Skunk Anansie Live report

Milano Jazzin' Festival @ Arena Civica, Milano - 19 luglio 2011

21 Luglio 2011

Che l'Italia, ed in particolare Milano, sia considerata come una seconda patria per gli Skunk Anansie è ormai un dato di fatto e la risposta del pubblico milanese, nonostante il tempo autunnale e la minaccia di pioggia sia sempre incombente, non si è fatta attendere. La cornice dell'Arena Civica di Milano mostra un buon colpo d'occhio e, dopo la breve esibizione dei Bruno (nuovo gruppo di Marco Cocci, ex Malfunk), arriva il momento di assistere allo spettacolo dei quattro inglesi.

Il colpo d'occhio con una Skin inguainata in una tutina tutta luccicante ed una "armatura" dorata è davvero d'impatto. Purtroppo però i primi due pezzi, "Yes, It's Fucking Political" e "Charlie Big Potato", risentono di un pò di staticità e non danno quella botta che da un incipit del genere (considerando che parliamo di alcuni dei pezzi più heavy della band) ci si aspetterebbe. Per fortuna già da "Because of You" le cose migliora e anche parecchio: la voce di Skin si fa più calda e la band forse acquisendo sicurezza dalla sua frontwoman inizia a suonare in maniera più precisa e convinta.

C'è spazio come sempre per il materiale più veloce e pesante che accontenta i metalhead e gli amanti della band della prima ora ("I Can't Dream" e "On My Hotel T.V." su tutte) così come per i lenti e le grandi ballate che hanno avvicinato gli Skunk al pubblico mainstream con "Secretly" ovviamente a farla da padrona. Divertente come appena prima dell'esecuzione, giusto quando Ace accenna il primo riff di chitarra, Skin faccia cadere il microfono provocando un bel frastuono con relativa risata della cantante che ha spezzato un pò il phatos a mio parere sempre un pò "opprimente" che il pezzo si porta dietro.

C'è tempo per un regalo al pubblico milanese con una "You'll Follow Me Down" particolarmente accorata e poi spazio ai bis che purtroppo vedranno il pubblico sotto una pioggia battente che non ha però intaccato la partecipazione nella conclusiva "Little Baby Swastikkka" che vede ancora una volta Skin lanciarsi off stage e cantare sorretta dal pubblico appena sotto il palco.

La prova degli Skunk Anansie è senz'altro positiva: ovviamente la grinta e l'esecuzione dei pezzi non è più quella di una decina di anni fa, ma la professionalità e la genuina partecipazione del gruppo è fuori discussione (Skin appena possibile non perde l'occasione per lanciarsi dal palco!). Anche da questi particolari gli Skunk Anansie dimostrano di meritarsi l'affetto davvero enorme che il pubblico milanese ha tributato loro anche questa sera.

Davide "Head" Perletti For Sherwood Live Reporter

 
 

Links utili:
www.skunkanansie.net
it.wikipedia.org/wiki/Skunk_Anansie

 
 
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