Il gruppo metalcore tedesco nel corso della loro ultradecennale carriera è riuscito grazie ad album di ottima fattura "The Opposite from Within" giusto per citarne uno,insieme ai connazionali Heaven Shall Burn a imporsi come uno dei nomi di punta del metalcore europeo.
Nell'ultimo periodo però i nostri sembrano aver perso quell'estro compositivo che aveva caratterizzato i lavori precedenti portando il gruppo tedesco a campare di rendita.
In ordine sono usciti "The Awekening" che era tutto sommato un disco più che buono poi il piattissimo "Say Hello To The Tragedy" e per finire il penultimo "I'am Nemesis" che sembrava avesse portato una ventata di freschezza nel sound dei nostri.
Purtroppo questo ultimo nato non riesce a ripetersi ai livelli del suo predecessore,ma vediamo di andare con ordine,già dalla prima traccia "King" è evidente come i nostri abbiano "sposato" un sound molto più pompato e più "americano" che può ricordare parecchio certe cose fatte dai Bring me the Horizon.
La successiva "Chaos - Creation" caratterizzata da un ritornello anthemico riprende quello che avevavamo già ascoltato nel loro precedente disco,ma è con "Wolves and Rats" che i Caliban iniziano a buttare "carne sul fuoco" la traccia in questione è senza dubbio una delle migliori di questo disco ed è caratterizzata da alcune armonizzazioni di chitarra alquanto oscure e si dimostra uno dei pezzi più coinvolgenti dell'intero album.
La vera sorpresa arriva con il pezzo successivo "Nebel" dove i nostri per la prima volta nella loro carriera utilizzano la loro lingua il tedesco in una canzone intera, purtroppo dopo queste parentesi in cui i nostri erano riusciuti a cavarsela più che egregiamente arrivano le prime delusioni,le canzoni successive si rivelano innocue e non lasciano alcun segno.
"Devil's Night" singolo con cui la band ha deciso di lanciare il disco è di un piattume che dire imbarazzante è dir poco è dimostra come i nostri di raro siano usciti dall loro zona di comfort puntanto su soluzioni già sentite e strasentite senza mai osare quel qualcosa in più.
Purtroppo anche l'ultima traccia "Falling Downwards" che vede come special guest Matt Heafy dei Trivium non aggiunge nulla di nuovo a quello proposto dai Caliban in questo album.
Una frase che potrebbe riassumere questo nuovo capitolo della discografia dei cinque, potrebbe essere la classica frase detta a scuola a chiunque di voi "il ragazzo è intelligenti ma non si applica" ed è un vero peccato perchè i nostri se avessero osato di più avrebbero potuto tirare fuori un disco di ottima fattura.
Rimandati al prossimo album.
TRACKLIST
01 - King
02 - Chaos-Creation
03 - Wolves and Rats
04 - Nebel
05 - I'am Ghost
06 - Devil's Night
07 - Your Song
08 - Cries and Whispers
09 - Good Man
10 - I am Rebellion
11 - Who we are
12 - My Vertigo
13 - Falling Downwards (Bonus Track)