Sherwood Spicy Interview

presenta In June

16 Gennaio 2021

Le interviste sono una risorsa per tutti. Permettono di entrare in contatto con la storia degli artisti, con i loro sentimenti anche con la loro maschera, perché no. Non tutte le risposte sono sincere, non tutte sono fake. Raccontano storie, aneddoti, successi, sogni e difficoltà. A volte sono un pò noiose altre accattivanti. La Sherwood Spicy Interview racconterà come una qualsiasi intervista e sul finale alzerà bonariamente il livello di piccantezza, un’intervista dopo l’altra.

Partiamo con gli In June, fortunati perchè primi di questa serie, power trio che combina il rock alternativo inglese con atmosfere nordeuropee piene di riverbero e profondità downtempo.

Livello HOT: Jalapeño

1) Raccontatemi chi siete e come vi siete conosciuti, il nome “in June” si riferisce ad un momento particolarmente importante per la vostra band?

Si decisamente! Il nome In June è collegato strettamente all'inizio ufficiale del nostro progetto, come un qualcosa di definito e avviato. Noi infatti suonavamo insieme già da tempo prima di presentarci al pubblico come In June quindi rappresenta proprio il nostro inizio e allo stesso tempo un'evoluzione. Giugno è il mese in cui abbiamo suonato per la prima volta in veste di trio quindi è il simbolo della nostra nascita.

2) Il vostro sound mi ricorda molto il pop anni 2000, con contaminazioni più moderne, soprattutto quando vi dedicate a live set. In quel caso sento molto sonorità provenienti dall’indie internazionale… siete d’accordo? Quali sono i vostri ascolti?

Sicuramente l'indie internazionale è la nostra fonte maggiore di ispirazione. Siamo molto legati anche all'alternative e al rock, ma come hai detto tu molto correttamente, siamo finiti per inserire nei nostri live set sonorità moderne ed elettroniche. I nostri ascolti sono i più disparati ma diciamo che i punti saldi di riferimento sono Placebo, Daughter, Lorde e Phoebe Bridgers, senza mai abbandonare il nostro amore per i 2000! 

3) Parlatemi del vostro processo creativo quando scrivete una canzone nuova: come nasce la vostra musica? Quali sono le tematiche che vi affascinano maggiormente o le emozioni dalle quali attingente per ispiravi ?

La nostra musica nasce da ognuno di noi. Infatti ogni pezzo ha la sua storia. Tutti e tre ci cimentiamo nella scrittura, mentre per quanto riguarda i testi possiamo dire che molto spesso sono paure e dolori messi in musica per essere esorcizzati, disagi interiori, turbe mentali: tutto ciò che provoca emozione forte diventa ispirazione. Alcuni sono anche dichiarazioni di amore o di affetto in generale.

4) Cosa è successo da quando avete fatto uscire Home? Come avete gestito la promozione della vostra musica con questa pandemia che forse non è stata molto d’aiuto per i musicisti indipendenti?

La pandemia ci ha ovviamente scossi, soprattutto perché ci ha impedito di iniziare a portare i nostri singoli sul palco. Ma nonostante ciò, stiamo portando avanti un lavoro in studio molto intenso, che questa situazione non influenza più di tanto. Due dei nostri tre singoli sono usciti durante il periodo del lockdown, la promozione quindi è stata particolare ma dobbiamo ammettere che la tecnologia ci ha aiutati tantissimo, e abbiamo trovato un riscontro caloroso da parte di chi, bloccato a casa, trovava conforto nella musica. Ovviamente il nostro augurio per questo nuovo anno è poter tornare a fare live!

5) Cosa pensate del panorama indie italiano: c’è quale artista o ambiente musicale a cui vi riferite o siete più legati?

Il panorama indie italiano è molto interessante: siamo venuti a conoscenza di numerosi progetti simili al nostro, validissimi, che esplorano altri territori rispetto a ciò che ora è "mainstream". Siamo molto legati alla famiglia Beautiful Losers ma anche agli artisti scelti da Pop Up Live Sessions per i loro video. Ovviamente abbiamo molti amici a cui siamo legatissimi nell'ambiente emergente, come i Pain is a dress, Elanor, Avellis.. 

6) Quali sono i vostri progetti per il futuro: state lavorando ad un disco?

Per ora stiamo lavorando a molte canzoni nuove, che rispecchiano il mood dei nostri ultimi live set. Ne abbiamo tante a cui siamo già affezionati. Al momento non parliamo ancora di disco ma sicuramente qualcosa di nuovo uscirà prestissimo!

7) Prima domanda un pò spicy: vi siete mai trovati in difficoltà alle prese con etichette o uffici stampa? Tutte belle esperienze?

Noi ci riteniamo molto fortunati: abbiamo mosso i nostri primissimi passi da soli ancora prima di essere In June, per poi essere accolti quasi subito da Pop Up Live Sessions che ci ha aiutati sotto tutti i punti di vista, come etichetta.Ovviamente prima di loro gli unici momenti di difficoltà sono stati trovarci davanti a persone a cui piacevamo ma che vedevano la nostra scelta di scrivere in inglese come un difetto e una mancanza. 

8) Seconda spicy question: c’è qualcosa a cui sareste disposti a rinunciare per il vostro futuro musicale?

Diciamo che di sacrifici ne facciamo già tantissimi per portare avanti questo nostro sogno. Qualcosa a cui possiamo rinunciare è sicuramente quella sicurezza e stabilità che magari troveremmo in qualche altro lavoro non legato alla musica, qualcosa che ti da più "certezze" nella vita. Ma è una scelta che abbiamo già fatto e che sicuramente perseguiremo finché ci sarà possibile. 

9) Avete la possibilità di salutare chi volete: un nome a testa! VIA!

Dan: io vorrei salutare Hayley Williams che è la mia più grande ispirazione come artista e cantante. 

Mara: a me piacerebbe salutare gli ascoltatori (e lettori) di radio sherwood! Vi invito ad ascoltare le nostre canzoni e mandarci feedback che ci fanno sempre tanto piacere!

Pierpaolo: io saluto il mio gatto Sirius, un mio grandissimo fan e sostenitore!

 
 

Articoli correlati

loading... loading...