Dal 15 al 20 ottobre a Padova

Detour, Festival del cinema di Viaggio

La seconda edizione del concorso internazionale

15 Ottobre 2013

Per ogni euro investito nei festival del cinema ne tornano 2,5 sul territorio, questo risulta da uno studio universitario e dalle parole con cui Silvia Ferri De Lazara di Fondazione March apre la conferenza stampa di presentazione, del Detour - Festival del cinema di viaggio, alla sua seconda edizione, con inizio il 15 e fino al 20 ottobre a Padova.

Dopo lo Sugarpulp Festival, dedicato alla letteratura noir e di genere, conclusosi da poco, si torna subito a respirare nella città patavina un’aria internazionale. Sì, perché il Detour è soprattutto un concorso internazionale che porta in città una serie di film selezionati dal direttore artistico Marco Segato - già direttore dell’Euganea Film Festival, e Veneto Film Tour - e una serie di eventi collaterali e incontri in cui fare il punto sullo stato dell’arte dell’industria cinematografica.

Un’organizzazione quella del Detour, ad opera di Fondazione March, in grado di raccogliere attorno a sé l’imprenditoria locale di Trivellato, la forza di realtà come quella della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, nel suo format dedicato ai giovani Superflash e di fondazioni come  Fondazione Cariparo, istituzioni come il Comune, la Provincia, la Regione, l’Università e una direzione artistica che opera da anni sul territorio, cercando di costruire un terreno fertile per far tornare la passione per il cinema ai giovani. Non a caso il coinvolgimento nel progetto di molti giovani volontari.

Per l’assessore alla cultura del Comune di Padova, Andrea Colasio, l’evento è “intelligente, con un respiro prospettico, copre una domanda inespressa e latente e la regia complessiva di sistema è un elemento importante. Affascinante il tema che riporta al centro della discussione il cinema, facendolo tornare sul territorio, e in particolare in un territorio come quello del Nordest da sempre caratterizzato da scambi e transiti”.

Del resto la cultura e il viaggio, come ricorda Giovanni Costa della Cariparo, docente di strategia d’impresa all’Università di Padova, la cui banca è presente in 40 paesi, sono sempre stati temi fondamentali nelle biografie degli imprenditori più innovativi. E se lo sforzo per riuscire a mettere in piedi questa seconda edizione non è stato poco, Marina Bastianello di Fondazione Cariparo ricorda come ci sia dietro a questo impegno uno staff di 12 persone, tutti impegnate nel credere che la cultura sia il fondamento su cui far nascere, creare, condizioni di lavoro nuove per il pubblico e che l’impresa culturale abbia un fortissimo potere di sviluppo. Se la prima edizione con 5 proiezioni al giorno in una sala di 200 posti occupati ha dato la giusta linfa per pensare di organizzare la seconda, Marco Segato, direttore artistico del Detour, sottolinea l’aspetto progettuale del festival e il fine che non è puro intrattenimento ma fare cultura. La ricaduta non è da valutare sulla serata ma sul lavoro qualitativo che ci sta dietro. “L’importanza di questo festival è che si regge su un sistema strutturato – riprende Segato - c’è Francesco Bonsembiante di JoleFilm, c’è Luca Proto con il Multisala Astra e il Porto Astra, c’è Giorgio Tinazzi e l’Università di Padova, insomma ci sono gli incroci giusti. E se il tema del viaggio è nato quasi casualmente, poi ha assunto un suo percorso specifico considerato quanto è cambiato oggi il tema della mobilità, un tema completamente diverso dal passato, tutto è più vicino, ma il viaggio verso ciò che non si conosce è sempre infinito”.

“Ci saranno 11 film – continua Segato - 4 dal Sudamerica poi ci saranno gli europei, gli asiatici, saranno in lingua originale, ci sarà un omaggio al cinema di Wes Anderson, de “I Tenenbaum”, un regista fra il divertissement e l’autore autentico, i cui film sono tutti recenti ma venire a vederli in sala piuttosto che in DVD fa la differenza, perché per noi è importante la sala come momento di aggregazione autentico, come atto sociale importante, il cinema va visto in sala.” Poi ci sarà la sezione “Viaggio in Italia” che ospita i film italiani che hanno raccontato e tuttora raccontano . A tenere a battesimo questa sezione “Viaggio in Italia” di Roberto Rossellini. Poi ci sono gli eventi speciali fra cult e movimenti. La giuria del concorso internazionale quest’anno sarà formata da Alessandro Rossetto, regista padovano della sorpresa alla 70° edizione della Mostra del Cinema di Venezia, “Piccola Patria”, Anita Caprioli nelle sale con “La prima neve” di Andrea Segre, Paolo Cottignola, Efraim Medina Reyes e,come presidente, Giuseppe Piccioni. 

Silvia Gorgi

 
 

Links utili:
www.detourfilmfestival.com

 
 
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