recensioni a cura di Mirco Salvadori

Presto che è tardi! Ovvero, l’ansia del recensore - Capitolo 1

Rod Modell, Gianluca Favaron, Vitolo | Buoninfante, Daimon, Banished Pills & Camilla Pisani, Max Scordamaglia

21 Maggio 2018

Capitolo 1: dei reperti fisici

Il povero cronista musicale da sempre deve fare i conti con il tempo. Dead lines, date uscite discografiche, anteprime, bisogna tenere sempre tutto sotto controllo, anticipare i tempi, uscire con le recensioni prima ancora che il disco inizi ad emettere anche solo un vagito. La regola dello slow listening sembra non godere di buona reputazione tanto che sugli schermi del pc spesso appare quel nevrotico coniglio che invade la nostra privacy urlando il suo famoso presto che è tardi!.
Da buoni disertori però, noi stanchi e sognanti viaggiatori del suono, lo scacciamo sorridendo e prelevando con la dovuta calma e dovizia i suoni accumulati nel cassetto.
Fretta non c’è, la buona musica sa attendere.

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ROD MODELL
Down, Dusk, and Darkness
72 pages soft-touch hardcover bookwith varnished details + cd ltd. 480 copies – 13 | Silentes – Nov. 2017

Uno degli ultimi animali techno ancora in vita, un visionario sound artist che ha saputo surfare sulle onde del tempo per moltissimi anni. Nei ‘90 lo ascoltavamo assieme a Mike Shommer come DeepChord. La loro era lenta e religiosa celebrazione minimal techno-dub, un percorso che Modell non ha mai abbandonato, pur rimanendo da solo, unico divulgatore del battito minimale. Decine sono le realtà con le quali si è espresso tra le quali Echospace assieme a Soultek. Da solista ha licenziato una decina di lavori con svariete label tra cui la Silentes del sempre incredibilmente attivo Stefano Gentile e a distanza di dieci anni dal suo Plays Michael Mantra, eccolo stampare per l’etichetta vittoriese un nuovo ed interessante lavoro racchiuso in una confezione a dir poco affascinante. Da un po’ di tempo a questa parte la Silentes, con la sua sezione denominata 13, ci ha abituato ad uscite di rara eleganza artistica. Non solo suoni, verrebbe da dire, ma veri oggetti di culto rappresentati da libri di rara eleganza che al loro interno contengono il suono. Così é anche per Down, Dusk, and Darkness, un libro fotografico di estrema bellezza che raccoglie le immagini scattate a Barcellona da Modell durante la primavera/estate del 2016. Fogrammi colmi di respiro vitale che pian piano si affievolisce nel corso della giornata, seguendo l’andamento della luce che trasforma la Rambla del Raval con i suoi vicoli, la Plaça Reial e il Barrìo Gotico in luoghi colmi di magiche presenze. Il suono che ci accompagna durante la visione delle pagine aumenta questa sensazione di straniamento, un lentissimo cerimoniale ambient sul quale si espandono i rumori e le voci che abitano da sempre quelle vie. Il field recording usato come potenziamento di uno stato che permette la percezione del passato attraverso i colori, gli odori, le sensazioni che scaturiscono dalla semplice visione dello scatto fotografico presente. Un’ora di viaggio sonico, sessanta e passa minuti che suonano come un’eternità.

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GIANLUCA FAVARON
Variations (fragments of evanescent memories)
cd + handmade cover by Stefano Gentile ltd. 100 copies – 13 | Silentes – Mar. 2018

Rimaniamo in casa Silentes abbandonando però le aree metropolitane del sogno per immergerci nelle regioni del possibile, ai confini del suono, immersi nell’alta vegetazione che cresce tagliente e contemporanea-mente dissimile ad ogni ascolto. Il noise, la ricerca della purezza nel sezionare il suono per trarne distillato sonico, l’immersione nel respiro della realtà per carpirne i frammenti necessari al successivo distacco da essa. Testardamente avanti, immersi sul ciglio della costante implosione, provocandola anche, i microfoni pronti a rimandarla in loop, sezionandola e sovrapponendola nella ripetizione che forma e libera ulteriore suono. Gianluca Favaron è maestro indiscusso di tale rito, i suoi lavori si dispiegano voracemente ermetici lungo percorsi d’ascolto che mettono alla prova il viaggiatore inconsapevole ma sanno altresì soddisfare in pieno chi riesce a superare l’inesistente soglia del “troppo difficile”, premiandolo con impensabili soggiorni in meta-mondi nei quali il contraccolpo sonoro trasforma l’ascoltatore in biomacchina capace di recepire stimoli altrimenti negati. Il fragore del dis-accordo, la ricchezza donata dalla continua successione.

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VITOLO | BUONINFANTE
Life Forms
ltd. ed. CDr ManyFeetUnderConcrete – Mar. 2018

Lifeforms tuttoattaccato è un titolo che i sopravvissuti all’era della new-electronic invasion inglese degli anni ‘90 ricordano a memoria. Erano suoni che giungevano da un futuro londinese e contenevano miscele esplosive di creatività psycho-onirica tutta digitale. Proviamo a fare un esperimento, sciogliamo il nodo che univa le due parole, mescoliamo tra loro le diverse forme di vita che vi albergano e ascoltiamo. Ciò che appartiene al passato accoglie quanto è pertinente al futuro, le antiche melodie digitali si insinuano nel percorso sonico ultra moderno e le custodiscono con dovizia fino alla loro naturale fuga nel noise. Creature della stessa matrice, espressioni completamente diverse di realtà distanti oramai anni luce. Anacleto Vitolo e Luca Buoninfante operano tangibilmente, costruiscono dure barriere di suono capace di scuotere concretamente l’esperienza del possibile. Il secondo capitolo del duo campano risulta ancor più segnato dalla rigida spazialità del suono di confine che scivola oscuro e dirompente scoprendo i nervi senza concedere tregue se non brevi istantanee di immobilismo brulicante virulenta vitalità. Substrati vorticanti, spasmi di indefinite formule matematiche.

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DAIMON
dust
lmt. ed. cd 200 copies SilentesMinimal Editions | st.an.da. - Mar. 2018

Ed è subito maestosità. Si spalancano i portali del suono, l’immensa nuvola di bianca e impalpabile sostanza dronica rende temporaneo il nostro stesso respiro. Senza punti di riferimento vaghiamo nell’irrealtà concreta dell’immaginario e dentro di esso ci perdiamo. L’unica sensazione percepita è la discesa e la conseguente salita, levitare e poi cadere e nuovamente tornare a salire avvolti nel diluvio di suoni scatenati da Simon Balestrazzi, Nicola Quiriconi e Paolo Monti, tre alchimisti ai quali ben volentieri e in tutta sicurezza si concede il proprio più intimo ascolto. Un disco che ha avuto il battesimo lo scorso anno come opening act del concerto berlinese di William Basinski, un suono che si coagula in loop costanti supportati dal lento dilatarsi dei droni che pian piano lo spingono oltre il limite della stasi, dentro il nocciolo incandescente dell’esplosione elettrica per ricondurlo poi nella calma apparente della trasfigurazione sonica pronta al prossimo balzo digitale. Heart and soul.

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BANISHED PILLS & CAMILLA PISANI
Lithium Salt
ltd. ed. cassette 30 copies Sounds Against Humanity – Apr. 2018

Quell’angolo nascosto che ci appartiene e da ben pochi è stato visitato. Un luogo oscuro nel quale ci si tiene a galla grazie alla liquida consistenza dei sali di litio, pericolose commistioni che salvano e dannano al tempo stesso. Esperienze tragiche che rilasciano scie dolorose intercettate e tramutate in suono da Edoardo Cammisa e Camilla Pisani. Tre tracce che scivolano lente, avvolte sul sottile nastro del timore e della confusione creata dal malessere. Lunghi episodi di apparente stasi sonica dentro la quale si dibattono inferociti i demoni delle visioni, del sonno indotto impossibile da raggiungere, dell’assenza di pace e della volontà malata di raggiungerla. Diverse gradazioni e colorazioni del suono ambient rafforzato dall’iniezione massiccia di materiale dronico, poesia digitale che sa colloquiare con la parte oscura dell’animo… be quite baby, sound is here to save us.

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MAX SCORDAMAGLIA
Siracusa Periferica: The Album
Movimento Particellare

Spesso accade di ritrovarsi immersi nel binomio immagine suono e godere del suo alto potenziale comunicativo. Molti sono i libri fotografici che contengono un cd parte del progetto perché musica e immagini godono della stessa peculiarità, inducono ad immaginare. Più difficile è incontrare tale collaborazione tra fotografi e sound artists radicali, figure che hanno scelto la via della purezza etica e prediligono la carta riciclata a quella patinata, l’algoritmo generativo al più semplice suono elettronico. Duri e puri come Alberto Sipione, siracusano classe ‘68, fotografo ‘di trincea’ che predilige la fotografia sociale e di strada a quella commerciale delle mode fatue ed effimere [cit.] e Max Scordamaglia, sound artist e profondo conoscitore della materia digitale, da sempre sulla barricata della ricerca sonora legata all’uso degli audiodroni. Un libro a legarli, una bella e toccante pubblicazione fotografica dedicata alla periferia siracusana, accompagnata dal suono apparentemente alieno che riesce a descrivere meglio di qualsiasi scontata partitura neo-classica il disagio e l’abbandono, la rassegnazione e l’inconsapevole appartenenza all’inferno dei viventi, come scrive il citato Italo Calvino nel suo volume dedicato alle Città Invisibili.

http://www.albertosipione.it

 
 

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