“Avenida Atlantica, Musiche e Storie dal Brasile” del 14 maggio 2020

Per Marielle, Dafne, Hevrin, Almaas - di e con Juliano Peruzy

14 Maggio 2020

Continua questo straniante periodo (che a noi toglie ancora, tra le altre cose, il piacere delle trasmissioni in diretta) e continuano le pessime notizie in arrivo (anche) dal Brasile! In quanto a perdite illustri in ambito musicale, dopo Moraes Moreira, siamo ad aggiungere, come purtroppo si temeva già qualche settimana fa, il grande Aldir Blanc, e questo è uno di quei casi in cui l’aggettivo grande si può spendere a ragion veduta avendo anche l’impressione di sentirlo addirittura un po' stretto! Aldir se ne è andato lo scorso 4 maggio nella nostra cara Rio de Janeiro dopo una lunga carriera di paroliere eccellente, artista amatissimo in patria anche se forse misconosciuto qui in Italia. Amava l’ironia, anche se a volte, a causa della situazione del Paese, ironia tragica (ricordiamo “Querelas do Brasil”, parodia della sigla di apertura di questo programma, “Aquarela do Brasil”) ma era anche molto attento al quotidiano, alla Storia (ricordiamo la famosa, spero, “O bebado e a equilibrista, assunta a inno contro la dittatura, quella del 1964, ma cantata per gli stessi motivi anche oggi, durante la dittatura strisciante del fascista Bolsonazi). Era un artista che teneva un certo profilo basso ma se ricordiamo anche il suo fecondo rapporto con Joao Bosco (“Bala com bala”“Naçao”, ecc.), la sua immagine viene immediatamente proiettata in alto nel patrimonio culturale del Paese. Queste canzoni, e quelle non citate, erano quasi sempre racconti di vita, di strada, quindi quasi sempre storie di soprusi e ingiustizie, non rare, anzi, diffusissime in un Paese dove il suo capo insulta quotidianamente non solo l’intelligenza, la cultura, la scienza ma anche i cittadini più deboli come i neri, gli indigeni, le donne, gli LGBT e quando celebra qualcosa o qualcuno, di solito si riferisce alla tortura, alla dittatura, al maschilismo in nome del suo personale Dio evangelista. Quel Dio, a proposito di cattive notizie, che guida ancora i fanatici invasori delle terre indigene così gravemente minacciate dagli interessi agrotossicoalimentari e minerari. È di questi giorni la scandalosa presa di posizione del FUNAI, istituzione che dovrebbe fare gli interessi dei nativi, ma che si scopre più vicina a quelli degli amici del maledetto giro dei complici del S-presidente. Una buona notizia è la petizione che Léila e Sebastiao Salgado (non serve precisare chi sia, vero?) hanno aperto proprio per la tutela di quelle popolazioni, petizione che sta trovando adesioni in tutto il mondo. Un’altra bella notizia è l’uscita del nuovo lavoro del gruppo “Ira!” che è stato presentato con il video-clip di uno dei brani, “Mulheres a Frente da Tropa” (donne in prima linea) in cui spiccano anche i volti di Dandara, Marielle e Preta Ferreira. Chiudo con l’augurio di buona guarigione a tutti quelli in sofferenza per i noti problemi sanitari attuali, tra i quali gli artisti MumuzinhoSereno (Fundo de Quintal), Preta Gil e Mariana Aydar. Buon tutto!  JPY   333 27 18 178

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“Marielle, presente!” di Agnese Gazzera, ed. Capovolte ([email protected])

 
 

 
 

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