Di come quella volta che il carro, da bravo trottolino amoroso, ha compiuto una rotazione completa intorno a sé stesso, scoprendo che la penultima ruota è anche la seconda (e viceversa) e che l'abbandono contiene in nuce la rinascita (che, a sua volta, contiene in nuce l'abbandono, che, a sua volta, che). Solo così un calciobalilla da tempo fuso in una colata di plastica tornerà a reclamare la propria ontologia in bigiotteria di poco conto, esposta su corpi giovani e prestanti: solo così la funzione catartica dell'arte ci farà dimenticare la terribile finitudine della nostra esistenza. E cosa di più finito, in un'esistenza finita, dell'amore, l'amore che termina e risorge, che muore per sbocciare nuovamente? Chiedere a Lady Godonna e Marisa Vaʡ̯io.
Sciantosi saluti conclusivi al femminile per rimarcare l'abissale differenza ontologica tra masch* e femmin* (in favore di quest* ultim*).
Qui sotto i brani, di lato il podcast:
Yves Tumor feat. James K - Licking An Orchid (da Safe In The Hands Of Love, 2018)
Hayley Williams - Simmer (da Petals For Armor I, 2020)
Tom Waits - Heartattack And Vine (da Heartattack And Vine, 1980)
RUBRICA: LA SOLITUDINE DEL SATIRO
Kai Whiston feat. Joe Petersen - II - Beautiful Losers (da No World As Good As Mine, 2019)
Giovanni Truppi - Superman (da Giovanni Truppi, 2015)
Beach House - Wishes (da Bloom, 2012)
Wu-Tang Clan - C.R.E.A.M. [da Enter The Wu-Tang (36 Chambers), 1993]
RUBRICA: MASSIMO RISERBO ("Chi ha paura della morte?")
Shannon Wright - Black Rain (da Honeybee Girls, 2009)
Os Mulheres Negras - Mãoscolorida [da Outro Tempo: Electronic And Contemporary Music From Brazil (1978-1992), 2017]