Red Sector A: Transients

Silentes

28 Marzo 2014

 Si viaggia veloce di questi tempi, il suono si propaga di sorgente in sorgente e la nostra passione mai sazia ci impone ascolti continui. Ci ritroviamo così a vagare di etichetta in etichetta, da una formazione all'altra, dentro virtuali produzioni digitali o specchiandoci sulle superfici lucide dei cd.

Viaggi appassionanti ma oramai slegati dal quel piacere primario fatto di elettronica trasudante tecnologia azionata da bianche anime elegantemente vestite in nero. E mentre il vagare continua ecco che arriva quell'impulso sonoro che ti riporta 'a casa'. Percepisci subito che il suono si sprigiona diverso: naturalmente oscuro e maledettamente elettronico. Chiudi gli occhi ed entri nel vortice del tempo senza tempo, lì dove fare musica sintetizzata acquista valore di maturità e reale presenza sul campo.

Andrea Bellucci è un nome che forse non dirà molto ai più, cambio registro e uso il suo moniker: Red Sector A. Ed ecco che i ricordi iniziano ad agganciarsi ai suoni, riaffiorano alla mente la metà anni '90, il nome di una label indimenticabile come la Minus Habenscon la quale RSA ha pubblicato quattro cd. Il suo splendido lavoro di remixaggio per Alio 'dio dei boschi' Die nel 2001. L'incursione americana nel dark-ambient con due titoli e un nuovo moniker. Praticamente uno dei nomi storici della old school elettronica italiana: Andrea Bellucci aka Red Sector A.

“Transient” è l'ultima fatica del sound artist ligure, un cd da poco uscito per Silentes che porta con sé una generazione intera di nomi che hanno contribuito alla nascita dell'innovazione sonica italiana: Teho Teardo, i Retina.it, Giorgio Ricci/Templezone, Eraldo Bernocchi ex Sigillum S e Fabrizio Modonese Palumbo/Larsen+( r ), tutti dietro i propri banchi mixer ad elaborare, assieme al nostro, le splendide ed inedite tracce di un disco 'old-school' che tutt'ora detta legge nella costruzione del suono elettronico e può senz'altro far impallidire molte delle nuove produzioni oggi in circolazione.

Il range di proposte è assai vasto e risulta difficile individuare un brano al quale affezionarsi di più rispetto ad altri. Ogni artista interpellato da Bellucci è riuscito ad esprimere in pieno il suo intimo essere ed è una meraviglia riconoscere i vari tocchi e stili musicali partendo da chi italiano non è come Andrew 'S.E.T.I.' Lagoswky e Dean Dennis/Clock DVA per giungere fino all'ultimo alchimista in ordine di apparizione.

Elettronica fluida, tecnologia della visione, beat instancabile e mai prevedibile, sounds carpets liquidi, suono di ricerca, fascinazione aliena creata da umani.

Red Sector A

 
 

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