"Avenida Atlantica, Musiche e Storie dal Brasile" del 1 aprile 2020

di e con Juliano Peruzy - per Marielle, Dafne, Hevrin, Almaas

1 Aprile 2020

le puntate radiofoniche sono ancora sospese per i noti decreti governativi ma voglio ricordare con voi questa triste data in cui, 56 anni fa, nel 1964, il Brasile sprofondava nella vergognosa dittatura che tolse ogni tipo di diritto e libertà ai suoi cittadini, che imbavagliò e censurò stampa, informazione, arte, che torturò decine di migliaia di persone, che ne uccise centinaia, che scatenò una vera guerra interna, in Araguaya, con uno spiegamento di truppe superiore a quello impiegato nella seconda guerra mondiale.

Voglio ricordarlo con voi perchè, come ha detto George Santayana, "chi non ricorda il passato è condannato a ripeterlo" e perchè "il silenzio è complice". Di chi potremmo essere complici? Lo potremmo essere di quel fascista, razzista, omofobo, misogino, violento ex militaruncolo e infimo politicante di ultra decennale miserrima carriera dello S-presidente jair messias bolsonazi, del vice, generale Hamilton Mourao, e di tutti i loro accoliti al potere in questo momento. Gente che ha pubblicamente affermato che quel colpo di stato fu un "riferimento per la democrazia", che quel primo aprile era il "giorno della libertà" in cui si "iniziava il percorso di sviluppo del paese". Gente che ha detto - bolsonazi - che "l'unico errore fu aver torturato... invece di uccidere di più",lo stesso S-presidente che ha onorato il principale e più sanguinario torturatore e assassino militare di quell'epoca, che non voglio nemmeno nominare ma che tutti noi conosciamo bene. In Brasile le milizie militari spadroneggiano di nuovo, con licenza di uccidere, si ostacola l'accesso alle informazioni, si fanno liste di libri proibiti, si predica e facilita la violenza verso donne, neri, nativi e poveri, si occupano le terre degli indigeni che poi si deforestano e sfruttano indecentemente. Ecco perchè dobbiamo ricordare, gridare, resistere e lottare con ogni mezzo possibile. Mai più Herzog (giornalista torturato e ucciso tentando vigliaccamente di spacciare la violenza come suicidio), mai più Marielle, mai più dittatura! fuori bolsonazi!    JPY   333 27 18 178

“Marielle, presente!” di Agnese Gazzera, ed. Capovolte ([email protected])

 
 

 
 

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