BomChilom, WildCat, Mr. Robinson + "Journey to Jah"

Sabato 08 NovembreCentro Sociale Rivolta Via F.lli Bandiera, 45 – Marghera (VE)


Marghereggae #2

Dancehall Reggae Party


Dopo il grande successo della prima serata continuano gli appuntamenti con #marghereggae, le serate dedicate alla Reggae music del Centro Sociale Rivolta. Un nuovo appuntamento a basso costo che vuole coinvolgere e avvicinare più gente possibile alle magiche sonorità jamaicane. Dancehall, Reggae, Ska, Rocksteady, Hip-Hop e molto altro scalderanno per tutta la notte la sala Nite Park del Rivolta; Kingston e Marghera non vi sembreranno mai state così vicine.


RastaSnob, BomChilom, Soulfood Promotions & WildCat present:


Dalle Ore 22.00

Proiezione del film

“Journey to Jah – Viaggio nel Reggae”

Un film di Noel Dernesh.

Documentario, durata 92 min. - Giamaica, Germania, Italia, Svizzera 2013

Scheda del film: http://bit.ly/1uEkvSy


Dalle ore 23.30

Ai controlli:

BomChilom

www.facebook.com/bomchilomsound

WildCat

www.facebook.com/wildcatsoundsystem1

Mr. Robinson

www.facebook.com/MisteRobinson


Apertura cancelli ore 21.30

Ingresso Solo 3 €


“Journey to Jah – Viaggio nel Reggae”

Gentleman si reca in Giamaica a trovare Alborosie per incidere assieme il brano Journey to Jah e trascorrere un po' di tempo a Kingston, dove Alborosie si è ormai trasferito stabilmente.
Due percorsi paralleli che finiscono per incrociarsi, due esperienze di vita e di spiritualità diverse ma simili. Il documentario di Noël Dernesch e Moritz Springer gioca sulle affinità e le divergenze tra le vite di due musicisti, Gentleman - tedesco, figlio di un pastore protestante, scappato da scuola a 14 anni - e Alborosie - italiano, fuggito da un contesto sociale in cui la mafia dettava legge -, entrambi folgorati sulla via salvifica di Jah e del misticismo Rastafari. Figli indesiderati o incompresi delle rispettive terre di origine, che in Giamaica hanno trovato il senso della propria esistenza, in un mix inestricabile di fede, filosofia e musica, perché attraverso la musica il popolo giamaicano veicola gioie e dolori, istanze di ribellione e bisogno di esprimersi. Ciò che rende il lavoro di Dernesch e Springer originale e per molti versi sorprendente, è il fatto di non ridursi a semplice documentario musicale né alla visione della Giamaica secondo i due protagonisti.
Il punto di vista è quello occidentale, ma di occidentali incuriositi e desiderosi di saperne di più; senza soffermarsi sui cliché, ma guardando alla Giamaica per come questa realmente è, nelle sue molteplici contraddizioni. L'impegno socio-politico si mescola con il delirio dei sensi del dancehall, la pericolosità di strade violente con i testi omofobi di Buju Banton. Dimostrando seccamente e senza mezzi termini come lo stereotipo Marley-cannabis-reggae racconti solo una minuscola sfaccettatura di un universo affascinante e spesso inquietante.
E riuscendo a spiazzare con la scelta di dedicare spazi e tempi inconsueti - specie in un formato simile - alla riflessione estatica, momenti in cui il silenzio e la contemplazione di luoghi lontani dalla frenesia metropolitana assumono il ruolo di protagonisti, finendo quasi per prevalere sul lato più musicale e spettacolare della Giamaica. Un lavoro pregevole, che racconta di reggae, dub, dancehall e della loro evoluzione, ma riesce ad andare molto oltre.

 
 
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