ReadBabyRead #30 del 21 luglio 2011

James Frey: "In un milione di piccoli pezzi" (3/4)

21 Luglio 2011


James Frey


In un milione di piccoli pezzi (parte 3 di 4)


per info su Franco Ventimiglia e Claudio Tesser:


www.letturaealtricrimini.it


Riduzione: Franco Ventimiglia
Leggono: Franco Ventimiglia, Annalisa Monticelli, Andrea Ventimiglia


"Immaginate di svegliarvi in aereo. Immaginate di non sapere da dove siete partiti né dove state andando e di non avere memoria delle ultime due settimane. Immaginate di avere quattro incisivi rotti, un taglio profondo sul viso e il corpo pieno di lividi. Immaginate di non avere né documenti né soldi né bagagli. Immaginate che la polizia di tre Stati vi stia cercando. Immaginate di essere alcolisti e tossicodipendenti da oltre 10 anni. Immaginate di avere 23 anni..."

Le prime frasi del libro In un milione di piccoli pezzi di James Frey ci sbattono in faccia una situazione scioccante: un uomo di 23 anni si risveglia a bordo di un aereo in uno stato al confine tra la vita e la morte, in seguito a una sequenza di abusi di alcol e droghe della quale egli stesso si ricorda soltanto vagamente. La famiglia, sbalordita e disperata, lo accoglie all’aeroporto di Chicago per trasferirlo immediatamente in un’importante clinica di riabilitazione del Minnesota. Qui, dopo una prima visita, un medico gli garantisce che morirà nel giro di pochi giorni se ricomincia a bere. Qui, Frey passerà due mesi spaventosi per disintossicarsi e confrontarsi con la furia interiore che da anni lo spinge a distruggersi. E soprattutto si troverà a dover fare una scelta: accettare di non vedere mai i suoi 24 anni oppure raccogliere i rottami della propria vita e agire. In modo drastico. Circondato da pazienti in difficoltà come lui – tra cui un giudice, uno spacciatore, un campione di boxe e una fragile ex prostituta – Frey lotterà per trovare il suo modo di affrontare le conseguenze di una vita vissuta all’estremo e per scoprire quale futuro lo stia aspettando.

In un milione di piccoli pezzi è una testimonianza dura e sconvolgente che riesce in un’impresa che pochissimi grandi libri finora hanno saputo realizzare: raccontare che cosa significa veramente smettere di bere o di drogarsi, affrontare e superare le debolezze e le paure più profonde per riprendere, infine, il controllo della propria vita.

Salutato dalla critica e dal pubblico come un esordio di notevole interesse, "A Million Little Pieces" diviene un caso letterario prima con i suoi 5 milioni di copie vendute, e poi per lo schiaffo pubblico dell’anchorwoman Ophra Winfrey che accusò lo scrittore di aver mentito su molte delle vicende autobiografiche raccontate nel libro. Scrive Daria Bignardi: «È un libro notevole, a mio parere, soprattutto per come è scritto. Senza una sbrodolatura, senza ombra di sentimentalismo o retorica: una cosa cruda, feroce, lucidissima». Al di là dei sensazionalismi e delle polemiche, il testo di Frey è sicuramente un testo del tutto innovativo dal punto di vista della cifra stilistica letteraria, con una scrittura quasi parlata, ossessiva, esasperata, stretta, incalzante, una prosa irregolare e sorprendente.

James Frey, nato a Cleveland nel 1969, ha lavorato per diversi anni come sceneggiatore, regista e produttore per il cinema a Los Angeles, prima di esordire con In un milione di piccoli pezzi, autobiografia intensa e scioccante sulla sua lotta per superare la dipendenza da droga e alcol. Il libro è stato un vero e proprio caso editoriale, non soltanto per i diritti venduti in 31 Paesi del mondo, e i quasi 5 milioni di copie vendute, ma anche per il dibattito che ne è scaturito circa la vera natura e funzione della scrittura autobiografica. Nel 2004, Frey ha scritto Il mio amico Leonard (My Friend Leonard), che ricomincia là dove In un milione di piccoli pezzi era finito; il romanzo è difatti incentrato sul rapporto padre-figlio che Frey ed il suo amico Leonard, conosciuto nel centro di riabilitazione, hanno condiviso. Il libro è stato pubblicato in America nel giugno 2005 dal Riverhead. Nel 2007, Frey ha scritto "Buongiorno Los Angeles" (Bright Shiny Morning), che è stato pubblicato nel maggio 2008 da HarperCollins e in Italia da TEA nel gennaio 2009, subito definito "un romanzo vasto, ambizioso, incommensurabile: James Frey fa parte dei grandi narratori americani”. Da poco è uscito "L'ultimo Testamento della Sacra Bibbia", subito definito un altro capolavoro. I libri di Frey sono stati pubblicati in trentuno lingue in tutto il mondo. Frey vive attualmente a New York City con la moglie e la figlia.



Le Musiche
, scelte da Claudio Tesser



Goldie
, Timeless (Goldie/R. Playford/D. Charlemagne)

Frantic, Hey Joe (Roberts/Valenti)

Cocorosie, Bear Hides and Buffalo

Lou Reed, The Bed

Mary Margareth O'Hara, To Cry About

Ryuichi Sakamoto/David Sylvian, World Citizen

Goldie, Adrift

Cocorosie, Hole

This Mortal Coil, Another Day (R. Harper)

Ryuichi Sakamoto, Coro

Ryuichi Sakamoto, Lamento

Nick Cave, God is in the House

Nick Cave, And no more shall we part

Pascal Comelade/P. J. Harvey, Love too soon

Uri Caine, Sinfonia n. 5 Adagetto (Gustav Mahler)

P. Comelade/R. Wyatt, September Song (K.Weil/M. Anderson)

 
 

Logo di articolo: L'edizione americana del libro di James Frey "A Million Little Pieces"

 
 

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