26 Maggio - 1 giugno

Golena San Massimo, Padova

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ASU Associazione Studenti Universitari
presenta, per la decima volta:

Summer Student Festival 2011
Edizione X  - Tu m'aimes plus?
26 Maggio - 1 giugno
Golena San Massimo, Padova

Orari: i concerti dei gruppi di apertura inizieranno indicativamente alle 21, coprifuoco audio poco prima di mezzanotte.
Indirizzo: via San Massimo 137, Padova
qui la mappa
Venite in bici!

Programma:

Giovedì 26 Maggio

Akron/Family (USA, Dead Oceans)

Sei anni fa (Pulse#23!) li vedemmo in quartetto percuotere i tubi d'areazione di Spazio Aperto a Pontevigodarzere e subito dopo raggrupparsi a cerchio per recitare un salmo mistico tra sé e sé. Erano i tempi dell'esordio omonimo per Young Gods, e gli Akron/Family - spettinate neostar del folk sperimentale che viene dall'Ohio - erano sulla bocca di tutti gli scenester indie all'ultimo grido. Un album di aurea "normalizzazione" come "Love is simple" e alterne fortune fino all'attuale corso, con "The cosmic birth and journey of Shinju TNT": inciso per Dead Oceans, l'album prodotto in un vulcano giapponese, che ha visto la luce a febbraio, consolida la band dopo la partenza di Ryan Vanderhoof e contiene tredici tracce di trip collettivo come si usa - da una decina d'anni almeno - nelle migliori famiglie musicali d'America.

Web:
www.akronfamily.com
myspace.com/akronfamily


Welcome Back Sailors (We Were Never Being Boring, RE)

Non è un caso che sia il collettivo We Were Never Being Boring a promuovere due ragazzi reggiani che trasportano alle Baleari, in groppa al loro dream synth pop dai ritmi flessuosi come le onde del pomeriggio. La melodia e i riverberi di I'll be there possono essere mixati con Come with me di CEO su una terrazza metropolitana e finire pitchata su The Fader. "Voi parlate, io gioco": e queste promesse non sono di marinaio. Visti suonare dal vivo all'Handmade, tosto approvati con tanto di bollino SSF.

Web:
myspace.com/welcomebacksailors



Venerdì 27 Maggio

Chain and the Gang (USA, K Records)

Questa è l'ultima invenzione di Ian Svenonius, già a capo di Nation of Ulysses, Make up, Weird War.
Militante del soul e promotore del "Vangelo Yeh-Yeh", un misto di garage, rock e di "Teologia della liberazione", Svenonius rimane coerente con le precedenti produzioni, influenzando anche quest'ultimo progetto con ideali anticonformisti, attacchi al sistema direttivo globale, al progresso viziato, all'oppressione, al materialismo, che già echeggiano nel nome stesso della band.
L'ultimo lavoro "Down with Liberty... Up with Chains!", in uscita per la mitica K Records di Calvin Johnson, è una trascinante miscela che racchiude i suoni della New York degli anni '70, rimandi ai Velvet Underground, ma anche a James Brown, senza tralasciare il gospel, in un pout pourri di glam, soul-funk lercio, rock'n' roll nudo e crudo, pronto ad essere riversato in un live che difficilmente riuscirete a dimenticare.

Web:
myspace.com/chainandthegang
www.krecs.com/html


Husband (BO)

Husband era Giallo dei Buzz Aldrin, since ZOIO. Ora c'è anche Chiara e intanto di cose ne sono successe, al postpunk Wire-oriented di Bologna: è bastato un brano su Myspace (eh? Ve lo ricordate Myspace?) a farsi conoscere nei blogghi inglesi, che hanno portato a una serie di concerti Oltremanica, che hanno smosso il Guardian a concedere il ruolo di "band of the day", che ha aiutato a far uscire per Robot Elephant Records il primo EP con due brani e un mucchio di remix, che per due soldi mio padre comprò.

Web/Ascolti:
myspace.com/husbandworld



Sabato 28 Maggio

Saroos (DE, Anticon)

Piccolo super gruppo elettronico, i Saroos, composto da Max Punktezal dei Notwist, Cristoph Brandner dei Lali puna e Florian Zimmer degli Iso86.
Il risultato è la somma delle influenze dei loro gruppi  di provenienza: elettronica liquida, profondamente melodica, avvolgente e ipnotica nel passo e nelle suggestioni. L'ultimo album,  "See Me Not", pubblicato chiaramente sull'etichetta dei Notwist - la Alien transistor records -  è prodotto, inaspettatamente, da quel genio alternativo che è Oddnosdam del compianto collettivo avant hip hop Clouddead.

Web:
www.alientransistor.de
http://www.myspace.com/saroos


Going Places (TO)

I Going Places sono una all star band torinese, nata nel 2010 dalle menti di Jacopo (Disco Drive), e Gabriele (Xanax Party), a cui si sono aggiunti Marco (Drink To Me) e Valentina (Lovely Valentina), per creare canzoni fragili e imperfette in bilico tra ritmo e melodia.
Si preparano a conquistare il mondo nel 2011 con il loro miscuglio di pop, disco, lo-fi e wave.
Usano equipaggiamento vintage (vecchie drum machines, organi, basso) e non (campionatori, effetti), si muovono in precario equilibrio tra speranza e malinconia, e mirano alla bellezza.

Web/Ascolti:
http://soundcloud.com/goingplaces



Domenica 29 Maggio

Ariel Pink's Haunted Graffiti (USA, 4AD)

Scoperto e lanciato dagli Animal Collective sulla loro etichetta Paw Tracks, Ariel Pink si afferma rapidamente come uno dei cantautori e produttori più creativi e sperimentali della sua generazione, un visionario trasformista del lo-fi capace di imbastardire la forma canzone in modo sublime con suoni carichi di nostalgia e sana autoironia.
Un autentico citazionista che riesuma qualsiasi genere dal synth pop al metal senza plagiare, che ama lambire pericolosamente il grottesco senza mai finirci dentro.
Nell'estate 2010 Ariel Pink's Haunted Graffiti pubblica sulla prestigiosa label 4AD l'album "Before Today", accolto da critica e pubblico come capolavoro contemporaneo.
Così Noah Lennox (Panda Bear/Animal Collective) su di lui: « "Before Today" è un disco bellissimo... Siamo tutti orgogliosi di avergli prodotto un disco anni fa, ma il successo per Ariel era solo questione di tempo: ogni suo album è sempre stato pieno zeppo di belle canzoni, e non è una cosa che si possa dire di tantissimi gruppi al giorno d'oggi.»

Web:
myspace.com/arielpink
www.arielpink.com


Harry Merry (NL, Tocado Records)
 
L'incredibile incontro ravvicinato di qualche anno fa (pulse#51) non ci facilita nell'improbabile missione di restituirvi un'immagine che non sia mossa o fuori fuoco di questo singolare olandese.
A partire dalla mise: Harry Merry si presenta sul palco in tenuta da marinaretto, con una parrucca imbarazzante ed una pianola brutta.
Musicalmente siamo dalle parti della follia pura e imprevedibile, tra Syd Barrett midizzato e i Devo in versione de-evoluzionistica.
A tutto questo aggiungiamo che Harry e Ariel Pink sono buoni amici sia sul palco che al bar, e avremo la dimensione di quanto difficile sarà dimenticarci questa serata.

Web:
www.harrymerry.com/
myspace.com/harry9merry


Lunedì 30 Maggio

Thank You (USA, Thrill Jockey)

Intercettiamo il tour dei Thank You, in viaggio verso il Primavera e le date europee in apertura ai Battles.
Domiciliati in quella stessa Baltimora che è casa di altre schegge impazzite dell'avant statunitense (uno su tutti, Dan Deacon) i tre Thank You non si perdono in convenevoli e si affrettano ad incendiare il nostro lunedì sera: tutti suonano tutto,  ingaggiando una mischia tanto giocosa quanto spietata con tutti gli strumenti a disposizione e riversando nel live la potenza del loro drumming tribale e le staffilate di synh e chitarre.
I riferimenti spaziano dai classici affilati di Fugazi e The Ex, ai cori ancestrali di Big A Little a e Animal Collective, alle cavalcate più craute a volte fin africaneggianti, il tutto immerso nel puro divertimento generato dal suonare (to)talmente lanciati.

Web:
myspace.com/wethankyou
www.thrilljockey.com


Captain Quentin (From Scratch, RC)

"Instrumental jet set" è un'opera rock come quelle di quarant'anni fa, ma senza la pomposità, anzi con molta ironia a partire dai titoli. Una botta di senso con nessun timore reverenziale verso ciò che succede in giro, e un'ulteriore evoluzione dai temi matematici e spaziali delle prime avventure del Capitano, giusto in tempo per salutare il Beefheart che non c'è più: se il 2010 si era caratterizzato per il ritorno al beat italiano, l'Undici minaccia di saccheggiare il patrimonio del prog italiano.

Web:
www.captainquentin.it
myspace.com/captainquentin


Martedì 31 Maggio

East Rodeo (HR/ITA, MenArt/Trovarobato)

Tempo fa (diciamo 2 anni) un concerto padovano degli East Rodeo sarebbe stato accadimento fin quasi ordinario nella Padova che ha visto la band muovere i suoi primi passi, mentre cresceva e maturava quel sound unico, un incrocio esclusivo di avant-rock e impro, controllo tecnico di materia sonora e piglio balcanico.
Da più di un anno la band ha abbandonato la pianura padana, tornando a Pola dove il loro ultimo disco ha preso forma, grazie anche alla partecipazione di mostri sacri della musica quali Marc Ribot, Warren Ellis e Greg Cohen.
Ed è prorio Ribot che oltre ad evidenti altri, possiede pure il dono della sintesi, a distillare tutto in 10 parole: «Influences from Sun Ra to Sonic Youth to hardcore and back. Plus they rock.»

Web:
www.eastrodeo.net
www.myspace.com/eastrodeo


Beniamino Noia (PBM, PD)

Quella di Paolo Tizianel è una storia fatta di pazienza granitica, alcune delusioni e soddisfazioni tardive. Veterano della scena padovana dalla peculiare personalità, dopo esperienze in band quali Infinity Within, Shifty Split/Benjamin Bore, Paolo passa a sonorizzare spettacoli teatrali, e approda infine alla modalità one man band, intraprendendo una sfida tuttora in corso con loopstation e macchine assortite (la sua micra su tutte). Catapultato finalmente l'anno passato sul palco di Italia Wave con il suo live potente ed incalzante, Beniamino Noia è ulteriore esempio di quanto Padova possa essere distratta nei confronti dei suoi musicisti.

Web:
http://pbmrec.com
myspace.com/beniaminonoia


Mercoledì 1 Giugno

Filastine (ES/USA, Soot)

Altro esempio di militanza musicale secondo Pulse, è Filastine: già incontrato nell'ottimo mixato di Dj/Rupture, "Uproot", potreste averlo visto all'opera su una zattera che trasporta spazzatura lungo il Mississippi, in un minuscolo party di breakcore a Osaka o di fronte le 40mila persone ad un festival hip hop a Casablanca.
Filastine è un cittadino del mondo, come la sua musica ampiamente dimostra, e il suo habitat naturale è qualsiasi contesto potenzialmente vivo ed agitato, in cui possa esplodere il suo groviglio di elettronica, percussioni acustiche e trovare posto un carrello della spesa amplificato.
Dopo l'acclamato debutto con "Burn It" (2006) sull'etichetta di DJ /rupture, il gradimento di Mary Anne Hobbs e John Peel, e una serie di mixtape pirata e 12" andati a ruba ("Sonar Calibrado" su Tigerbeat6). Nel 2009 Filastine ha pubblicato "Dirty Bomb", un polveroso soundclash globale di ritmi urbani.

Web:
www.filastine.com
myspace.com/filastine


Vaghe Stelle (Margot/SRSLY, TO)

Gutta cavat lapidem. Non è un brocardo di Burdese ma il motto che si addice a Daniele Mana, 25enne torinese alle cronache elettroniche col nome di Vaghe Stelle, autore di un vibrante format IDM che flirta con la cosmic e la minimal techno. Il ragazzo dimostra che anche la terra della italo disco dimenticata può giocarsela sulle tovaglie europee, candidandosi per una release su Border Community - impossibile James Holden non se ne accorga - o addirittura Warp. Sognare è lecito, se c'è il merito.

Web:
vaghestelle.net
myspace.com/vaghestelle



Credits
testi
Enrico Veronese     www.italianembassy.it
Sergio Pigozzi        pulsedata.blogspot.com

grafica
Tankboys                www.tankboys.biz



Organizzazione: A.S.U. Associazione studenti Universitari, Sindacato degli Studenti
Direzione artistica musicale: Pulse
Selezione video: Mondayscreen
In collaborazione con: Arci e Amissi del Piovego
Media Partner: Radiobue
L'iniziativa è finanziata da: Università degli Studi di Padova (ex l. 3/8/85, n.429), Esu Padova, Dipartimento della Gioventù/Network Giovani

 
 

Links utili:
http://asu.blogsome.com
http://pulsedata.blogspot.com

 
 
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