Kurt Cobain - Quando ero un alieno, Danilo Deninotti e Toni Bruno

Edizioni BD, 2013

24 Dicembre 2013

Sono all’aeroporto di Zurigo. Più precisamente sono su un aereo, che sta aspettando di decollare per andare in medio oriente. È il sette di dicembre e a volte lavorare è anche divertente. All’aeroporto poco fa, mentre mangiavo nella saletta d’attesa della business class, mi ha colpito vedere un tipo che era in tutto e per tutto uguale a Dave Grohl, vestito bene. Non l’ho mai visto dal vivo, quindi non so se fosse davvero lui, diciamo che assomigliava parecchio a quello dei video di youtube.

Adesso siamo decollati, a fianco a me c’è un simpatico libanese che odora d’incenso e ripassa degli appunti su una presentazione di meccanica. Strane le persone che si incontrano in un volo per Dubai, ma ancora più strano, almeno per me, è vedere che questo simpatico ingegnere sceglie di ascoltare Nevermind mentre ripassa. Nirvana e meccanica. E farsi i cazzi propri in aereo è impossibile.

Mi fa riflettere questa cosa, perché in valigia io ho un fumetto sulla vita di Cobain, e me lo sono portato via perché nonostante lo abbia letto tre giorni fa, ho già voglia di rileggerlo. Rimugino non tanto alla tripla casualità che immagino avrebbe apprezzato Sciascia, ma quanto la connotazione che si attribuisce ai Nirvana sia mutata nel tempo rispetto a quella autentica ed originale. Per uno come me che è cresciuto nel bel mezzo del nulla, si diceva che l’adolescenza andasse avanti a pane e Nirvana. Ed era vero, semplice e genuino come il grunge. Questo fumetto mi ha fatto tornare in mente storie di vita che restavano assopite nella mia memoria, quel biondino di Seattle che con una voce graffiante e tanta semplicità ha rivoluzionato la vita di almeno una generazione di adolescenti.

Onestamente spero più di una generazione, ma al giorno d’oggi fanno gli hipster

Beh la storia suona tanto fedele e gli autori ti suggeriscono pure la colonna sonora da ascoltare durante la lettura, cosicché proprio come la prima volta, nel giro di un oretta scarsa me lo sono già letto di nuovo.

Parla della prima parte della vita di Kurt, quando in famiglia scopriva l’arte, e in adolescenza faceva fermentare la sua passione. Un giovane alieno, che da un altro universo si è inventato uno stile di musica che lo ha consumato. Per quelli della mia pasta, che a 14 anni si sentivano dannati nel fare quei 4 accordi di Smell Like Teen Spirit, questo fumetto è un must read.

Quel genio di Kurt, probabilmente suo malgrado e purtroppo a suo discapito, ha cambiato il mondo più di tante altre persone che nel tempo hanno annunciato che lo avrebbero fatto. Un fotografo Italiano ed un ingegnere libanese che partono dalla Svizzera per andare a Dubai, ascoltano la stessa musica. A distanza di vent’anni, e nel mondo in cui praticamente tutto lo scibile umano ci sta nel tuo cellulare, io e lui stiamo ascoltando la stessa canzone. È un immagine poetica, che mi fa venire in mente la scritta di una maglietta che sfoggiava spesso Kurt: grunge is dead.

 
 

Kurt Cobain - Quando ero un alieno
Sceneggiatura: Danilo Deninotti
Disegni: Toni Bruno
Mezzetinte: Mattia Zoanni
Edizioni BD
96 pp.

Links utili:
- Scheda del libro sul sito dell'editore

 
 
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