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Arcani Filosofici: Tarocchi come autoanalisi individuale e collettiva

6 Febbraio 2022

D Editore ci abitua da tempo a pubblicazioni coraggiose, provocatorie e rivoluzionarie: con Arcani Filosofici, andiamo ad esplorare un mondo nuovo per molti: quello relativo ai tarocchi.

In ambito scientifico vi è l’abitudine di pensare ai tarocchi come a strumenti per cialtroni, il cui unico scopo sia quello di truffare delle povere vittime con la pretesa di interpretare o prevedere il futuro. Quando si parla di Tarocchi si pensa subito a pendolini, zodiaco, truffatori e imbonitori da televisione. Ignorando quindi chi invece da anni vi conduce ricerca, praticando e usando con serietà questi strumenti.

Questo libro si propone quindi come un progetto di reinterpretazione dei tarocchi, offrendone un uso che non ha nulla a che vedere con la divinazione, quanto piuttosto con la libera interpretazione di sé e l’autoanalisi. Quindi l’interpretazione delle carte, dei simboli in esse contenuti e del commento alle carte come mezzo di riflessione, totalmente slegato da qualsiasi contenuto “magico”.

Quindi non tarocchi esoterici ma intuitivi: uno strumento di indagine e approfondimento che mira a più obiettivi: ad ottenere una maggiore consapevolezza di sé, ma anche alla risoluzione di conflitti o problemi.

L’Autore e L’Autrice

Arcani Filosofici è il frutto sincronico di due autori: Alessia Dulbecco, pedagogista, counsellor e formatrice specializzata nel contrasto alla violenza di genere e alla discriminazione in ottica intersezionale, collabora con numerosi centri antiviolenza e scrive su l'Indiscreto, il Tascabile e the Vision e Francesco D'Isa, filosofo e artista visivo espone a livello internazionale in gallerie e centri d'arte contemporanea, ha pubblicato saggi e romanzi per Effequ, Newton Compton, oltre a essere direttore editoriale de l'Indiscreto.

Sin dalla notte dei tempi, ogni disegnatore, almeno una volta nella vita, ha provato a ridisegnare quel “giocattolo meraviglioso” che sono i tarocchi, la storia di Arcani Filosofici nasce proprio così.

Un po’ di storia

L’affascinazione coi Tarocchi è una cosa abbastanza trasversale, poiché nasce dall’istinto umano di voler dare un senso ad ogni cosa, ma essi non risalgono a civiltà antiche come erroneamente si voleva far pensare nel passato. Le carte, infatti, nascono come gioco solo a partire dal Rinascimento, la loro divinazione è arrivata molto più tardi.

Solo nell’800 e nel 900, con una sorta di moda dell’occultismo (che nasce proprio quando si ha più fiducia nella scienza) avviene questo bilanciamento storico di voler dar senso ai Tarocchi come interpretazione del proprio futuro.

I Tarocchi di Arcani Filosofici

Gli autori hanno deciso di reinventare i Tarocchi sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista del significato, partendo dagli Arcani Maggiori.

Sono stati reinventati i singoli nomi delle carte, inoltre ogni carta presenta anche una didascalia volta alla comprensione della carta in sé. Tali scelte hanno fatto sì che ci si ponesse al di fuori di un filone tradizionale di rivisitazione (oggi il mercato né è saturo di tutti i tipi).

Anche lo scopo della rivisitazione esula da un contesto commerciale e di gadget. Con tale concept è possibile valutare il rimpiego in altri contesti, non utilizzandoli solo come singoli ma anche come strumento per facilitare la comunicazione all’interno di gruppi educativi o sessioni di counseling pedagogici.

Tarocchi e filosofia

La storia della filosofia si fonda su una ricerca di senso, un’interrogazione continua sul proprio ruolo nella vita. Tutti i filosofi hanno cercato di salvarsi la vita attraverso la filosofia.

I Tarocchi di Arcani Filosofici si soffermano su carte che rappresentano problemi filosofici sin dalla notte dei tempi: la morte in primis. A questi se ne aggiungono altri: conoscenza, ego, suicidio.

Ogni carta è legata ad un concetto enorme, tipo nel caso della Giustizia o del Giudizio: carte con un disegno strano per la quale le persone sono costrette ad interrogarsi, ad affibbiarle un senso logico tra la miriade di interpretazioni, non a caso è oggettivo che ogni carta ha la possibilità di aprire una serie di mondi all’interno di moltissime letture diverse.

L’Aspetto Grafico dei Tarocchi

Francesco D’Isa ha anche curato l’aspetto grafico delle carte che accompagnano il libro. La comune conoscenza che si ha delle carte dei tarocchi è quella di carte rappresentanti immagini figurative allegoriche, che sia il caso di un uomo appeso, della morte e così via. Il manuale di Arcani filosofici è ovviamente accompagnato da un mazzo di carte, esse però non presentano le tipiche immagini figurative, ma in ottica minimalista sono costituite di sole quattro semplici forme (triangolo, croce, cerchio e quadrato) e sei colori (bianco, nero, giallo, blu, rosso e viola).

Il significato lo si rinviene in un’ottica oppositiva: il Tarocco tradizionale ha sempre funzionato per eccesso, giocando sui ghirigori e sulle tante informazioni che si intendono dare attraverso un’immagine. Nel caso di Arcani Filosofici si è invece lavorato per sottrazione, ispirandosi alle opere del designer Bruno Munari, prendendo in prestito delle forme che potremmo definire primitive, invitando alla costruzione del senso, una sorta di test di Rorscharch.

Tarocchi ed Esercizi Quotidiani di Autoanalisi

I Tarocchi possono facilitare il rapporto al dialogo all’interno di gruppi, evitando la polarizzazione e facilitando la fuoriuscita di parole e di condivisioni. La differenza con gli altri mazzi è evidente: in questo caso, l’assenza della sovrabbondanza grafica favorisce la possibilità di riflessione condivisa.

L’obiettivo dei vari metodi spiegati nel manuale sono tutti ovviamente indicativi. Ma una cosa è chiara: i Tarocchi non devono essere usati soltanto in momenti di crisi, ma anche come un momento di esercizio quotidiano, di autoanalisi, utilizzando un intervallo di tempo da dedicare a se stessi.

L’uso delle carte non sostituiscono gli strumenti terapeutici molto più ampi e complicati, anche se, non si può dire di no, a prescindere, all’utilizzo di tale mezzo.

 
 

D Editore

 
 

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