Mercoledì 21 Novembre 2012
@ Sherwood Studio
Vicolo Pontecorvo 1/A - Padova
Stream Out #8 - il format di Sherwood.it
"Confessioni di un teppista"
Reading in tre atti
Pierpaolo Capovilla
interpreta
Sergej Esenin
Musiche di
Kole Laca
Aperitivo dalle ore 19.00
con spritz, vino a km0, birra artigianale e "spuncioni"
Ingresso ad offerta libera
ore 21.00 Intervista a Piepaolo Capovilla a cura di Ivan Grozny
ore 21.30 Confessioni di un teppista
La serata è aperta al pubblico,
vi aspettiamo negli studi di Sherwood,
in Vicolo pontecorvo 1/a a Padova
In diretta streaming video
su www.sherwood.it
a partire dalle ore 21.00
CONFESSIONI DI UN TEPPISTA
Reading in tre atti
Pierpaolo Capovilla interpreta Sergej Esenin
Musiche di Kole Laca
Sergej Esenin (1895-1925) fu il più grande ed amato poeta russo della prima metà del novecento. Contemporaneo ed amico di Majakovskij, cantò anch'esso la rivoluzione bolscevica, ma con sguardo di dolore e rammarico per le sorti della Russia contadina, a cui il poeta era profondamente legato. Contrariamente a Majakovskij, uomo di grande sobrietà e disciplina interiore, Esenin visse un'esistenza disgregata e dissoluta, pagando con la vita i suoi eccessi e le sue intemperanze:
morì a soli trent'anni, "suicidato" dagli sbirri della CEKA, la polizia politica del neonato regime sovietico.
La sua amorevole affezione per la vita rurale e le tradizioni contadine, per la natura e per gli animali, la sua visione del futuro, così carica di
speranza, ma già gravida dell'incubo concentrazionario, il suo straordinario talento poetico, fanno di Esenin un punto di riferimento della poesia del novecento, capace ancor oggi di affascinare ed avvincere coloro che volessero avvicinarvisi.
Accompagnato da Kole Laca alle tastiere e alle "diavolerie elettroniche", Pierpaolo interpreterà alcuni componimenti fra i più noti del poeta: fra questi "Confessione di un Teppista" e "L'Uomo Nero", ed altri meno conosciuti, come "Il Compagno" o "Lettera della Madre" e "Risposta".
La rappresentazione si concluderà con la lettura di "A Sergej Esenin", che Majakovskij scrisse in ricordo del poeta un anno dopo la sua morte, poesia resa celebre in Italia da Carmelo Bene con il suo "Quattro Diversi Modi di Morire in Versi".