Libri, teatro, musica e cinema

- 25 aprile 2021 -

Suggestioni culturali a cura di Radio Sherwood

25 Aprile 2021
 - Redazione

Celebrare il 25 aprile è un dovere come comunità che si riconosce nel senso storico della Resistenza.

Come redazione di Radio Sherwood abbiamo deciso di proporvi una serie di suggestioni culturali per fare di questo giorno un momento che vada oltre la ricorrenza annuale, e duri molto di più.

Perché il 25 aprile con i suoi valori antifascisti è ogni giorno.



Iniziamo allora da una selezione di libri. Abbiamo deciso di selezionare opere artistiche sicuramente importanti, non tra quelle però sempre citate nel contesto del 25 Aprile, che sono:

Pugnali neri. Aenigma il Saltimbanco che beffò il fascismo, di Raul Pantaleo, Marta Gerardi e Mario Spallino e pubblicato da Becco Giallo: un fumetto da non perdere. 

• Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo, di F. Filippi edito da Bollati Boringhieri: per sfatare false credenze.

Per gli ultra classici vi ricordiamo invece questi quattro titoli:

• Il conformista di A. Moravia edito da Bompiani;

 Marcia su Roma e Dintorni di E. Lussu edito da Einaudi;

• Senza Tregua - La guerra dei GAP di G. Pesce edito da Feltrinelli;

• Lessico famigliare di Natalie Ginzburg pubblicato con Einaudi.


Per il mondo del teatro vi consigliamo vivamente:

 Radio Clandestina di Ascanio Celestini, pubblicato nel 2020 da Einaudi. Per conoscere la storia dell’eccidio delle fosse Ardeatine raccontata dal punto di vista del “mondo di sotto”.

 Razza Partigiana di Wu Ming (come vocalista Wu Ming 2), due membri dei Massimo Volume (i chitarristi Egle Sommacal e Stefano Pilia) e due membri dei Settlefish.


Consigli musicali a tema:

• Milva Bella Ciao (Versione delle Mondine). Il primo consiglio musicale non poteva che essere un omaggio alla grande pasionaria Milva, sfortunatamente scomparsa proprio venerdì. La sua è fra le più famose interpretazioni di Bella Ciao, nella versione delle Mondine (da molti definita originale e precedente alla versione a tutti noti), il “Bella Ciao”, non a caso, sarebbe rivolto alla gioventù e alla bellezza che sfugge mentre si è ricurve a lavorar, aggiogate dal padrone munito di bastone.


• Grup Yorum - Çav Bella, i Grup Yorum SONO (e non erano) un gruppo musicale nato a metà degli anni 80. Il loro attivismo politico li ha sempre contraddistinti, tant’è che i testi furono ritenuti ‘pericolosi’ e di ‘matrice terrorista’ dal governo irrazionale di Erdogan, in piena forma perseguitrice.
A seguito dello stop dei loro concerti prima, e al vero e proprio incarceramento dei componenti dopo, il gruppo ha messo in piedi uno sciopero della fame che ha raggiunto gli oltre 300 giorni, determinandone finanche la morte. Partigiani dell’oggi, vivi e vegeti nei testi e nelle melodie per sempre.


• Ivano Fossati - Il passaggio dei partigiani, che nelle prime incisioni musicali propose la paura di veder salire sulle montagne i camion fascisti e tedeschi per un rastrellamento.

“Signor comandante della pattuglia
Ma non le pare di sentire
Dal fondo dei faggi alla collina
Come qualcosa che si avvicina”.

Un classico targato 1986 da riscoprire e riascoltare.


• CSI – Guardali negli occhi, voltagabbana o meno, è utile tenersi stretti alcuni pezzi facenti parti della storia della musica italiana alternativa. Il pezzo proviene dall’album materiale resistente 1945-1995 una raccolta di brani di vari artisti italiani, pubblicato nell'aprile 1995, in occasione del cinquantesimo anniversario della liberazione d'Italia dal fascismo.


• Sixteen Horsepower w/ Bertrand Cantat - The Partisan, è uns canzone sulla resistenza francese nella seconda guerra mondiale scritta nel 1943 a Londra da Emmanuel d'Astier de la Vigerie, mentre la musica di Anna Marly. Il testo in inglese (ben noto per Leonard Cohen) è stato scritto da Hy Zaret.

The frontiers are my prisons”, una frase che ad oggi ha tutt’altro senso.


• Enzo Jannacci - Ma mi – è una canzone scritta da Giorgio Strehler e musicata da Fiorenzo Carpi reincisa da Enzo Jannacci nel 1964 nel 33 giri La Milano di Enzo Jannacci. Il testo, che pare autobiografico, narra in dialetto milanese l’esperienza di un partigiano catturato ed imprigionato a San Vittore che non tradisce i suoi compagni anche dopo immani torture.


• Compagnia DaltrocantoTammorriata della Valle Offesa, ad una settimana dall’ultima mattanza accaduta in Valsusa che ha causato il grave ferimento della compagna no Tav Giovanna, è utile ricordare una fra le lotte di resistenza più rilevanti della nostra nazione. Il pezzo della Compagnia Daltrocanto è coadiuvato dal videoclip dedicato proprio alla lotta partigiana.



Consigli cinematografici a tema:

Paisà - Roberto Rossellini - 1946. Il maestro del neorealismo realizza un viaggio, di sei capitoli, che racconta la seconda guerra mondiale, all'indomani della sua fine, utilizzando strumenti tecnici di low budget e attori provenienti dalla strada, mantenendo però uno sguardo profondamente umano e una vena creativa all'insegna della libertà. Nota curiosa, fu il primo film di produzione italiana con dialoghi in lingua inglese e tedesca che nella pellicola vennero sottotitolati.

Achtung, banditi! - Carlo Lizzani - 1951. Utilizzato anche a fine didattici, è un film di rivolta che supera l'approccio neorealista a favore di uno più popolare, caratteristica importante per questo lavoro di ampio respiro corale, in cui l'individuo si mette da parte per far spazio alla collettività e dove si possono ritrovare più generi cinematografici con un unico denominatore comune: un moto rivoluzionario centrifugo che travolge.

Terra e libertà - Ken Loach - 1995. Scelta azzardata ma prendendo più ampiamente il concetto di resistenza e di lotta, mi piaceva l'idea di consigliare anche un film non strettamente incentrato sulla storia italiana. Firmato dal linguaggio anti-retorico e critico del maestro del realismo, Ken Loach, questo film è politico sì ma anche tanto "cuore e pulsione rivoluzionaria" insomma, è tante cose: c'è la vicenda storica ovvero la guerra civile spagnola, c'è il coraggio degli uomini e delle donne che hanno combattuto per gli ideali di libertà, c'è La nascita di un antifascismo militante su scala europea e mondiale, c'è un racconto che narra un passaggio importante della storia moderna senza fare apologia ma affidando il filtro personalissimo della narrazione al protagonista.

Una questione privata - Fratelli Taviani - 2017 il film più recente dei fratelli Taviani esperti conoscitori del tema bellico e della lotta partigiana. Un film più "teatrale" che porta una nuova prospettiva, più attuale e idealistica, che supera l'aver "toccato" un testo sacro come quello di Fenoglio. La tragedia bellica fa da contorno, non è minuziosamente raccontata come ci avevano abituati in altre opere ma è la fotografia di una questione che invece è più personale, umana. Il punto di vista esistenziale prende il posto dell'ideologico per far spazio all'io, intimo, perso e straziato, comodamente servito da un Marinelli alienato.


Buon 25 aprile a tutte e a tutti

 
 
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