On the road: la libreria di Firenze che porta in viaggio anima, mente e cuore.

Intervista a Martina che ci racconta di questo spazio speciale all’ombra di Ponte Vecchio.

26 Ottobre 2020

Il sito da proprio la voglia di prendere lo zaino e i bagagli e partire. Che sia per compiere un vero viaggio o che sia un percorso letterario e d’immaginazione. Allo stesso tempo, lo spazio fisico della libreria sembra un piccolo, colorato e curato mondo. Quasi un fotogramma da film d’essay. Potrebbe sbucare fuori Amelié come lo stragatto in un attimo

Questa è in sintesi l’atmosfera di “On the road”, libreria situata a Firenze, in piazza Giorgini (via Vittorio Emanuele II) al civico 32 A/rosso.
Abbiamo chiacchierato con Martina che l’ha ideata, pensata, creata, curata e che ora ci racconta un bel po’ di cose.



Allora Martina, hai creato una libreria dedicata ai viaggi nel cuore di Firenze. Come è nata questa idea?

È nata dalla mia passione per la narrativa di viaggio e per il viaggio. Sono sempre stata una viaggiatrice, fisica e mentale. Amo immaginare spazi e luoghi differenti, conoscere diverse culture, leggere di popoli lontani. É proprio un modo di vivere, fa parte di me.


Cosa ti ha fatto appassionare alla letteratura di viaggio e declinazioni affini?

Fin da molto piccola mio babbo mi leggeva romanzi e storie di luoghi lontani e crescendo sono diventata una vorace lettrice, appassionata più che altro a romanzi e storie che mi facessero viaggiare nello spazio. Da lì la mia passione per la narrativa di viaggio che comunque declino in ogni genere letterario, non solo i diari di viaggio.

On the road Firenze  1

Che rapporto c'è tra la libreria e il quartiere?

La libreria è situata nella prima periferia di Firenze, in un quartiere che grazie anche alla tranvia sta rinascendo e si sta molto riqualificando. Ci sono università e molti zone verdi. Purtroppo non ci sono più, come quando aprii, eventi e manifestazioni di quartiere, ma il fattore umano è importantissimo e preponderante. Conosco le vite di tutti gli abitanti del quartiere e c'è una rete di solidarietà tra clienti e anche tra commercianti.

On the road, il nome della libreria, cita Kerouac. Il sito cita anche Steinbeck, Chatwin e proverbi africani.Ci racconti cosa possiamo trovare nella tua libreria?

L'ho chiamata On the road strizzando l'occhio a Kerouac, ma in realtà perché trovo che sia importante vivere sempre pronti a cambiare strada, a sorprendersi, a rimettersi in discussione. A cambiare programma: nei viaggi come nella vita. Per quello “on the road”, per essere sempre pronti a rimettersi in gioco e cambiare strada. All'interno si può trovare ogni cosa legata al viaggio, non solo libri ma anche accessori, mongolfiere, planisferi, quaderni di viaggio. La libreria è divisa in continenti, ciascun continente ha carte guide e narrativa di viaggio. In più si trovano sezioni dedicate a bambini e viaggio, motociclismo , escursionismo, cibo e viaggio..e chi più ne ha più ne metta! Un occhio di riguardo lo dedico a cercare tante piccole realtà che fanno oggetti e accessori etici, sostenibili, utilizzando materiali di riciclo.. Ci sono piccole realtà straordinarie che non aspettano altro che qualcuno gli dia spazio. Ecco nel mio piccolo La On the road è anche questo. Sto molto attenta a veicolare determinati messaggi.

Come stata la ripartenza dopo la quarantena? E che riforme aspetti per il settore?

Molto molto dura. Essendo specializzata in libri di viaggio questa pandemia che limita drasticamente gli spostamenti e i viaggi mi ha segato le gambe. Ovviamente c'è molto altro che si può trovare da me, e anzi, io straconsiglio di venire a perdersi nella libreria per viaggiare con l'immaginazione e magari comprare un libro, un atlante, una carta, un mappamondo che ti faccia sognare e progettare il futuro per quando saremo liberi di ripartire. É fondamentale non perdere la speranza e guardare avanti nonostante tutto. L'immaginazione e il sogno giocano un ruolo fondamentale soprattutto in questo periodo. Non mi aspetto grandi riforme, sono onesta. Il Mibact con Franceschini ha avuto una straordinaria trovata a dare fondi alle biblioteche per acquistare libri alle librerie indipendenti. Poi però scopri che tanti di questi fondi sono stati dati alle Feltrinelli per rifornire le librerie applicando pure sconti e ti cadono le braccia...Diciamo che mi fido più della mia tenacia che di tutto ciò che possa arrivare dall'alto. Spero e prego che arrivi ma sono abituata a farcela da sola e con le mie forze. Spero di riuscire anche questa volta a traghettare la barca fuori dalla più tosta delle tempeste.


Corsi di fotografia e altre iniziative: ci racconti un po’ i progetti in cantiere?

La libreria è molto piccola perciò ho dovuto stoppare tutte le presentazioni settimanali e pure i
corsi...Adesso faccio un evento al mese in un bellissimo caffè letterario all'interno di un ex Carcere. Si chiama Le murate. E dovrebbero ripartire a breve dei corsi, di carnet di viaggio, di incisione.. in uno spazio non troppo lontano da qui...vediamo se la situazione sanitaria me lo permetterà...

On the road Firenze  2


Ci consigli 3 libri da leggere questo autunno?

Consiglio innanzitutto un libro da leggere ma anche fotografico che è uscito adesso e si chiama “Planet Book”- è un libro doloroso ma necessario: 200 fotografie raccontate da 40 ragazzi impegnati a cambiare il futuro. Sono divise per sezioni come i quattro elementi, più il quinto che è il capitolo sull'uomo. In pratica tutte le distruzioni che stiamo facendo al pianeta. Bisogna assolutamente aprire gli occhi e cambiare la rotta. ADESSO.

Poi consiglio un libro che si chiama “Vie invisibili” per perdersi nell'America del sud. Un libro scritto a quattro mani da due ragazzi che decidono di percorrere le vie invisibili, fuori dalle rotte turistiche e fuori dai percorsi classici. Un libro per sognare quando ricominceremo a viaggiare.

Infine, consiglio “L'atlante del mondo che cambia”: le mappe che spiegano le sfide del nostro tempo. Perché abbiamo il dovere di essere informati e di partecipare attivamente. Non possiamo permetterci di essere spettatori. Ogni granello di sabbia contribuisce a formare un deserto.

L’invito è di andare a scoprirla dal vivo appena possibile e di conoscerla e seguirla nell’attesa nel mondo virtuale!

 
 

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