I poemi omerici, la Grecia e le lacrime

Le lacrime degli eroi - Matteo Nucci

Einaudi, 2013

17 Luglio 2013

Quando compare per la prima volta nel poema che da lui prende il nome, Odisseo è in lacrime. A Ogigia, prigioniero della bellissima Calipso che, di lui innamorata, gli ha promesso l'immortalità, l'eroe non può fare a meno di ricordare la patria lontana, e si profonde in un pianto incessante.

Con quest'immagine comincia Le lacrime degli eroi, l'ultima opera di Matteo Nucci, dove l'autore, mescolando abilmente saggistica, narrativa e note di viaggio nell'Ellade, ci fa riscoprire il mondo affascinante dell'epica omerica e degli eroi del mito.

I protagonisti dei miti sono eroi coraggiosi, quanto e più degli dèi del pantheon greco, volubili e vendicativi, e proprio per questo non si vergognano del volto bagnato di pianto. Nucci lo dimostra in modo suggestivo, ripercorrendo le vicende dei poemi (contro la cronologia sedimentata negli studi omerici, prima l'Odissea e poi l'Iliade) sotto la fattispecie del pianto degli eroi.

Nell'Odissea, il primo romanzo dell'Occidente, le lacrime - versate o trattenute - svolgono la funzione di segnale narrativo fondamentale, presente in tutti gli snodi della trama: nella Telemachia, al momento dello svelamento dell'identità di Odisseo presso i Feaci, in quello del ritorno ad Itaca. Odisseo, l'uomo dell'astuzia e del ricordo, è anche l'uomo che sa quando resistere alle lacrime e quando invece poter dare libero sfogo al pianto. Anche nell'Iliade, il poema della forza e dell'ira che in realtà per i Greci era molto di più - trattato di psicologia, manuale di guerra e di comportamento, impagabile meditazione sulla sofferenza e la morte - le lacrime svolgono un ruolo altrettanto decisivo, segnalando la tragedia della perdita (le lacrime di Achille per Patroclo, quelle dei cavalli immortali di Achille per il loro padrone), ma anche la possibilità della rinascita alla vita.

Le lacrime, per i Greci assimilabili al fluido cerebro-spinale e quindi al liquido vitale, avevano insomma nel mondo arcaico piena dignità per l'eroe, e sarà solo la pedagogia platonica a censurarle, avvertendone l'insostenibilità per un uomo ormai distante dal modello omerico. Il libro di Nucci comincia infatti descrivendo il corpo a corpo ingaggiato da Platone con i capolavori dell'epica, dai quali era affascinato ma che voleva espellere dalla polis ideale perché inadeguati all'educazione dei cittadini.

Quella di Le lacrime degli eroi è dunque una lettura affascinante, per chi ama i classici e vuole riscoprirli, ma anche per chi per la prima volta desidera farsi sedurre da storie antichissime e che pure ancora ci interrogano.

 
 

TITOLO: Le lacrime degli eroi

AUTORE: Matteo Nucci

EDITORE: Einaudi

COLLANA: ET Saggi

ANNO: 2013

PAGINE: 204

PREZZO: 11,50 €

 
 
loading... loading...