Confessioni Di Un Trafficante Di Uomini (Chiare Lettere)

di Andrea Di Nicola e Giampaolo Musumeci

12 Settembre 2015

I trafficanti in questione sono dei veri e propri imprenditori delle migrazioni clandestine: Imprenditori abili, moderni, soggetti attivi della new economy non meno di quanto lo possa essere un agente di borsa o un detentore di un fondo pensionistico. Per sfuggire ai controlli, operano su basi diversificate, predispongono una vera rete duttile, malleabile, efficiente, che si costituisce, si distrugge e si ricompone in base alle necessita' e agisce a livello planetario. Utilizzano diverse tipologie di mezzi di trasporto, trucchi sempre nuovi, rotte sempre diverse, si adattano alle legislazioni e conscono bene il sistema legale difensivo dei paesi che devono perforare, financo il grado di corrutibilita' dei funzionari. Un business enorme e un network criminale straordinariamente ramificato sul territorio: una modalita' di moderna imprenditoria che utilizza legami, contatti e professionalita'. Intercetta una domanda reale e mondiale, agisce sui sogni, li trasforma in oppurtunita' e ne trae profitto: La loro analisi e' talmente lucida e scientifica che e' difficile pensare ai trafficanti come fossero il male e i difensori delle frontiere il bene. De Nicola e Musumeci descrivono un fenomeno epocale che va al di la del tratto criminale e si configura come un aspetto della globalizzazione mondiale, in cui i confini tra il lecito, l'illecito, il bene e il male sono, come dire, mobili.

A raccontare tutto questo sono i trafficanti stessi: Musumeci e Di Nicola li hanno cercati e fatti parlare,senza riversare su loro condanne preventive o valutazioni morali.Insomma hanno scritto attingedo scientificamente agli strumenti di analisi delle loro professioni: uno sociologo e l'altro criminologo.

Interessante e non noioso, da leggere.

 
 
 
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