Lunedi 25 Giugno 2018

Presso il Second Stage:

Diritto di migrare e criminalizzazione della solidarietà nel tempo dei populismi

 


Sherwood Festival 2018 Park Nord Stadio Euganeo
Viale Nereo Rocco - Padova
#sherwood18



Apertura cancelli: ore 19.00

Inizio incontro: ore 21.00

1 € può bastare

 

Lo scenario attuale attorno alle strategie di gestione delle migrazioni assomiglia sempre di più ad un campo di battaglia dove prevale assuefazione alle tragedie e un generale senso di impotenza. Nel tempo dei populismi i migranti e i loro diritti sono le vittime sacrificabili, sono numeri e statistiche sfruttati nelle campagne elettorali al fine di accrescere il consenso della parte politica che meglio interpreta e fomenta le paure percepite e i rancori delle popolazioni europee.

Tutto si gioca al ribasso, tutte le esternazioni politiche razziste o securitarie sono storicamente un modo per gestire in termini più restrittivi, arbitrari e ricattabili l'accesso degli immigrati ai diritti sostanziali. Il solco del resto, dalla legge Bossi-Fini fino alla Minniti-Orlando, è stato ben tracciato dai governi precedenti e da decenni di politiche europee di esternalizzazione delle frontiere e di controllo dei confini. Sulle persone migranti sono collaudate tecniche di esclusione e inclusione differenziale per definire una gerarchia sociale che, poi, verrà applicata a tutte e tutti.

Oggi, però, non solo assistiamo a una contrazione generale del diritto di asilo, alla militarizzazione delle rotte o a nuovi accordi per subappaltare il controllo dei flussi, ma anche a modalità più invasive di criminalizzare coloro che, in forme molteplici, praticano iniziative di solidarietà. L'attacco in questi ultimi anni verso tutte le azioni solidali si è talmente intensificato che perfino "salvare vite umane" - tanto nel Mediterraneo quanto sui valichi di frontiera alpina – è considerato un fattore d'attrazione da controllare, delegittimare e reprimere. Nel contempo lo scenario nazionale scivola inesorabilmente con un nuovo governo Di Maio-Salvini verso politiche ancora più spietate e fortemente connotate da razzismo ed emarginazione sociale verso i deboli.

Ma se in tutta Europa le politiche anti-migranti hanno preso il sopravvento, è anche vero che, disseminate nei diversi territori, resistono e si fanno forza a vicenda un’incredibile ricchezza di azioni, pratiche e lotte. Sono esperienze, progettualità, forum, proposte concrete, manifestazioni e piazze dove emergono intelligenze, capacità giuridiche di difendere i diritti umani, cooperazione sociale e piani rivendicativi: è da questo portato che si può e si deve ripartire per costruire un movimento che non si abitui all'ineluttabilità del presente e si ponga, costantemente, l'ambizione di cambiare l'ordine delle cose.


Ne discutiamo con:

Domenico Lucano (Sindaco di Riace), Riccardo Gatti (Proactiva Open Arms - Ong spagnola di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo), Andrea Palladino (Giornalista e documentarista), Andrea Segre (Regista e promotore del Forum Nazionale "Per Cambiare L'Ordine delle Cose"), Avv. Giulia Crescini (ASGI - Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione)

Introduce e modera:

Stefano Bleggi (Progetto Melting Pot Europa)

 
 

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Infoline:

Chiama al 335.1237814 (Risponde dalle ore 13:00 alle 18:00)


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