Live report di Mirco Salvadori

Lo scorrere del tempo nel regno magnetico

Giovanni Lami | Strategie Oblique - Spazio NEO | Padova 17. 11. 2018

19 Novembre 2018

Lo spazio indefinito che si dispiega nel buio totale, ultima frontiera da superare prima di entrare in contatto con il suono, accoglie l'altrettanto indefinita cerimonia di un silenzioso e concentrato filosofo del magnetismo ermetico. Una disciplina, questa, che scorre lenta lungo il sottile e delicato nastro, instancabile messaggero che scivola attraverso i cilindri del registratore, le colonne portanti di una struttura capace di contenere la sconfinata im-materialità di un mondo sommerso, tutto da scoprire. Il passante frettoloso li chiamerebbe fruscii, rumori, inutile e fastidiosa gazzarra creata dall'ennesimo artista contemporaneo che solo può decifrarli. Questa sera però, nel buio di questo lungo e oscuro tunnel percorso dal costante bisbiglio delle tubature con la loro liquida linfa e dal profumo di pizza che giunge da un aldilà popolato di reale, non si soffermano frettolosi passanti ma solo coscienti e affascinati esploratori del minimalismo, attenti osservatori dell'impercettibile, esoterici scrutatori delle anche minime variazioni ambient. Tutti riuniti nell'ascolto dell'ennesimo racconto magnetico di Giovanni Lami.

Qualsiasi cosa poteva accadere da lì a poco, ciò che nasconde lo scorrere di un nastro magnetico é cosa insondabile fintanto non la si scopre sezionandolo con accurata attenzione. Personalmente ero rimasto all'isterico correre del suono lungo i rumori della quotidianità (Hysteresis V - recorded live in Venice - 25 Ott. 2018), un viaggio in bilico tra il reale e la dimensione invisibile che lo accompagna. Durante quell'ascolto cercavo di carpire anche il minimo segnale distensivo, qualcosa che mi regalasse un attimo di intimità con la materia che si sprigiona quando riesco a scorgere me stesso in ascolto profondo ma con lo scorrere del tempo anche questa mia necessità scemava, travolta dal pesante e silente battito del noise, dalla montante ondata di liquida immersione nell'urticante mondo della traslazione magnetica del reale.


Seduto nell'impalpabile materialità della penombra attendo il balzo, l'urto sonoro, la sveglia filamentosa che tutto avvolge nel suo continuo sibilo ma un lento andare in crescendo agisce sulla muscolatura allentandone la stretta, ciò che scorre lungo la sottile linea che divide la percezione dall'ascolto é una dirompente e armoniosa sinfonia di rimando, una virtuale costruzione romantica intrisa di altrettanti arrembaggi futuribili, lampi futuristi di furore assurdamente poetico che si inseriscono, veloci e frettolosi, nel costante flusso alchemico che inizia ad assumere forma e sostanza. Il nastro magnetico si trasforma in un campo di battaglia governato dal sound artist che agisce direttamente sullo scorrere degli eventi inserendo oggetti estranei negli orifizi più nascosti dello scuro serpente che instancabile scorre trasportando il respiro continuo del suono, la carica immaginativa che ora mi inchioda alla postazione d'ascolto, rapito dalla mistura di poetica sinfonia corale e intrusività testardamente insonne.

Un live set speciale, questo di Giovanni Lami per Strategie Oblique, un breve compendio artistico dedicato al soundscape nel quale gli echi di un possibile avvicinamento alla poetica dell'impercettibile (vedi releases come मेम वेर्म o Bias - giovannilami.bandcamp.com) hanno risuonato invisibili in tutta la loro stupefacente beltà segnando lo scorrere del tempo nel regno magnetico.

www.giovannilami.com

 
 

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