Approfondimento "Nordest Boulevard on stage"

"Prendimi in cura da te" curatrice Caterina Benvegnù

a cura di Alice Arcaro,Elena Donatello, Laura Poli, Silvia Zanardi

7 Luglio 2012

Venerdì 22 giugno, nel cosiddetto park centrale in via Annibale Da Bassano, si è tenuta l’esposizione “Prendimi in cura da te” a cura dei Superfluo Project. L’intenzione della mostra è quella di mettere in risalto la figura del “curatore” che in genere è messa in secondo piano rispetto a quella dell’artista. A cura di Superfluo. Prendimi in cura da te dà voce a progetti curatoriali che per vari motivi non hanno avuto l’opportunità di compiersi: Superfluo offre loro la possibilità di “essere” divenendo qualcos’altro. Il non-finito, il non-realizzato, l’impossibile sono alcune tra le parole chiave date come spunto, motori di ricerca da intrecciare ai concept di partenza dei progetti presentati, affinché si trasformino in proposte espositive e di ricerca, se pur non risolte. I curatori invitati da Caterina Benvegnù e Nicola Genovese avranno la possibilità di mettersi in gioco divenendo per una sera artefici in prima persona della resa visiva e della trasposizione nello spazio dei propri utopici progetti.

Fra i curatori Eugenia Delfini presenta a sua volta otto progetti di giovani artisti:

Giuliana Racco, artista canadese che ha creato un prototipo di pubblicazione inerente all’immigrazione e quindi al rapporto uomo-natura. Il primo numero della rivista Parallel raccoglie testimonianze, scritti e immagini che riflettono su aspetti del movimento umano (sbarchi di Lampedusa) attraverso i territori, con un’enfasi sul desiderio e la destinazione. È presente uno studio e un’investigazione dei media e del loro ruolo nella formazione dell’opinione pubblica riguardante questo fenomeno.

Elisa Strinna. Tratta della natura, in particolare in rapporto con la memoria. Il progetto narra la storia di Vanda e di suo padre, deportato nei campi di concentramento nella seconda guerra mondiale in Germania, che ripercorre il suo viaggio Roma - Germania documentandolo attraverso i suoi disegni.

“Postcard from Beirut”, gruppo di artisti toscani chiamati dall’assessore alla cultura della città di Firenze per creare quattordici progetti ironici che si basano sul rapporto creativo con la cittadinanza.

Luana Perili, porta avanti una ricerca sulla sociobiologia che rapporta il sistema sociale umano a quello di varie specie di formiche che in base alle loro peculiarità si situano in diversi livelli del sottosuolo, vengono abbinati degli allestimenti di precise stanze abitative (soggiorno, bagno, camera da letto,..)

Angela Zurlo. Artista pugliese che propone un’installazione in cemento per una piazza cittadina, che ha le forme di un doppio centrino.

Fausto Falchi con il suo “Progetto Europeo” crea un lavoro composto da una tubo di Rubens che, attraverso le vibrazioni dell’inno europeo, fa bruciare la bandiera europea fatta di materiale ignifugo.

Nicola Nunziata immagina delle estese superfici bianche da accostare ai monumenti più fotografati dai turisti. Il perché si spiega subito: “ Set here the white balance of your digital camera and take the best picture that you ever took “.

 
 

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