno a casa già con la voglia di ritornare da queste parti.

 
 

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