About Blank: un album nato in un notebook arancione

Chi ha detto che certa musica si fa solo all’estero?

É questo l'interrogativo con la quale si apre il comunicato stampa di presentazione dell'album d'esordio, omonimo, di About Blank, al secolo Gabriele Dalena, pugliese adottato a Milano, che ha deciso di avventurarsi su territori battuti da artisti di un certo calibro, per citarne alcuni Bon Iver (Greceless) ma anche Elliott Smith (Chosen ne è la prova ma anche Homesickness), realizzando, in tal modo, una serie di canzoni spassionate, dal cipiglio melanconico, ma decise, nette, che sanno esprimere ben più di quel che si narra nella forma-canzone.

   “Queste canzoni nascono come auto-terapia per cercare di sciogliere nodi, esprimere emozioni, sensazioni che il corpo aveva bisogno di tirar fuori. Il notebook arancione sul quale scrivevo i testi era un’estensione della mia anima, e oggi è diventato un album.”

L'album About Blank suona come un disco incastonato nelle rocce di un paesaggio austero, grigio, che ben potrebbe rappresentare la chiave di lettura per un 'dentro' personalissimo, che necessita di venir fuori giocando sull'eco di un maestoso vuoto. 

La voce di Gabriele ben si sposa su arpeggi di chitarra acustica in clean o su visioni più psych quasi ambient eleaborate con maestria in post-produzione digitale. Pezzi profondi, ben studiati e con arrangiamenti strumentali sognanti ed emozionali (Translucent). 

Il disco è stato prodotto dall'etichetta Beatiful Losers condotta egregiamente da Andrea Liuzza che da tre anni conduce sapientemente una ricerca di artisti nostrani vicini alla scena indie internazionale.

L’album non è stato preceduto da alcun singolo o videoclip, ma è accompagnato da una serie di lyric-video caricati su youtube. Tale scelta vuole riportare al centro dell'attenzione la musica sola, senza alcun ghirigoro sensazionale, fuori da qualsivoglia strategia promozionale, un segno, questo, che sicuramente permarrà (Will sign remain? - per citare il pezzo, bellissimo, Million Miles Away).