Grup Yorum e la Libertà

Approfondimento su Grup Yorum, gruppo turco antigovernativo che ha incontrato le conseguenze più estreme della sua lotta

15 Giugno 2020

Un gruppo che canta libertà. Ecco cosa risponderei se qualcuno mi chiedesse cos’è Grup Yorum; un gruppo turco impegnato nel sociale e nella lotta politica, non senza conseguenze: tre dei suoi quattro fondatori sono infatti recentemente morti in sciopero della fame: Helim Bolek, Mustafa Kocak e Ibrahim Gokcek. Lo sciopero era motivato da una protesta contro il governo che dal 2017 vietava loro ogni forma di esibizione e contro i sistematici raid della polizia al centro culturale Idil, la loro sede a Istanbul.

Il gruppo chiedeva da tempo la scarcerazione dei suoi membri e la revoca del divieto di esibizione, ma la richiesta è stata accolta solamente il 6/05/2020 dopo svariati appelli interni ed internazionali e dopo 2 morti: Helim Bolek e Mustafa Kocak. Gokcek è invece morto il giorno dopo la revoca del divieto a causa delle condizioni in cui il suo fisico versava dopo 322 (!) giorni di sciopero.

La persecuzione nei confronti di questo gruppo è, neanche a dirlo, meramente politica. Grup Yorum, ispirandosi agli Inti-Illimani cileni incarna infatti ideali del movimento operaio, le lotte dei prigionieri politici e dei popoli oppressi con canzoni proprie del movimento dei lavoratori, canzoni popolari kurde e anche una versione di Bella Ciao. I loro sono canti di libertà, speranza e cambiamento, molto pericolosi per Erdogan.

Una loro canzone, Uğurlama (inviare), tratta dall’album Geliyoruz(arriviamo) del 1996, è molto simbolica. Uğurlama è caratteristicamente etnica, con suoni melodici e rigiri di chitarra che appartengono ad un mondo che di occidentale non ha nulla. Il cantante invece con il suo vociare greve ed enfatico pare raccontare una saggia storia per i posteri. Dark streets are blind, deaf and dumb è un verso molto simbolico: potrebbe benissimo rispecchiare le complicazioni delle loro continue rivendicazioni per i loro diritti, dato che molte di queste sono rimaste inascoltate, sospese nel vuoto delle strade oscure, cieche, sorde, stupide e complici. Il testo è una poetica chiamata alla speranza, al non piegarsi mai, neanche di fronte a Erdogan:

«you should know that these ways include mountains,

if you fall before you reach to darling

your voice's echo is left to tomorrow»

Le voci di Helim, Mustafa e Ibrahim non sono riuscite a superare quelle montagne, ma, anche se cadute, riecheggeranno in chi non vorrà dimenticare.

Uğurlama (traduzione in inglese)

«When this city keeps silence

A bird dies in its sleep untimely

You wanna go leaving everything

Dark streets are blind, deaf and dumb

Hey The one! who put love on and go on ways

you should know that these ways include mountains

if you fall before you reach to darling

your voice's echo is left to tomorrow

day starts to come in the end of night

Heart is sharpened with love of darling

Wounded river sends you off

Then you became water,and field get full of flowers»

 
 
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