Oggi in concerto allo Sherwood Festival

Intervista a "Gli Sportivi"

intervista a cura di Momostock

17 Giugno 2016

Passate le giornate tra Fango e chitarre. Dove trovate il tempo per lo sport?
Quali sono le vostre attività aerobiche ed anaerobiche preferite?

In effetti la musica occupa quasi tutto il nostro tempo, quindi è la musica stessa ad essere diventata sport. Proviamo ogni giorno al mattino, come veri agonisti, non c’è migliore attività aerobica di una scaletta concerto al giorno di primo mattino! Per il resto, oltre che sui pezzi, mi concentro molto sugli strumenti, da qualche anno sto sperimentando con chitarre, diddley bow e lap steel. C’è un brano del nostro repertorio, crazy cow, - un’anteprima del disco che uscirà a settembre -  che viene suonata con “il bastone della morte” uno strumento monocorda  dal suono molto particolare - io lo definirei arrogante - che ho perfezionato col passare del tempo. Ho un piccolo laboratorio dove assemblo e modifico i miei strumenti per raggiungere la meta inarrivabile del tono perfetto, ma credo sia come la pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno.

Vi ritenete degli anarchici?

Più che anarchici ci riteniamo degli animali che pensano solo a soddisfare i propri bisogni primari, musica in primis.

Quale può essere il miglior modo per dividere il palco con I Ministri?

Siamo onorati di condividere il palco con i Ministr, ho avuto il piacere di ascoltarli dal vivo e sono proprio forti! Il modo migliore per condividere il palco con loro è trasmettere emozioni positive a 360 gradi, riuscire a far sognare il pubblico.

Che cos'è per voi il garage?

Per me il garage è il posto in cui parcheggerei il furgone se ci entrasse.  Quindi lo uso per verniciare i miei strumenti, esclusivamente alla nitrocellulosa, come si faceva una volta, “perché la vernice alla nitro è importantissima per un suono vincente”.

In quale garage vi vedete tra dieci anni?

Tra 10 anni non ho proprio idea di dove sarò, anche se provassi a pensarci probabilmente accadrebbe il contrario, spero di continuare a fare quello che faccio ma con 10 anni di esperienza in più.

Cosa ti fa dire ancora, dopo tutti questi anni, "ma sì, vado alle prove"?

Come dicevo prima proviamo ogni giorno, le prove,  ormai da anni, sono un momento fisso della giornata, quindi il discorso è opposto. La vera domanda dovrebbe essere: Cosa NON mi fa dire “ma si, NON vado alle prove”? Semplice, se non ci andassi cos’altro potrei fare? Provare altre modifiche sugli strumenti? Scrivere nuovi pezzi? E a cosa mi servirebbe se non andassi a prove? Ormai è un circolo vizioso infernale.

Che cos'è per te Sherwood Festival?

Per noi Sherwood Festival è una realtà importantissima che ormai da anni coinvolge migliaia di persone in un clima di rispetto e serenità, se in tutto il mondo si respirasse la stessa aria, non ci sarebbero rogne.

Grazie di cuore a tutti, ci vediamo stasera!

 
 
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