Fast animals and slow Kids tornano a Sherwood Festival.
“Forse non è la felicità ciò che voglio, ma un percorso per raggiungerla” canta Aimone Romizi, frontman dei Fast Animals and Slow Kids: un percorso che venerdì 9 giugno ha fatto tappa a Padova, Park Nord Stadio Euganeo, sul main stage dello Sherwood Festival 2017.
Dopo un lunghissimo tour mondiale e l’uscita del loro sesto album, “Forse non è la felicità”, la band perugina torna a calcare il palco del festival patavino. Loro che, ci raccontano nell’intervista, solo pochi anni fa venivano a Sherwood come pubblico, ora si trovano lassù, ad animare la folla tra salti e poghi.
E lo fanno. Eccome se lo fanno.
Già dalle 20.00 i primi fan cominciano ad occupare un posto privilegiato in prima fila, ma è alle 21.30, quando le luci si spengono ed entra la band, che, dalla collina accanto al main stage, tutti si muovono per riempire la piazzetta.
Si accendono le luci e si comincia.
Mani alzate da subito per tutto il pubblico, di tutte le età, che sulle note di “calci in faccia” canta a gran voce “Non avrò mai più paura!”.
Il gruppo alterna brani più intimistici del nuovo album, come “Giorni di gloria”, “Annabelle”, “Tenera età” e “Forse non è la felicità” a brani ormai cult, come “Maria Antonietta” e “Come reagire al presente”, sempre accompagnato dalla voce del pubblico, che balla tra spintoni e spallate e che fa “passeggiare” Aimone sulle sue mani, dopo l’immancabile stage diving del cantante.
Dopo più di un’ora di musica è tempo di lasciare il palco agli Zen Circus. Aimone Romizi, Alessandro Guercini, Jacopo Gigliotti e Alessio Mingoli ringraziano tutti i collaboratori e si riconfermano la band dai live potenti e fomentatrice di folle: loro sono i Fast Animals and Slow Kids e vengono da Perugia e lasciano il palco con un consiglio: "Venite sempre a Sherwood".
Appino & co. veterani del festival.
Avvolti in una nuvola di fumo e luci blu, gli Zen Circus aprono il secondo grande concerto di Sherwood 2017.
L' atmosfera è calda e il pubblico accoglie con entusiasmo l' energia di Appino, Ufo e Karim, che vantano un' esperienza decennale al festival indipendente patavino.
La regola è sempre quella: "Più voi fate casino, piú noi facciamo casino". La folla non se la fa ripetere due volte e si lascia coinvolgere dai ritmi folk-rock del gruppo pisano. I brani dell'ultimo album, come "La terza guerra mondiale", "Pisa merda", "San Salvario" e i più datati "Andate tutti affanculo" e "L'anima non conta", riscuotono un gran successo e i fans reagiscono al massimo delle energie.
Alla domanda "Quanti di voi hanno vent'anni?" tutti alzano la mani, pronti già a scatenarsi sulle note dell' omonima canzone. Fra i molti che in realtà vent'anni non li hanno più, c'è anche un altro pisano, Francesco Motta, che si unisce momentaneamente alla band, per poi tornare a godersi il concerto in backstage.
Dal 2006 a oggi, gli Zen Circus continuano a far ballare il pubblico di Sherwood che, senza voce e con i piedi stanchi, torna a casa esausto e soddisfatto del primo venerdì del festival.
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Infoline Sherwood Festival: 335.1237814 (risponde solo dalle ore 13:00 alle 18:00)
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