Mari Aperti

...ovvero storie fantastiche con conseguenze reali

9 Ottobre 2020

Le storie, si sa, sono una parte molto importante della vita umana: ci accompagnano da sempre, da sempre ci emozionano, ci trasportano, ci fanno meglio sopportare la vita di tutti i giorni, ci sussurrano nell'orecchio insegnamenti delicati e importantissimi, possono cambiare l'opinione delle persone e modificarne il comportamento. Attorno alle storie girano tantissimi soldi, per le storie piangiamo, o smettiamo di piangere. Per essere fatte di niente, c'è da dirlo, le storie hanno conseguenze estremamente reali, le storie hanno un potere.

Ebbene, com'è giusto che sia, questa cosa gli scrittori ce l'hanno bene in mente, ne è la prova Mari Aperti, la raccolta di racconti di cui vi parlerò oggi, un'antologia di storie fantastiche che si prefissa uno scopo quanto mai importante e concreto.

Il tutto inizia da una pulsione istintiva, semplice: qualcuno che vuole fare qualcosa. Per cosa? Beh, per cambiare le cose che vede nel mondo e che non gli piacciono, per urlare che non gli va bene, per dare il suo contributo nella grande lotta tra amore e odio. È l'estate del 2019: il Mediterraneo assiste all'esodo di migliaia di persone in fuga da povertà, guerra e desertificazione e l'Europa, in tutta risposta, tenta di voltare le spalle, irrigidisce le misure di sicurezza, chiude i porti. Tenta di ostacolare chi quelle persone vuole aiutarle, chi rischia la sua vita per salvare la loro. Quel qualcuno che vuole fare qualcosa decide di rimboccarsi le maniche ma ahimè, anche volendo non è facile capire cosa fare per dare il proprio contributo, e qui cito:

abbiamo sentito il desiderio di fare la nostra parte, ma non siamo medici né infermieri, non siamo marinai o tecnici, noi scriviamo, allora perché non usare la nostra scrittura per fare qualcosa di concreto?

È così che nasce Senza Confini (la frase è presa dal loro sito) un contenitore pensato per iniziative artistiche, editoriali culturali da usare esclusivamente per finanziare realtà benefiche, che contribuiscono a fare del mondo un posto migliore.

La prima iniziativa di Senza Confini viene resa disponibile al pubblico nell'estate del 2020, si tratta di Mari Aperti, un'antologia di racconti fantasy i cui proventi verranno destinati interamente a Open Arms, Organizzazione Non Governativa spagnola impegnata a proteggere e salvare i migranti che tentano di raggiungere l'Europa navigando il mediterraneo. Circa un mese fa ho acquistato Mari Aperti e l'ho letto per voi, ed eccomi qui a dirvi cosa ne penso.

Innanzitutto vanno chiarite un paio di cose, perché il lavoro che sta dietro a Mari Aperti va oltre la definizione di "antologia di racconti". Undici autori e dieci disegnatori si sono uniti per creare quest'opera ricca e multiforme, corale, fatta di tante voci unite per un'unica causa. Vi sono innanzitutto, nove racconti fantasy, tutti che parlano del mare, ed è bello che oltre alla finalità pratica della raccolta fondi questa antologia offra anche uno spazio di riflessione sulle tematiche di cui si preoccupa. Il mare infatti la fa da protagonista assoluto, è presente in ogni scritto ed è sempre vivo, brulicante, terribile, salvifico. Sul mare o attorno ad esso i personaggi di questi freschi e variegati racconti si incontrano, viaggiano, combattono, entrano in contatto con realtà e creature diverse da loro, si nutrono, muoiono, vivono. Un messaggio emerge chiaramente: il mare è via, non barriera, unisce, non divide. Nove mondi e nove mari diversi vengono descritti dagli autori, in un viaggio che sa di salsedine e legno bagnato. Troverete alcuni topoi del genere, uova di drago, figli ribelli, locande, battaglie a colpi di spade e magie, ma anche molto, molto di più: immagini estremamente suggestive, una manta gigante che emerge dal mare illuminata solo dal chiarore della luna, uno tsunami nero pronto a travolgere le malaugurate navi che si trovano sulla sua via, le alpi abitate da gente la cui pelle, per una bizzarra mutazione, ha preso a secernere liquido. Ci sono racconti con impianti narrativi classici, altri più impressionisti (come Pensieri di confine, uno dei miei preferiti), altri addirittura meta-letterari (Aylan a chi?).

Poi, e ritengo che davvero questo sia un valore aggiunto alla già lodevole opera, ci sono dieci illustrazioni, ognuna a precedere un racconto, ognuna frutto della fatica di un diverso artista. Si alternano quindi vari stili che vanno dal realistico al cartoonistico allo stilizzato, tutti però estremamente efficaci nel restituire le atmosfere del racconto in questione. Infine, ma che ho apprezzato particolarmente, Mari Aperti porta con sé anche un breve saggio, Mari di fantasia: L'immaginario del mare in letteratura: una puntuale scarrellata delle opere che, dall'età classica fino ad oggi, hanno popolato il mare di mostri, avventure e leggende, ammantandolo in quell'idea di fascino e mistero che persiste tutt'ora.

In conclusione, non mi resta che consigliarvi di acquistare Mari Aperti (disponibile in formato elettronico sul sito di Produzioni dal basso ma anche su Amazon, sia per Kindle che in edizione cartacea), contribuirete a una nobilissima causa e avrete una buona scorta di racconti fantastici con cui stuzzicarvi il palato, stimolare la fantasia e concedervi piacevoli fughe sui mari della mente. Se credevate che il fantasy fosse un genere di destra, poi, è il momento giusto per ricredervi, leggete Mari Aperti e la vostra precedente superficialità vi sarà perdonata. Lasciandovi i link per l'acquisto, non mi resta che congratularmi coi vari autori dell'opera e augurare, a tutti quanti, una serena navigazione.

 
 

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