Addio ad Andrea Zanzotto

18 Ottobre 2011

E' mancato oggi all'ospedale di Conegliano Andrea Zanzotto uno degli ultimi grandi poeti del '900 italiano.

Oltre a ricordarlo per il suo magistrale lavoro artistico nel campo delle lettere e della poesia, nelle nostre menti rimarrà per sempre impressa la passione di Zanzotto per l'ambiente e la natura.

In particolare il legame alla terra dove ha vissuto e studiato: il “suo” Veneto, libero dai pregiudizi e aperto a tutte le culture.

Lo ricordiamo così, riportandovi una sua poesia su Padova e la forza delle sue parole in una delle sue ultime interviste all'“Infedele”.

Dicevano, a Padova, "anch'io"
gli amici "l'ho conosciuto".
E c'era il romorio d'un'acqua sporca
prossima, e d'una sporca fabbrica:
stupende nel silenzio.
Perché era notte. "Anch'io
l'ho conosciuto".
Vitalmente ho pensato
a te che ora
non sei né soggetto né oggetto
né lingua usuale né gergo
né quiete né movimento
neppure il né che negava
e che per quanto s'affondino
gli occhi miei dentro la sua cruna
mai ti nega abbastanza

E così sia: ma io
credo con altrettanta
forza in tutto il mio nulla,
perciò non ti ho perduto
o, più ti perdo e più ti perdi,
più mi sei simile, più m'avvicini.

 
 

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  • A. Zanzotto
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