Dark Entries

È sensato continuare a fare una trasmissione radio assediati, come siamo, da milioni di stimoli sonori che entrano nel nostro cervello attraverso la rete?
Nonostante questa domanda che mi assilla, per me negli ultimi anni fare radio  ha significato restituire senso, corporeità, energia emozionale a suoni dispersi dal processo di astrazione digitale. È stato riattivazione di quel piacere della ricerca che il fluire digitale sembra aver sterilizzato, svuotato, distrutto. È stato condividere scie sonore con altri naufraghi alla ricerca di nuove terre nel tempestoso rumore bianco.
Sembra però che la digitalizzazione abbia continuato imperterrita a succhiare via le energie sensibili dalla società e dalla vita culturale attraverso questo insostenibile stress attentivo.
Quest'anno sono un po' più inquieto del solito perché ultimamente, pur seguendo consigli fidati, mi capita sempre più spesso di ascoltare suoni facoltativi, a volte solo potenzialmente interessanti, quasi mai davvero imprescindibili.
Naturalmente per il mio sentire attuale, spesso non coincidente con le valutazioni di altri.
Sto forse diventando un vecchio nostalgico?
La tentazione di cercare il piacere dell’ascolto approdando nell’ isola della nostalgia è forte ma tristemente consolatoria.
Insomma il desiderio di ricerca sonora è ancora vivo ma raramente sfocia nel piacere dell’ascolto. Ecco allora che quel desiderio diventa tormento.
Che fare? Meglio la tristezza o il tormento?
Chi come il sottoscritto ha una formazione “dark” sa che la tristezza e il tormento sono stati sempre istigatori di capolavori per i musicisti ed i poeti e di malinconico piacere per gli ascoltatori ed i lettori.
Continuerò quindi, come sempre, a seguire le “voci oscure” che richiamano la mia attenzione anche in questa nuova stagione che sta per iniziare. Dark Entries again, again, and again…

Diserzioni ritorna lunedì 11 ottobre alle 22 su Radio Sherwood.