Little Boy Lost: intervistiamo la band alla scoperta del nuovo video

La nuova clip per la canzone "Let It All Out"

11 Aprile 2021

Qualche settimana fa vi avevamo presentato il nuovo video dei Little Boy Lost, per il singolo Let It All Out, estratto dall’ultimo album JAUNT. Li abbiamo ricontattati per intervistarli e approfondire così la nascita del progetto visivo e unirla a qualche anticipazione sul nuovo album.

Vi lascio di seguito il video e a fine intervista l’album da ascoltare. La produzione della band padovana è un rock potente, fatto di tinte cupe dove però la ricerca della luce non manca. Una musica per esorcizzare quel che pesa e trovare nuova forza per andare avanti.

1) Come è nata l’idea di fare un video per il singolo “Let It All Out” e la collaborazione con la regista Angela Wotsu? Ci raccontate la scelta del formato animato e la sinossi della storia del video?

L'idea alla base del video è scaturita dalla nostra grande passione per i film anni 80 e 90, film tipo Terminator, Alien, Titanic, l'Armata delle Tenebre, Armageddon, o anche Psycho di Hitchcock, volendo andare un po'più indietro nel tempo. In generale sono tutti film dove il protagonista muore o si sacrifica. Film di grande impatto quindi. Il tema della canzone è quello di un viaggio nello spazio, durante il quale il protagonista si perde, pensa di essere andato troppo oltre e di non riuscire più a trovare la via di casa. Una tematica un po'classica per noi Little Boy Lost, ma con questo video abbiamo però proprio voluto rendere l'idea su come qualcosa di apparentemente irreparabile...a volte lo sia veramente, per quanto ci si sforzi di sistemare le cose. In altre canzoni trattiamo anche tematiche come la speranza, tipo Total Lazslo (terzo singolo tratto da JAUNT), ma in questa proprio no.

Volendo fare qualcosa di diverso dal solito, il cartone animato ci sembrava un'ottima idea. Basandoci poi sul testo di questa canzone è nata l'idea di sviluppare la storia su un viaggio spaziale che finisce male.

2) State lavorando al prossimo disco? Se si potete darci qualche anticipazione

Si, stiamo componendo nuovi brani in sala prove, nei rari momenti in cui possiamo trovarci, a causa delle restrizioni. Altrimenti lavoriamo su alcuni brani sperimentali a computer, roba molto diversa da ciò che facciamo di solito, può essere che qualcuna di queste tracce finisca sul prossimo disco. A noi piace tanto provare e jammare, è sempre stato questo il nostro modus operandi, la pandemia ha influenzato anche questo aspetto della nostra musica. Non parliamo poi dei live che ci mancano da morire. Roba da impazzire.

3) in un periodo di stallo totale dei live per una band indipendente come voi come è cambiata la promozione della propria musica? secondo voi ha fatto emergere in tal senso problemi che già vi erano sotto sotto?

Secondo noi questa esperienza ha fatto risaltare alcuni aspetti che già si potevano intuire anche un po'prima, tipo l'importanza dei social per diffondere al più possibile la propria musica, ma se c'erano dei problemi già allora, diciamo che la pandemia non si è solo limitata a risolverli, ha rimosso completamente alla radice il concetto di musica live, con annessi pregi e difetti. Non si può solo dire che li ha amplificati o esasperati, no, sarebbe riduttivo. La musica live è sospesa indeterminatamente. Al massimo puoi fare dello streaming live da casa ma... è davvero questo il futuro che vogliamo?

Stiamo valutando, oltre alle scelte musicali, anche il tipo di promozione adottare, dato che le esperienze di collaborazione precedenti non sono state poi così profittevoli.

 
 

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I Little Boy fanno parte del Brutto Collettivo, uscito di recente col documentario sulla scena del nord del Veneto "Underground Mania" - vedi a lato.

 
 
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