Autechre - Exai

Warp, 2013

12 Marzo 2013

Dopo vent'anni di carriera e undici album deve essere difficile conciliare la propria consolidata identità di artista con l'inevitabile esigenza di cambiamento. Ma quando l'artista, o meglio, gli artisti in questione sono Sean Booth e Rob Brown, ovvero gli Autechre, la situazione si risolve nella maniera meno scontata: restano se stessi, inconfondibili, realizzando un album (doppio) diverso da tutti quelli precedenti. 

Un'opera lunga, due ore di IDM non sono poche, e complessa, che riesce a sviluppare come mai avevano fatto prima idee ed esplorazioni sonore. Il lavoro più completo degli Autechre, Exai, si apre con Fleure, traccia dalla struttura sottile su una ritmica irregolare che mette subito in guardia l'ascoltatore su ciò che l'aspetta. Prepara le orecchie e il cervello, non sarà una passeggiata.

È un album segnato da sentimenti contrastanti, a volte scuri e apparentemente austeri, ma nella sua continua irrequietezza svela un'inaspettata energia giovanile, aggressiva e fresca.
Qualsiasi tentativo di techno-ambient è disintegrato, la cassa in quattro non esiste più nell'universo Autechre, ma è perduta nella schizofrenia del breakbeat industriale di un futuro che solo loro possono prevedere. È forte l'influenza dell'hip hop old-school, amore della primissima ora, ma anch'esso è triturato dalle macchine insieme ad altre materie elettroniche da destrutturare in piccoli frammenti, schegge, atomi. Exai è abrasivo e nervoso, costruito su beat imprevedibili e suoni spesso stridenti, ma equilibrato nelle dinamiche e nei colori usati: metallici e metropolitani, sintetici e acidi.

Dopo la monumentale suite bladelores (oltre dodici minuti), altro episodio chiave è nodezsh: prima ci inganna, suscitando una straniante sensazione di tenerezza, poi ci lascia impazzire in preda a ritmi compulsivi e colpi di rullante che sembrano pistole, spingendoci nei labirinti delle nostre paranoie. Solo gli Autechre possono guidare l'ascoltatore nelle pieghe di questi viaggi mentali, facendogli credere che stia cercando insieme a loro una via d'uscita. È un gioco di prestigio, l'illusione dell'interattività anche di fronte a un supporto chiuso come il disco.

Tutto si chiude con YJY UX, solenne, ultraterrena, quasi epica. La conclusione perfetta per un album impegnativo ma esaltante, con il quale gli Autechre mettono un punto importante alla loro carriera fino a questo momento. Il nodo è risolto, Exai riesce contemporaneamente a rinnovare e concettualizzare l'identità degli Autechre.

 
 

Artista: Autechre
Album: Exai
Etichetta: Warp
Anno: 2013

Tracklist:

1) 
Fleure
2)
 irlite (get 0)
3)
 prac-f
4)
 jatevee C
5) 
T ess xi
6)
 vekoS
7)
 Flep
8)
 tuinorizn
9)
 bladelores
10) 
1 1 is
11)
 nodezsh
12)
 runrepik
13)
 spl9
14)
 cloudline
15)
 deco Loc
16)
 recks on
17)
 YJY UX

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