Washed out AKA Ernest Greene

Washed out Live Report

Radar Fest, Padova - 22 Luglio 2011

24 Luglio 2011

Animare un noioso e umido venerdì sera a Padova non è per nulla facile; è uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare e gli organizzatori del Radar Festival hanno centrato il bersaglio.
Una location particolarmente suggestiva e cavernosa all'interno dei bastioni delle mura antiche ha fatto da cornice ad una serata di elettronica d'autore, che è riuscita a proiettare i fortunati partecipanti in una dimensione altra e spensierata.

Partenza in quarta con i talentuosi Million Young, gruppo spalla del main artist Washed Out.
Per inquadrare la qualità della performance di questo gruppo, possiamo dire senza remora che sono stati la vera sorpresa della serata.
Molto timidi ed emozionati, hanno cercato fin dall'inizio di coinvolgere il pubblico che ha risposto con un discreto entusiasmo.
Il loro sound è un mix eterogeneo di varie influenze: andiamo dal funk al folk elettrico fino a spiccati rimandi alla New Wave anni '80 dei migliori New Order.
L'atmosfera creata con suoni profondi e distorsioni vocali variopinte, accompagnate da una chitarra elettrica tutt'altro che marginale ma mai invadente, ci riporta alla memoria il glitter, le bollicine e le luci intermittenti della tradizione dance hall.  

Intensi e umili, i Million Young hanno riscaldato l'atmosfera e spianato la strada per l'entrata in scena dell'artista principale.
Washed out, al secolo Ernest Greene, è venuto a presentare il suo secondo lavoro 'Within and without', primo album realizzato con l'etichetta indie californiana Sub Pop, osannato dalla critica e particolrmente promosso dalle radio.
Il musicista americano si presenta puntuale ed energico con band al seguito e I Pad alla mano, regalandoci un esordio entusiasta. Il pubblico, fattosi numeroso, lo ha accolto calorosamente.
La prima senzazione che si ha è che la musica di Washed Out, dal vivo, risulti decisamente più ruvida rispetto all'album. I suoni felpati e le ipnotiche sovrapposizioni di effetti lasciano posto a tastiere esuberanti e ad una sezione ritmica potente ed impeccabile.
Onore al merito per aver scelto una scaletta non puramente promozionale, alternando pezzi del nuovo album, ad altri del precedente. Questa succesione di canzoni, se da una parte ha avuto il pregio di riscaldare il pubblico, dall'altra ha sottolineato come i brani di 'Life Of Leasure' fossero più immediati e riusciti: dalla bellissima 'Faraway' esaltata da basso e batteria in sintonia perfetta, all'Hit 'Feel It All Aroud' che ha letteralmente scatenato il pubblico; il risultato vincente è stato che già dopo il terzo brano non c'era piede che stesse fermo, eravamo uniti in una danza collettiva.
Washed Out ci ha regalato un'ora di piacevole elettronica strumentale, in cui il know how di questi musicisti li ha resi all'altezza di un qualsiasi concerto rock'n'roll di rispetto.
Un complimento doveroso anche a coloro che hanno organizzato l'evento e hanno avuto l'audacia di investire in un talento così giovane e sconosciuto al pubblico italiano.

Paola e Sara per Sherwood Live Report


 
 

Links utili:
myspace.com/thebabeinthewoods
http://en.wikipedia.org/wiki/Washed_Out

 
 
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