Fast Animals and Slow Kids e The Zen Circus: Live @Sherwood Festival 2017

a cura di Giulia Fuk e Paola Maresca

11 Giugno 2017

Fast animals and slow Kids tornano a Sherwood Festival. 

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Forse non è la felicità ciò che voglio, ma un percorso per raggiungerla” canta Aimone Romizi, frontman dei Fast Animals and Slow Kids: un percorso che venerdì 9 giugno ha fatto tappa a Padova, Park Nord Stadio Euganeo, sul main stage dello Sherwood Festival 2017.

Dopo un lunghissimo tour mondiale e l’uscita del loro sesto album, “Forse non è la felicità”, la band perugina torna a calcare il palco del festival patavino. Loro che, ci raccontano nell’intervista, solo pochi anni fa venivano a Sherwood come pubblico, ora si trovano lassù, ad animare la folla tra salti e poghi.

E lo fanno. Eccome se lo fanno.

Già dalle 20.00 i primi fan cominciano ad occupare un posto privilegiato in prima fila, ma è alle 21.30, quando le luci si spengono ed entra la band, che, dalla collina accanto al main stage, tutti si muovono per riempire la piazzetta.

Si accendono le luci e si comincia.

Mani alzate da subito per tutto il pubblico, di tutte le età, che sulle note di “calci in faccia” canta a gran voce “Non avrò mai più paura!”.

Il gruppo alterna brani più intimistici del nuovo album, come “Giorni di gloria”, “Annabelle”, “Tenera età” e “Forse non è la felicità” a brani ormai cult, come  “Maria Antonietta” e “Come reagire al presente”, sempre accompagnato dalla voce del pubblico, che balla tra spintoni e spallate e che fa “passeggiare” Aimone sulle sue mani, dopo l’immancabile stage diving del cantante.

Dopo più di un’ora di musica è tempo di lasciare il palco agli Zen Circus. Aimone Romizi, Alessandro Guercini, Jacopo Gigliotti e Alessio Mingoli ringraziano tutti i collaboratori e si riconfermano la band dai live potenti e fomentatrice di folle: loro sono i Fast Animals and Slow Kids e vengono da Perugia e lasciano il palco con un consiglio: "Venite sempre a Sherwood".

Appino & co. veterani del festival.

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Avvolti in una nuvola di fumo e luci blu, gli Zen Circus aprono il secondo grande concerto di Sherwood 2017.

L' atmosfera è calda e il pubblico accoglie con entusiasmo l' energia di Appino, Ufo e Karim, che vantano un' esperienza decennale al festival indipendente patavino.

La regola è sempre quella: "Più voi fate casino, piú noi facciamo casino". La folla non se la fa ripetere due volte e si lascia coinvolgere dai ritmi folk-rock del gruppo pisano. I brani dell'ultimo album, come "La terza guerra mondiale", "Pisa merda", "San Salvario" e i più datati "Andate tutti affanculo" e "L'anima non conta", riscuotono un gran successo e i fans reagiscono al massimo delle energie.

Alla domanda "Quanti di voi hanno vent'anni?" tutti alzano la mani, pronti già a scatenarsi sulle note dell' omonima canzone. Fra i molti che in realtà vent'anni non li  hanno più, c'è anche un altro pisano, Francesco Motta, che si unisce momentaneamente alla band, per poi tornare a godersi il concerto in backstage.   

Dal 2006 a oggi, gli Zen Circus continuano a far ballare il pubblico di Sherwood che, senza voce e con i piedi stanchi, torna a casa esausto e soddisfatto del primo venerdì del festival. 

 

 
 

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