Riot for dinner #5 - Fragole rosse

Scorie nucleari, razzismo, scarto alimentare

20 Gennaio 2021

Se siete cresciuti tra gli anni ’80 e gli anni ’90 non avrete passato estate senza gli “spaghetti gelato”. Riccioli di gelato alla vaniglia ricoperti da una riduzione di fragole.

Ed è proprio di queste ultime che parleremo nella quinta puntata di Riot for dinner- Revolutionary meal. Eh, sì perché queste dolcissime, profumate e versatili fragole sono un vero riot food. Colore acceso, lentiggini di semini, pianta madre quasi tentacolare grazie alle sue diramazioni: questo falso frutto che annuncia la primavera è anche protagonista di scontri.

Nel 2003 in Lucania, la zona di Scanzano si anima di proteste civili sotto questa rossa prelibatezza. Qui, l’allora governo Berlusconi voleva ubicare le scorie nucleari di terza categoria. Partì una mobilitazione di 15 giorni che passò sui giornali come “Fragole e uranio”, contrapponendo l’eccellenza agricola al rischio del nucleare. Tema quello delle scorie nucleari quanto mai attuale, da quando pochi giorni orsono Sorgi ha pubblicato i nuovi siti attenzionabili per smaltire le nuove scorie prodotte dal nucleare italiano.

Rimanendo nel Mediterraneo, andiamo in Grecia. Ad aprile 2013 è partito il boicottaggio delle fragole del Peloponneso, anche tramite la campagna social con l’hashtag Twitter #bloodstrawberries, per protestare contro il razzismo e le violenze a seguito della vicenda che ha visto coinvolti 200 operai immigrati impiegati nella raccolta. Alla loro richiesta per avere gli arretrati del salario è stato risposto dai vigilanti dell’azienda sparandogli. Sono stati 28 i feriti.

Ci si deve spostare di continente e di anni per parlare dello “Strawberry statement” invece. Con questa definizione si racchiudono le dichiarazioni dell’allora vicedirettore della Columbia University a fine anni ’60. Tra le varie affermò: "Student or faculty opinion should not in itself have any influence on the formation of administrative policy" e anche "A university is definitely not a democratic institution". Le sue affermazioni in un clima studentesco acceso e in un momento di forte critica all’impiego americano in Vietnam, portarono ad alimentare le proteste studentesche. Non è un caso che a dipingere quegli anni sia un romanzo caposaldo della controcultura americana tradotto in italiano da SUR con il titolo “Fragole e Sangue - Diario di uno studente rivoluzionario” di J.Simon Kunen.

Di ben differente natura, ma al passo con i tempi, sono le recenti proteste norvegesi per la mancata raccolta delle fragole più piccole e del loro conseguente scarto. Uno spreco alimentare che ad ottobre scorso, dopo una foto girata sui social che immortala un cassone stracolmo di piccole fragoline gettato via, ha alimentato una riflessione sugli standard di raccolta del cibo.

Questo piccolo non-frutto, insomma, ha molte cose da raccontarci.

Per una serata a tema:

Musica: The Beatles - Strawberry Fields Forever: come non citare la canzone lisergica del più grande gruppo pop della storia? Allo stesso modo il momento di mangiare fragole ha sempre una connotazione legata al piacere, un momento speciale, unico, particolare che a suo modo porta altrove con la testa. Dunque viene naturale abbinarci questa canzone a ripetizione, come fragola su fragola mangiata;

Cinema: Lasse Hallström - Chocolat: un film che sarebbe stato normale ma banale abbinare al cioccolato puro e semplice, invece viene a mente l'abbinamento fragole e cioccolato e tutto quello che a livello di immaginario vi gira attorno. Come non prepararsi un qualcosa del genere e guardarsi questa pellicola, una sera?

Libri: J.Simon Kunen - Fragole e Sangue - Diario di uno studente rivoluzionario.

Per il nostro menù Webzine delivery service:

Antipasto: fragole, grana e aceto balsamico. Grande classico dei primi anni 2000;

Primo: risotto di fragole;

Secondo: lonza e fragole;

Dessert: spaghetti gelato ovviamente!

Buona cena!

 
 
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