Jim Jones Revue + Cut Live Report

Covo, Bologna - 6 maggio 2011

14 Maggio 2011

Jim Jones che conoscevamo per i Thee Hypnotics, quando ancora giravano le cassette alla fine degli anni 80, è tornato da qualche anno con  The Jim Jones Revue e non può che essere fiero di sé e della sua band.

Al Covo ci fanno ascoltare live il loro secondo album uscito nel 2010 “Burning Your House Down” per Pias Rec./Spin Go.
Durante i primi minuti del concerto, sono rimasta tiepida, forse perché avevo ancora nei sensori/uditivi/emotivi/percettivi la potenza travolgente dei Cut da Bologna che come sempre struggono, lacerano le onde uguali e continue e ci fanno stramazzare per il loro colore rock se questo (il rock) avesse un colore preciso, sarebbe il loro.

Ascolto i The Jim Jones Revue, da sotto il palco, in prima fila e comincio ad osservare queste facce truci che sembrano uscite da “Non è un paese per vecchi” dei F.lli Coen e questi musicisti incredibili accendono il mio fuoco con una baraonda di giusti sguardi, giusti tocchi, giuste armonie e la voce di Jim con i suoi pantaloni di pelle che passa dalla cavernosa title track all’ossuta ed eclettica Shoot First.

Jerry Lee Lewis aleggia tra le dita del tastierista Henri Herbert e l’incorruttibile Rupert Orton - chitarrista con il quale il progetto ha preso vita – incornicia le melodie rock blues, spesso spontaneamente punk ma di quello edulcorato dalla mente degli Stooges ovvero Iggy Pop. E poi Gavin Jay che suonando il basso ombreggiava bene i passaggi in salita e la batteria di Nick Jones degna ed efficace, in un contesto dove le percussioni sono davvero importanti.


Il gruppo inglese nell’insieme ha un movimento che si combina bene insieme, quando sono sul palco, come una danza, una giusta coreografia, c’era anche lo sporco della voce di Jim che con qualche stecca raccontava la raggiante rabbia del rock blues garage oggi.


Francesca Ognibene

 
 

http://www.jimjonesrevue.com/website/home

http://www.covoclub.it/

 
 
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