Pupi contro tutti

Incontro con Pupi Avati e Neri Marcorè

6 Novembre 2011

Neri Marcorè sta a Pupi Avati come un angolo acuto di 33° sta ad un angolo giro di 360°. Una proporzione trigonometrica per dirvi che mentre il "Pupone" ha girato ben 39 film nella sua carriera, Neri Marcorè ha preso parte solo a 3 di questi.

Eppure a legarli non sembra che ci sia solo questo minimo comune denominatore (perdonate le metafore matematiche, ma oggi va così), la loro unione, la loro empatia, sembrano dettate da una stima reciproca profonda, un grande rispetto per i ruoli, un rapporto che sembra quasi padre - figlio. Se il loro rapporto lo traducissimo in un algoritmo il risultato sarebbe.....scherzo, basta matematica. Qui è il cinema che ci interessa!

Davanti ad un pubblico composto e silenzioso, sono soprattutto i racconti, gli anedotti di Pupi Avati a dominare la scena e a strappare sorrisi. Ci racconta del suo primo incontro con Neri. Cercava un ragazzo timido, in parte imbranato, adatto al ruolo del protagonista di Il cuore altrove. Aveva incontrato attori comici, e poi quelli drammatici, nessuno che lo convincesse. Un pomeriggio il fratello chiama Pupi invitandolo a sintonizzarsi su Rai3. E lì scopre Neri Marcorè, un conduttore sulla difensiva, timido, terrorizzato dalla telecamera, in una parola....imbranato!

L'elemento attore ha un ruolo importante in ogni suo film. Al regista piacciono gli outsiders, quelli sui cui fare scommesse (vedi Abatantuono che con il film Regalo di Natale farà un salto attoriale di qualità), non bisogna impigrirsi sulla ricerca del cast. L'attore è verità, è colui che dà vita e carne alle battute della sceneggiatura. Quando ebbe la fortuna di assistere il maestro De Sica come aiuto alla regia per un film su Rodolfo Valentino, imparò un'importante lezione di vita e di professione. Pupi chiese a Vittorio "Maestro, ma come ci riesce ad ottenere così tanto dai i suoi attori?". "Affetto, lei deve amare i suoi attori".

"Se il cinema si mette a raccontare il reale compie un'operazione rinunciataria. Il cinema può permettersi di dire bugie e per questo è un mezzo straordinario". Per il regista un film sta tutto nel suo finale, in quel momento nel quale partono i titoli di coda, si accendono le luci e puoi intravedere i volti degli spettatori. Solo quando ti accorgi che quei volti si porteranno a casa qualcosa, un'emozione, un sorriso, un dubbio, una lacrima....allora hai fatto veramente CINEMA!

Vi lascio con il decalogo di questa prima edizione del SecondoMè Fest. Leggetelo e fatene cattivo uso.

1. Ama il cinema come te stesso
2. Il cinema non si consuma
3. Non avrai altro critico al di fuori di te
4. La cinefilia accidiosa non è curabile
5. Ruba dai film quello che vuoi
6. Parla prima e dopo le proiezioni
7. Desidera tutti i divi dello schermo
8. Puoi sempre incolpare il maggiordomo
9. Rispetta la poltrona
10. Ricorda che il cinema ti cambia, ma non è detto che ti migliori

 
 

Links utili:
www.secondomefest.com

 
 
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