Zeromila / Orsetti, l'hardcore punk vive e spinge!

Recensiamo lo Split fra due le due band venete

17 Luglio 2020

Lo split uscito qualche mese fa fra Zero Mila e Orsetti, band punk hc in quota veneta è una boccata d'aria fresca.

Assieme i due gruppi convivono benissimo nella medesima release indipendente risultando un vario e potente ascolto di quel punk hardcore che ci piace: diretto, spinto, abrasivo, con contenuto o solamente voglia di rompere ogni barriera mentale.

La parte dedicata agli Zero Mila (Padova) è figlia dell'accento melodico in quota Blink e Green Day, giusto per dare due coordiante sicuramente non esaustive ma che rendono l'idea iniziale di quel che si andrà ad ascoltare.

Le storie della band sono comuni a molti, storie senza tempo che anche se potrebbero apparire "giovanili" in realtà non se ne vanno mai. Sono racconti di scelte fra luci e ombre, ragione e impulso, fra l'essere se stessi o decidere di fingere per adeguarsi. Ma il concetto che penso venga fuori, riassumendo, sia: "ricorda chi eri quando eri felice, segui quello e magari, anche da solo, rimani fedele alla tua linea perché sul lungo periodo ciò ti permetterà di guardarti allo specchio senza paura!". Dei Zero Mila apprezzo le liriche dirette e senza tanti finti giri impegnato-poetici. Cuore a cuore, vene a vene, empatia di una musica che viene creata e suonata per trasformare le proprie negatività in positività.

Sangue a sangue invece con gli Orsetti (Padova, Vicenza) che scelgono una scuola meno melodica e più ruvida, a tratti psichedelica e garage, tanto da ricordare i Thee Oh Sees nei momenti più lanciati.

Il loro side dello split risulta energia pura, come aver acceso una miccia che fa esplodere diverse cariche di nitroglicerina pezzo dopo pezzo, ovvero quello che potremmo chiamare uno shock (buono) ripetuto.

La loro parte l'ho apprezzata particolarmente nei momenti dell'esistenza dove si sta esausti senza voglia di ragionare, solamente guidati dall'irrefrenabile pulsione ad alienarsi nel caos del suono per cercare una via di fuga dal presente, pesante, ammuffito, vecchio, un parente prossimo del futuro che mai vorremmo.

Questo racconta la nostra vena più animalesca, ma anche creativa e forse intima, quella parte che vuole amare carnalmente la sera e la mattina tornare alla propria quotidianità positiva e con energia rinnovata, senza nubi e paranoie inutili a fare da catene stagnanti.

In definitiva, consiglio questo split agli ascoltatori sognatori frustrati impazziti da un presente prigione che sognano sé stessi liberi dal vincolo, ubriachi marci fuori dai locali in cerca di persone con cui amare intensamente, la vita.

 

 
 
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